Recensioni per
Lilička
di Inessa

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
27/12/11, ore 13:10
Cap. 1:

La Russista-in-potenza che è in me ha gioito non poco leggendo la tua storia e NON POTEVO lasciare una presenza qui nelle recensioni.
(ARGG mi ha cancellato la recensione precedente, mi sto mangiando il fegato)Comunque sia, provo a ridare forma degna al mio commento. Evito ulteriori commenti per quanto riguarda ciò che dice qualcuno della storia che a me è piaciuta tantissimo e anzi la trovo tutt'altro che la "melassa" che non mi ricordo nemmeno con quali altri aggettivi l'abbia definita quella persona. Mi fermo qui, anche perché le mie prese di posizione sono ovvie e la tua risposta ha esaurito perfettamente ciò che andava detto. Ti do piena solidarietà Sovietica ù-ù
Veniamo alla storia, mi è piaciuto molto il pastiche di materiale che hai attuato in questa storia, specialmente informandoti su gli avvenimenti e contesti vari. Solo da questo si vede quanto ti prenda nell'anima la Russia, quanto tu la ami; nel testo si riflette tutta questa passione, l'anima e l'amore tuo <3
Vova e Lilicka, una delle "coppie" più affascinanti della produzione sovietica, una delle più dannate, una che adoro. Ho apprezzato tantissimo le citazioni sparse, specialmente quelle da "Lilicka", poesia assolutamente PERFETTA, bellissima ( ma queste insulse parole sono poco per definirla e non ci provo nemmeno in questa sede). Io ti dico ЗАМЕЧАТЕЛЬНО.
Alla prossima cara,
Valja.
(Recensione modificata il 27/12/2011 - 01:11 pm)

Nuovo recensore
02/01/09, ore 14:38
Cap. 1:

Non capita spesso di imbattersi in ambientazioni, per di più "storiche", di nazioni e culture così lontane ed aliene dalla nostra. La Russia sovietica degli anni '60 è estremamente interessante, il segretario del PCUS è quel Kruscev del famigerato rapporto segreto su Stalin al XX congresso del partito. Di famiglia contadina, fu uno dei dirigenti venuti a galla dopo la costante opera di livellamento verso il basso operata dal "magnifico georgiano" durante i suoi 30 anni di dominio assoluto. Kruscev verrà brutalmente rimosso dagli incarichi e sostituito dal paladino degli apparati burocratici: Breznev. Ho quindi letto questo lavoro con interesse ed un briciolo di apprensione, che l'autore ha subito fugato nell'introduzione, affermando di aver svolto un'opera di ricerca approfondita. Ciò strappa un applauso preliminare. Buttandomi a capofitto nell'opera ho rinvenuto i segni di questo approfondimento che hanno contribuito non poco a rendere stimolante la lettura. Sì, perché a parte le pregevoli citazioni e nozioni, c'è poco altro. Un raccontino zuccheroso che ha ben poco a che fare con la realtà sovietica del tempo. Magari era questa l'intenzione dell'autore, ma ciò stride coi puntelli nozionistici che sono stati inseriti nel testo per far vedere che si sa di cosa si sta parlando. Sarebbero da rivedere anche la punteggiatura e la costruzione di alcune frasi, che, ci si accorge già alla prima lettura, potrebbero rendere meglio con leggere modifiche. Nel complesso mi pare un'occasione mancata, pur essendomi "corazzato" a dovere, avendo letto il genere; ebbene tutto ciò non è bastato a mandar giù questa melassa insopportabile. Ribadisco tutta la mia sincera ammirazione per le ricerche storiche; magari verranno messe a buon frutto in un altro lavoro.

Recensore Master
02/01/09, ore 14:19
Cap. 1:

Izu, fattelo dire: non hai spirito di autovalutazione! XD
L'ho trovata semplicemente bellissima. Tant'è che me la sono messa tra i preferiti, perché hai un modo di parlare della Russia che ha dell'incredibile: fai sentire il freddo, fai immaginare i luoghi, vedere i volti, sentire anche l'accento russo nelle parole. Come ti ho detto altrove, questo racconto meriterebbe di stare su uno scaffale di libreria, perché per un sito amatoriale è proprio sprecato.
Il mio suggerimento di 'Antologia' è sempre valido, magari un giorno riuscirò a convincerti! XD
Spero ci farai leggere molto presto (e non solo costretta da un concorso!-_-) qualche altra perla della tua Russia formato pocket (XD che come appellativo non te lo toglierà più nessuno!!). Luv!.

Recensore Master
27/12/08, ore 13:12
Cap. 1:

Recensione pubblicata su www.criticoni.net. Storia partecipante alla IV Disfida, il voto che apporta alla sua media-squadra è 8.33.

DefenderX
Ricordo con piacere "Fiaba Sovietica" della stessa autrice (no, Izumi, neanche per un secondo potevo pensare che fosse di qualcun altro *linguaccia*) e devo dire che neanche questo racconto, ancora una volta ambientato nella grande madre Russia, mi è dispiaciuto. Stilisticamente ineccepibile, anche se in alcuni punti ho trovato refusi ed errori in maniera non infrequente, e molto coinvolgente. Ammiro il grande lavoro di ricerca e documentazione, favorito senz'altro dal percorso culturale seguito dall'autrice, ma che non per questo può essere sminuito. Gli scritti di genere storico raramente deludono le aspettative, e anche se il tutto può essere migliorabile le immagini e le sensazioni scelte sono quasi ineguagliabili.

Levyrasputin
Sono linee che si inseguono e tagliano violente, nero su rosso, la scena, le immagini che costituiscono questo racconto, denso e completo pur nella sua brevità. Un linguaggio ricercato, una cadenza ottima, e i paralleli mai troppo spiegati, ma mai lasciati irrisolti. Uno strappo nel tessuto della storia, da cui le figure di questi uomini e donne, nel centro di Mosca, in mezzo ai vapori del fumo, percorrono il brevissimo segmento di vita racchiuso in questo racconto, prigionieri delle loro illusioni parallele, e di sentimenti violenti, ad altissimo contrasto.

Naco
Sono rimasta leggermente sconvolta da questa storia. Non in senso negativo, assolutamente. Premetto che io di russo, Russia et similia, so poco e niente; diciamo pure che le mie conoscenze si fermano ai grandi avvenimenti storici e tutte quelle parole strane, in russo, che hai citato per me erano per lo più arabo. Non so se quell'evento di cui parli lo conoscessi davvero, lo ricordassi, o, semplicemente, è stato un due più due nella mia mente; fatto sta che, appena ho letto la data, ho capito subito che non ci sarebbe stato alcun lieto fine. Hai creato una storia breve, ma intensa, che mi ha fatto trattenere il fiato fino alla fine. Con periodi brevi, semplici, ma così dannatamente reali, sei riuscita a trasportarmi in una Mosca che non conosco e a farmela vedere come se ci fossi stata davvero lì, in quel momento; sei stata in grado di descrivere perfettamente un periodo e un personaggio non esattamente noto a tutti.
Nonostante il punto di vista sia della protagonista, anche il personaggio maschile risulta ben delineato e soprattutto si evince con forza il suo amore per la Russia e per quel grande poeta di cui porta il nome. Anche l'accostamento casuale e fatale dei nomi dei personaggi, che è un po' il perno e il tema di questa storia, è stato reso molto bene e con scioltezza. Gli errori ci sono ma non sono tali da inficiare una lettura gradita.
Mi piace come è stato usato il prompt, anche se mi ha deluso un po' il fatto che l'hai spiegato così brutalmente. Con questo non voglio dire che sia sbagliato, eh; semplicemente, nell'atmosfera che permea la storia, l'ho visto un po' come un inserimento non gradito, che avrei preferito scoprire da sola, piuttosto che leggerlo.
La frase di Alessia, invece, calza così bene nella storia che, se non ci fosse stata la nota, probabilmente non avrei notato la sua "estraneità".

Recensore Master
11/12/08, ore 21:38
Cap. 1:

Bello, Izumi. Ammiro molto chi si documenta per ricostruire un frammento toccante del passato. MaxT

Recensore Master
08/12/08, ore 22:37
Cap. 1:

Mi emoziona moltissimo leggere un racconto come questo nella categoria "Storico". Perché E' Storia, ma è anche sentimento... è tutt'uno. Adoro la figura di M. e le sue bellissime poesie, e fino a qualche anno fa tenevo il suo profilo nel portafoglio... *si guarda attorno temendo di non essere creduta* Grazie per averlo ricordato in una storia così toccante.