Grammatica 8/10
Bene, iniziamo da qua.
La grammatica non è perfetta, ci sono un paio di errori di concordanza, degli errori di battitura, parole usate con un significato diverso dal loro. Hai messo a volte le virgole in modo che non ho condiviso.
Hai il vizio dell’inversione del soggetto e quell’arcaismo, anche se adatto in certi momenti e contesti, appesantisce la lettura. L’ho segnato dove mi stonava particolarmente e hai sbagliato la disposizione di soggetto e predicato nella domanda, cosa che ha delle precise regole.
Nel documento ho linkato tutto, regole, appunti, etc nei commenti.
Lessico, stile, espressività 9/10
Hai un’ottima espressività, sei capace di tenere unita la narrazione in ogni sua parte, mantenendo desta l’attenzione del lettore. Fluida, se non che hai la pessima abitudine di invertire il soggetto.
Come ho già accennato, l’inversione del soggetto è un arcaismo ormai desueto, che però, in certi contesti, può cadere a pennello.
Ribadisco “in certi contesti”, e aggiungo anche “in certi stili narrativi, sopratutto storici o altisonanti”.
Hai, a volte, usato termini in modo improprio o usato parole in declinazioni di significato dialettale. Questo è un errore, si dovrebbe sapere il significato delle parole che si usano, a volte una lettera cambia completamente il significato, come con scherNendo e scherMendo. (Hai le note nel documento)
Inoltre tendi, a volte, a dimenticare che chi legge NON è nella tua testa. Gli articoli, le parole, servono a far capire meglio la frase a chi legge. Non siamo nella tua testa, ricordalo!
Per il resto il tuo metodo narrativo è molto, molto buono, coinvolgente, espressivo. Spesso fai emergere con prepotenza emozioni e immagini, cosa che ho molto gradito.
Sviluppo della trama 9/10
Mi è piaciuto moltissimo il pezzo d’apertura, il modo in cui hai dato inizio al tutto e come hai costruito un cerchio. Dopo quella parte, ci troviamo coinvolti nella vita di Ash, che oserei definire “sovrannaturale”. Questo poveretto, che ammetto mi ha fatto pena, è un… mi viene da dire detentore… di questo potere. Mi dai l’idea che gli sia stato tramandato dal nonno, morto poco prima della sua nascita. Ma poi accenni ad un fratello della madre, di cui non si sa nulla però (e di cui avrei gradito moltissimo sapere qualcosa di più). Sappiamo solo di zia K.
Quindi, questo fratello della madre, con cui Ashbel ha somiglianza, che fine ha fatto? Morto? Vivo? Ha i poteri anche lui (o aveva)?
Questo è uno degli interrogativi irrisolti che, secondo me, hanno un po’ penalizzato una trama ricca e avvincente, ricca di momenti, di emozioni e di passaggi temporali trattati molto, molto bene.
Comunque, tornando ai poteri di Ash: sono ereditari? Parrebbe di sì. Un segreto di famiglia? Ma quindi la madre non ne sapeva nulla?
Questa parte poteva, in qualche modo, essere ampliata e spiegata, ma è pur sempre una storia a cui è stato messo un limite di parole, quindi è comprensibile il sacrificio di alcune “sfumature secondarie. Spero che, però, in un secondo momento tu magari aggiunga queste parti, soddisfando la mia curiosità.
Andando avanti con la narrazione, scorriamo attraverso la vita di Ash e della sua famiglia con leggerezza, direi. Non in modo leggero, ma come se fossimo una presenza impalpabile tra le parole della sua vita, che è abbastanza tragica, cosa che apprezzo. Passano gli anni e un uomo entra nella vita della madre, sola, che sente il bisogno di una figura che l’ami e sostenga… questa figura al nostro protagonista non piace fin da subito, e accadono degli eventi che rendono il tutto sempre più triste e desolato.
La morte della madre, il funerale, il modo in cui già lì semini il primo dubbio nel lettore. Le mani di lui che accarezzavano troppo spesso il capo della sorellina.
Sei stata attenta a ogni particolare, hai intessuto la trama attraverso i dettagli, magistralmente.
La presenza del demone è costante, insidiosa, potente. Ash stesso lo definisce “amico immaginario”, accettando la sua probabile pazzia con calma. Non si fa molte domande, tipo “se è così immaginario, perché quando mi scopa ci godo?” (oppure: come ha fatto a portarmi i quaderni?)
Ora, non so lui, ma io un dubbietto me lo sarei fatto venire. Questa cosa poteva essere trattata meglio, eppure non intacca la trama del racconto, la sua solidità.
Spesso accenni a come ci sia un contatto fisico tra loro, non solo di genere sessuale. Se percepisce il tocco, con il tempo e la maturità, magari qualche dubbio sull’incorporeità effettiva dell’altro…
Ma d’altro canto a volte viviamo con determinate convinzioni, senza porci domande, potrebbe essere questo il caso.
Andando avanti, scopriamo come l’unico legame di Ash, Isabel, sia un perno fondamentale della sua vita. E a quel legame famigliare si aggiunge Ed, un amore “semplice e puro”, che in qualche modo diventa una nuova ancora per Ash.
Ma il male, in ogni senso, è lì che attende di contaminare la pace ancora una volta.
Belle muore.
E subito c’è “puzza di segreti”. Adoro come hai gestito quella parte, come i sentimenti sono emersi, e quella follia fiammeggiante ha iniziato a dilagare, rompendo gli argini.
L’analisi spietata della mancanza di giustizia, quel desiderio di un fuoco purificatore che arda il mondo, che bruci il male, che ridoni luce…
L’uomo come cancro del mondo.
Una visione molto cupa dell’umanità, ma che si sposa alla perfezione con la situazione e, infine, la resa dei conti e la vendetta. Ho apprezzato moltissimo, veramente, come hai portato avanti la storia e come la narrazione si è evoluta. Mi hai portato a un finale, a una piega degli eventi, che hai seminato con cura senza però essere ovvia o scontata. Hai tenuto l’attenzione sulla storia con abilità, non sei mai stata banale. Ho apprezzato moltissimo.
Caratterizzazione dei personaggi 9/10
Ash è un personaggio che ci viene presentato dall’infanzia fino all’età quasi adulta. Impariamo a conoscerlo, ci porti a spasso nella sua anima con indizi qua e là, non ci presenti mai una descrizione buttata lì, ma anzi, tra le righe, nelle piccole cose, mattone dopo mattone, pagina dopo pagina, ci presenti un quadro completo e tridimensionale. Anche le figure secondarie, di contorno o accennate hanno qualcosa che dona loro profondità. Non è una cosa facile, o scontata, riuscire con una parola o due a dare quella peculiarità che fa emergere un personaggio.
Il patrigno emerge giustamente nelle battute finali, con atteggiamenti e parole, Isabel emerge nel suo amore e sacrificio, dai loro qualità umane che li fanno uscire dalla carta rendendoli veri.
Ash è una figura solitaria, un ragazzo che nonostante tutto va avanti, che però ha un segreto. Ho davvero apprezzato come lo hai reso, è umano. Davvero umano. Lo dipingi pennellata dopo pennellata nell’intero racconto, mettendo pazientemente i pezzi del puzzle a posto fino a darci nel finale un quadro completo e profondo vivo e pulsante.
Complimenti!
Il demone è il secondo protagonista della storia. Speculare ad Ash, cresce e si sviluppa con lui, è una voce di tentazioni non esattamente malvagie, quanto violente, il più delle volte. Di lui si sa poco: da dove è arrivato? Esattamente, come è legato ad Ash? Ci sono delle lacune in tal senso, ma lo fai comunque emergere, tratteggiandolo con maestria attraverso piccole cose. Appare legato in modo molto forte e “intimo” ad Ash, ma si intuisce che è tutto fuorché amore, e alle battute finali si scopre che ha bisogno di lui, del fuoco del ragazzo, della sua forza e del suo fuoco.
Il mondo, del resto, non può bruciare da solo.
Utilizzo dell’immagine all’interno della storia 15/15
Il demone è il secondo protagonista della storia, il compagno “immaginario” di Ashbel, una figura a lui speculare in molte cose. È indubbiamente centrale, importante, presente.
Il massimo del voto.
Utilizzo dell’obbligo all’interno della storia 15/15
Ardi, o fuoco!
Che dire, se non fantasticamente centrale in qualunque modo, nella storia. Fuoco di passioni, di vendetta, fuoco fisico…
Fiamme che avvolgono persone e anime.
Obbligo rispettato appieno!
Gradimento Personale 20/20
Lo dico, mi è piaciuta enormemente.
La fine è stata davvero splendida. Certo, non posso dire totalmente inaspettata o completamente a sorpresa. Ma lo stacco su Ed, la consegna del bracciale, le sue parole… che Ash non ha sentito.
Lui è vittima e carnefice di se stesso, è fantastico.
Sono un pelino indecisa, perché il finale, secondo me, si presta a due interpretazioni e immagino sia una dualità voluta, e che ho apprezzato.
Mi hai portato per mano tra angst e ogni forma di disperazione, circa, con un passo “da ballerina”. Non hai mai calcato, non hai mai esagerato, anche nella crudezza sei stata essenziale e oserei un “a certi tratti poetica”. Non ti sei persa in descrizioni, magari anche belle, di “crudeltà gratuite o altro”, hai danzato tra sofferenza, dolore, tra le vicende in modo splendido.
Ho apprezzato enormemente questa storia che mi ha dato davvero moltissimo: mi ha fatto sognare, mi hai coinvolto, mi hai fatto sospirare.
Bravissima!
TOT 85/90 |