Buonasera Karen.
Come potrai vedere dalla bandierina che ti ho lasciato, mio malgrado, non ho gradito questa storia.
Cercheró di non sproloquiare, nè di dilungarmi in inutili accozzaglie di parole, saró molto sincera con te: questa storia è molto povera.
Non fraintendermi, non è scritta male grammaticalmente– o quantomeno non ho fatto tanto caso ai piccoli errori di battitura.
È proprio la storia scritta che, strutturalmente parlando, non regge un buon input diciamo.
Non l'hai indirizzata bene, e questa è stata un po' la tua condanna, ad esempio. Partiamo dall'inizio della one shot: si discute approposito di qualcosa inerente ad un lavoro in una erboristeria ma qualche riga dopo questa parte viene completamente cestinate fuori dalla storia. Adesso, potranno anche non essere indispensabili ma è indispensabile crearci un contesto intorno. Altrochè.
Un'altra cosa su cui vorrei discutere è un finale. Esistono finali aperti, finali in cui lasci la possibilità al lettore di appunto concludere la storia a suo piacimento ma. Non è questo il caso.
Non c'è mezza spiegazione del perchè delle scelte dei due personaggi e questo rende la lettura immensamente rada e triste... è come se scrivessi tanto per farlo, senza cercare di impersonare le tue emozioni nei personaggi. È tutto troppo spento.
Detto ció, spero lavorerai su questi punti da me sopra-elencati e spero anche di non essere stata troppo dura o schietta.
Ho solo provato a trasmetterti un po' di voglia d'osare, che non fa mai male :)
Detto ció ti saluto, sperando di leggere ancora qualcosa di tuo con accortezze più minuziose. Buona serata e buon prosieguo.
Alla prossima,
A |