Ed eccomi anche per questa seconda parte!
Comincia a metterti il cuore in pace, non è stata deludente, anzi, l’ho trovata davvero interessante e distante da qualsiasi cosa potessi immaginare con la mia scarsa fantasia :D
Per prima cosa: il funerale. A parte aver adorato gli accenni a quel poco che si sa sulle abitudini funerarie degli Nani in pace e in guerra (il riferimento a Frerin! Ci voleva proprio), mi è piaciuta l’atmosfera… silenziosa (?) che hai dato alla scena. Potevo quasi sentire i canti, per quanto non abbia idea di quali fossero le parole, e quando Kili interrompe il silenzio con quel suo “da!” ho sentito la sua vocetta echeggiare nella sala di pietra.
Thorin nelle tue mani si rivela uno zio impacciatissimo ma che fa un tentativo di migliorare - di questo dobbiamo dargli atto, eh eh eh -, ma un fratello molto attento. Mi è piaciuto come ha tenuto sotto controllo con lo sguardo i nipotini (Kili è adorabilissimo e si vede che, perso nel suo mondo allegro e puccettoso tranquillizzi un po’ lo zio, mentre Fili è un mistero per lui e la cosa mi piace), per quanto non sapesse bene cosa fare, e la sorella (quando l’abbraccia, awwwwwww - ma a Dis voglio dedicare una parte della recensione, senza mescolare il tutto *___*).
Nota stupida: la cosa ti farà ridere, ma non avevo mai visto che Bifur aveva un’ascia piantata nella testa! La prova di quanto sia stata attenta ai Nani nel film, ahahahah. Ma sono giustificata, ero distratta dallo sbrillucc di Thranduil e sin dal prologo del primo film sono rimasta imbambolata (con qualche momento di distrazione per colpa del majestic di Thorin).
Concludo questa parte con un commento a questa idea balzana di Thorin: Forse, sperò Thorin, in un inizio di consolazione. - caro Testadipietra, proprio tu che sei ancora in lutto per Erebor ti aspetti che tua sorella si stia già consolando per la morte del marito? u__ù Non gli tiro una testata perché mi farei più male io, ma ecco.
La scena della cena è di una dolcezza estrema, ho adorato questo momento così domestico e normale, in cui non solo ho potuto sbirciare nella vita familiare “normale” (o quasi) di Dis e Thorin in visita, ma anche apprezzare ancora una volta la tua caratterizzazione di Dis.
Tenerissimo che i bimbi adorino Dwalin e poi, credo di shippare un po’ Dis/Dwalin, almeno con Dwalin innamorato di Dis e non necessariamente ricambiato. Ma chiudo qui questa parentesi XD
Ho adorato la naturalezza e la familiarità di questa scena, per quanto guardando con gli occhi di Thorin abbia sentito una certa… awkwardness, che provava lui (che cosa puccia). Ottima anche la caratterizzazione dei due bambini, Kili si conferma del tutto inconsapevole di quello che è successo e di cosa voglia dire l’assenza di suo padre (sarà che vedendolo al funerale ci ha messo, letteralmente, una pietra sopra e il suo cervellino di bambino è passato oltre, tipo ai tatuaggi di Dwalin su quella testa pelata - posso immaginarmelo che batte le mani sulla testa di Dwalin, come su un tamburo XD), e Fili finalmente esterna i pensieri su cui ha rimuginato per giorni: Thorin non è proprio riuscito a convincerlo, Fili aveva la certezza di essere lui il responsabile del “rifiuto” di suo padre di tornare a casa e si è scervellato finché non ha trovato una ragione. Mi ha fatto un po’ sorridere, ma capisco che dal punto di vista di un bambino, per cui la marmellata è importantissima, non possa che dedurre che anche per suo padre lo era e che si è offeso per il “furto”. Dis ha affrontato i dubbi e i ragionamenti di Fili senza sminuirlo o trovare ridicole le sue parole ♥
E Thorin sembra acquisire più sicurezza verso i suoi nipoti durante la scena. Non è perfetto ancora, ma la prontezza con cui distrae Kili dalle lacrime di Dis e Fili è davvero notevole :D Ovviamente, Kili non si è lasciato fregare dallo zio, si rende conto di cosa sta succedendo e va a consolare mamma e fratellino con un fiore di carta, che dolceeeee!
Il legame tra Nani e origami mi lascia un po’ perplessa, più che altro per il significato “spirituale” che hanno gli origami nella cultura giapponese e che ha poco a che fare con la cultura dei Nani (per quanto la questione del ciclo di vita e morte potrebbe legarsi alla convinzione dei Nani che i sette Padri si reincarnino quando il loro spirito torna “integro”? Ma se immagino le manone dei Nani piegare la carta l’immagine è davvero goffa! XD). Ma non sarò troppo pesante nelle obiezioni, perché alla fine quello del fiore di carta è stato un espediente molto dolce e che ho apprezzato tanto.
Poi, sarà che anch’io per distrarre i bambini irrequieti (dopotutto, se porti i bambini al ristorante in una compagnia di adulti, diventa difficile tenerli buoni XD) li riempio di barchette di carta, quindi la mossa di Thorin mi è sembrata azzeccatissima e molto naturale.
Kili è di una puccettosità criminale, direi che dobbiamo a lui se questa storia non è solo triste ma anche… fluffettosa? Comunque, credo tu abbia capito quello che sto cercando di dire :°D
Come detto prima, a Dis voglio dedicare una parte tutta per lei. Perché sono così contenta della sua caratterizzazione! Non ha smesso per un momento di essere molto “dignitosa”, anche nel dolore. Per come è controllata, quei pochi momenti di sfogo sono addirittura benvenuti! Sia durante il funerale, quando le sfugge quel singolo singhiozzo (che, ho dimenticato di dire prima, scatena quella reazione così realistica in Fili! Cavolo, vedere i propri genitori piangere è un duro colpo per ogni figlio, credo, figurarsi quando si è così piccoli e convinti di essere la causa dell’assenza dell’altro genitore - i sensi di colpa diventano un peso enorme), sia quando a casa, durante la cena, piange abbracciata a Fili.
Ho amato anche la praticità di Dis, non mi aspettavo niente di diverso :) Mi piace come abbia ripreso in mano la situazione in casa (come se il marito fosse solo assente perché impegnato fuori casa, finché Fili non le ricorda che lui è morto), come proponga a Thorin di trasferirsi da lei, mentre lui era esitante a chiederglielo, e non la faccia sembrare un momento di debolezza, ma anzi, posso immaginare che il suo pensiero principale sia stato quello di dare ai figli una figura maschile con cui alleviare l’assenza del padre e poi sono certa che abbia visto come Thorin si senta un po’ un estraneo quando ha a che fare con i nipoti (quando non va in suo soccorso per evitare che Kili gli si sieda sulle gambe, che donna! :°D)
Ovviamente, ho adorato quando ha detto a Thorin di apparecchiare ahahahah! Pratica in ogni momento e con qualsiasi persona, e Thorin non può far altro che fare quello che dice la sorella, senza se e senza ma. Non so, mi sembra una cosa molto IC, sarà per la mia idea che Thorin avesse grande stima per la sorella e che lei sia l’unica persona con cui lui non riesce a essere il testardo Testadipietra che è.
E infine, devo dedicare qualche parole al lato materno di Dis. Perché è perfettamente il linea col resto del personaggio, è pratica anche con i figli, sa cosa è meglio per ognuno di loro e sa come gestirli - mi piace la sicurezza che ha nel riprendere in braccio Kili durante il funerale e nell’affrontare “l’ammissione di colpa” di Fili sulla marmellata, come ho detto sopra, senza sminuire le sue preoccupazioni. Sono certa che Thorin ha molto da imparare da lei sulla “gestione” dei bambini :P
Detto questo, credo di aver scritto abbastanza (ma ho la logorrea in questi giorni, sono sconvolta!), perciò ti saluto e alla prossima!
Kan |