Recensioni per
La distanza di una caduta
di Najade

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
13/02/18, ore 13:27

*_* (La mia faccia post lettura)

Più che una bella storia, questo è un BELLISSIMO manifesto di presentazione del personaggio; l'ho letto e ci ho ritrovato l'esatto motivo per cui ne sono innamorata.
Mi è piaciuto da morire come hai scandito il passaggio dall'amore - astratto, distante, in qualche modo - nutrito per l'umanità in quanto creazione del Padre a quello dettato dalla sua conoscenza; un sentimento, quest'ultimo, che investe Castiel a livello di cuore e di coscienza, spingendolo a mettersi in gioco e a schierarsi dalla parte opposta a quella in cui si supponeva dovesse essere. A cadere, come hai giustamente scritto.
Complimenti e grazie!

Recensore Veterano
13/07/15, ore 15:00

Prima classificata al contest I'm no Superman.

Correzioni


1. Il tuo pomo d’adamo […] --> Adamo è un nome proprio e vuole la lettera maiuscola: “pomo d’Adamo”.
2. […] suggerirmi di prestare attenzione, non avvicinarmi troppo […] --> Anche “avvicinarmi troppo” si riferisce a “suggerirmi” e, come “prestare attenzione” deve essere preceduto dal “di”: “di non avvicinarmi troppo”.
3. La distanza è più breve di quanto pensassi: un semplice […] che grava nell’animo: il peso della dannazione. --> Sebbene non ci sia una regola che lo vieti esplicitamente, il doppio utilizzo dei due punti all’interno di uno stesso periodo è sconsigliato perché infastidisce la lettura.
4. […] lo sforzo che compìte nell'allungarvi allo stremo […] --> In questo caso l’accento è tonico, dunque non deve essere segnalato graficamente: “compite” e non “compìte”.
5. […] spingevi quel carrello enorme al super mercato anche se […] --> Inesattezza: “supermercato”, non “super mercato”.


Griglia di valutazione

Aderenza al tema: 15/15
Il “limite” di Castiel, in questa tua storia, è chiaramente il non riuscire a comprendere gli esseri umani. Mi è piaciuto molto come hai descritto la sua incredulità di fronte a quel mistero che tanto lo affascina, e anche come alla fine, grazie a Dean, riesce finalmente a fare chiarezza dentro di sé.

Introspezione: 12/12
Tutti i dubbi di Castiel sono approfonditi con cura, mentre lui stesso analizza i suoi pensieri e si interroga sul grande mistero degli esseri umani.
Molto appropriato il modo in cui hai affrontato questa tematica non semplice: in particolare ho trovato molto calzante l’accenno di Cass ai suoi fratelli e al fatto che gli avessero consigliato di stare alla larga dagli uomini impuri, mentre lui, “curioso come un agnellino non ancora svezzato”, continua ad indagare.
Più di tutto, però, mi è piaciuto come pian piano Castiel riesce ad avvicinarsi alla soluzione del suo enigma personale osservando – in particolare – Dean, tanto da arrivare alla fine a comprendere il paradosso che è la mortalità stessa che fa apprezzare tanto la vita.
E questa conquista, per un essere destinato a vivere in eterno, non è certo cosa da poco.

Utilizzo della citazione: 10/10
Nulla da eccepire: l’hai inserita integralmente, rimanendo fedele al testo originale e contestualizzandola molto bene.

Stile e trama: 9,25/10
Gli errori dei punti 2 e 5 infastidiscono leggermente la lettura, ma per il resto il tuo stile è decisamente scorrevole e piacevole.
Il lessico è ricercato ma non desueto, perfetto per Castiel, così come perfette sono quelle domande retoriche che inframmezzano il testo e sottolineano alla perfezione il senso di incredulità dentro Castiel… un’incredulità che scompare alla fine – come pure scompaiono le domande – quando inizia a fare chiarezza dentro di sé e trova la giusta via per la comprensione.
L’alternanza di periodi brevi, talvolta secchi e periodi complessi anche piuttosto lunghi è strana, devo ammetterlo, ma molto gradevole: anche i periodi più lunghi, così distribuiti, rendono il giusto ritmo alla lettura senza rallentarla, probabilmente aiutati dalla pausa marcata del punto e virgola.
Il personaggio di Castiel è descritto con cura tra le righe di queste riflessioni – un angelo atipico fedele al Padre, ovviamente, ma anche alle sue creature, curioso più di tutti i suoi fratelli e, proprio per questo, forse, l’unico capace di comprendere quella creatura ambigua e misteriosa che è l’uomo – e attraverso i suoi occhi viene delineato anche Dean, con i suoi pregi e difetti, soprattutto, con quell’umanità che lo aiuta – paradossalmente – a trasformare in forza quelli che, in un primo momento, sembravano soltanto debolezze.
La storia è molto bella, la riflessione di Cass molto verosimile e la descrizione che si legge tra le righe del suo rapporto con Dean – quel rapporto di fiducia reciproca che ha permesso a Castiel di aprire gli occhi su una realtà che fino ad allora aveva ignorato – è davvero molto azzeccata.

Grammatica e sintassi: 7,5/8
La grammatica, eccetto gli errori dei punti 1, 2 e 4 e la piccola inesattezza del punto 5, è molto ben curata, così come la sintassi: alterni frasi semplici e talvolta secche a periodi anche molto complessi, ma il tutto risulta decisamente armonico e mai pesante.

Originalità: 3/5
Anche nella serie Castiel si interroga spesso sugli uomini e sulla loro apparente incomprensibilità, quindi purtroppo il tema non è tra i più originali.
La tua, però, è una riflessione molto accurata e realistica di quelli che possono essere stati i suoi pensieri e, di nuovo, mi è piaciuto molto come alla fine gli hai fatto raggiungere la comprensione di quel mistero grazie ai Winchester.


In conclusione

Aderenza al tema: 15/15
Introspezione: 12/12
Utilizzo della citazione: 10/10
Stile e trama: 9,25/10
Grammatica e sintassi: 7,5/8
Originalità: 3/5
Totale griglia: 56,75/60

Bonus generali: 0/4
Bonus fandom: 0/5
Bonus pacchetti: 4/4
Totale bonus: 4/13


Totale definitivo: 60,75 punti.

Recensore Junior
25/02/15, ore 11:39

*muore in una pozzanghera di feelings*
Io non ho parole per descrivere questa storia. Se dicessi "bellissima" sarebbe riduttivo, perché non è solo bellissima. In questa os c'è di tutto: c'è il Castiel che adoro, quello che osserva l'umanità e cerca di capirla; c'è Dean, che va avanti perché ha una buona ragione per farlo; anche se non compare fisicamente, c'è Sam, che cerca di "fare qualcosa di buono" sacrificandosi per chiudere i cancelli dell'inferno e, in qualche modo, pareggiare i conti con la sua maledizione costante (il sangue di demone). E, ciliegina sulla torta, c'è il mio adorato Scrubs in quella frase finale, così ben inserita all'interno del flusso di pensieri di Castiel che per poco non la riconoscevo. Complimenti, davvero! :)

Recensore Master
17/02/15, ore 12:16

Ciao! 
Che bella storia. Mi è piaciuta davvero tanto perché l'ho trovata davvero particolare. 
Non ci sono nomi ma si capisce perfettamente a chi ci si riferisce da tutta la costellazione di dettagli che hai lasciato lungo lo scorrere dei pensieri (chiamiamolo così) di Castiel che è così coerente e preciso, definisce perfettamente i contorni del personaggio e quello che sente davvero. 
Credo che sia una delle cose più fedeli a Cass che abbia mai letto! :)
Complimenti!
vali :)

Recensore Master
17/02/15, ore 10:30

Non ho parole... è bellissima! I pensieri di Castiel sull'umanità in generale e su Dean in particolare sono molto profondi e poetici. Bravissima!!!