Recensioni per
Sanguis scripta est - Le grandi battaglie
di TonyCocchi
Con un po' di ritardo eccomi a recensire, in un giorno particolarmente denso di patriottismo. Sarà per questo che la fic mi ha emozionata così tanto? Forse, ma dipende anche dal fatto che è scritta bene e con una chiusa di rara epicitá. Quel "col cavolo! Noi non ci muoviamo più di un passo!" mi ha smosso qualcosa nel profondo. |
Sai, non capita spesso con Hetalia, dal momento che Italia è rappresentato la maggior parte delle volte con i suoi difetti e luoghi comuni come una Nazione debole e voltafaccia, ma... leggendo questa ff mi sono sentita fiera di essere Italiana. Giuro! Adoro Romano, soprattutto quando "l'Italia si rivolge a se stessa" per risollevarsi, riscuotersi! *-* Ora mi sento stupida, ma mi hai lasciato senza parole e davvero non so cosa scrivere... Secondo me sei davvero riuscita a rendere IC i personaggi, ma soprattutto coerenti con la realtà storica e io... io adoro questa storia! L'ho già detto? Bravissima, continua così e complimenti! :* Brave P.s. sono al cellulare, quindi probabilmente la recensione verrà tutta attaccata, mi spiace! ^^" |
Perdiana, Russia è uno psicopatico nella serie ma anche qua non scherza... la narrazione è buona, mi strania solo un pò il personaggio così alienato da una minima umanità, onestamente... |
Rieccomi a recensire. Come sempre il modo in cui scegli eventi e punti di vista è sorprendente. Tutto mi sarei aspettata, leggendo il titolo, meno che ti saresti concentrato sul punto di vista "singolare" di Russia. |
Da tantissimo tempo cercavo un capitolo come questo: serio ma non troppo pesante, con eventi storici della cara Italia, che viene sempre messa da parte e ben scritto. Ma la cosa che più di tutte apprezzo è come tu abbia valorizzato la figura di Sud Italia grazie a la Resistenza che dovrebbe essere sempre ricordata e ammirata. |
Che bello! Speravo di trovare questa battaglia fra le tante, questo scontro che mi sta tantoa cuore storicamente- poiché incredibilmente particolare; il popolo ignorante che inganna Roma, o meglio Varo, nonostante poi si vendichi brutalmente della sconfitta. È stato molto carino leggere dello squarcio brevissimo di Roma che sente e ascolta Augusto che grida l'oramai famosa citazione, la strina addirittura battendo i pugni. Un momento davvero brevissimo, un flash- ammetto che mi sarebbe molto piaciuto scorgere altri pensieri di Roma, ma il tutto è stato compensato da quel 'iniziare ad avere paura', molto emblematico e significativo, in quanto questa è la prima schiacciante rimonta (anche se ingannevole) dei popoli del Nord. Bravo, è coerente, scorrevole, piacevole. Alla prossima! |
Posso abbracciarti? Chissene, lo farò lo stesso! *stritola virtualmente* |
Capitolo decisamente più disteso rispetto ai precedenti, diciamo pure più vicino all'atmosfera tipica della serie. Humor in primo piano pur con il dramma sullo sfondo. |
Hahahahah, grandioso. Il calcio del sedere è stata la ciliegina sulla torta. |
Ciaoo, scusa ancora per il ritardo della recensione. |
Intanto ti chiedo scusa per il ritardo della mia recensione. Perdono T.T |
Questa fic é stupenda. |
Siccome ho un sacco di cose da dire ma non me ne viene in mente manco una, mi limiterò ad applaudirti per questa ottima fanfic. |
Mi rievoca la scena del film "Waterloo" quando la guardia, dopo essere avanzata con le note di "La victoire est a nous!" comincia a vacillare con l'imperatore spazientito che cerca inutilmente di contenere il panico. |
Ho sempre ammirato i nativi e il loro coraggio,fanno di tutto pur di proteggere la loro gente . Fortuna che i documentari parlano molto dei nativi ,almeno la gente non si dimentica di questi uomini. |