Recensioni per
Se muoio stanotte...
di Adeia Di Elferas

Questa storia ha ottenuto 11 recensioni.
Positive : 11
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
24/12/15, ore 11:20

Ciao!
Inizialmente avevo pensato di passare da una storia su Hunger Games, ma quando ho letto l'introduzione di questa flash non ho saputo resistere: ho un po' un debole per le storie che hanno come protagonisti i soldati e il titolo era certamente d'impatto.
Ho apprezzato molto questo breve scorcio di riflessioni; l'ho trovato particolarmente realistico e incisivo. La parte che ho preferito è senz'altro quella in cui il soldato menziona la quercia che lo riporta alla sua infanzia ed è stato molto bello il parallelismo con il finale, dove l'odore della terra lo riporta a quel pensiero. Bella anche l'idea delle persone che vadano a raccontare di ciò che accade sotto la sua 'quercia', invece di portare fiori come vuole la tradizione. Esprime tanto l'idea di qualcuno ormai rassegnato a morire, ma che non vuole comunque distaccarsi dalla vita. Qualcuno che spera di poter ancora 'partecipare' a ciò che sta perdendo, seppur solo in minima parte.

Davvero carina, complimenti!

Un abbraccio e tanti auguri di buone feste!

Laura

Recensore Master
01/11/15, ore 19:08

Eccomi qui :-) Allora ho trovato questa storia, questa riflessione del soldato in punto di morte molto interessante e forte nello stesso tempo, la sua preoccupazione di non essere smembrato ma di poter essere ucciso con un unico colpo in modo tale da non dare un dispiacere alla madre, mi ha incuriosito molto il fatto che lui non voglia fiori sulla sua tomba ma racconti in modo tale da non dimenticare, in modo tale da essere coinvolto nelle storie delle persone che lo verranno a trovare...mi é piaciuta molto in quanto molto spesso si considerano i soldati come persone tutte d'un pezzo e senza paure e invece hai saputo descrivere un soldato, un uomo che,dietro la divisa, ha un cuore ed è un essere umano, ha un cuore di carne dietro la corazza... Molto brava,i miei complimenti :-)

Recensore Master
20/09/15, ore 21:47

Hey! Buonasera.
Era da tempo che volevo lasciare una recensione a questa storia, ma non trovavo non il tempo, ma le parole giuste per farlo.
Sinceramente non le ho ancora, ma lascio un segno del mio passaggio lo stesso, e dico che rimango sempre più stupita di quante persone riescano, in poche, dirette e bellissime parole a descrivere situazioni simili.
Dire che mi hai commosso è dir poco, perché questo groppo alla gola che ora provo è molto più che una semplice parola.
Hai usato delle immagini che nella loro semplicità toccano il cuore, per la loro poetica bellezza e per la cruda realtà che denotano.
Eppure, nonostante il contesto sia quello più orribile che io possa immaginare, tu hai descritto il tutto con una delicatezza che ti fa molto onore.
I miei sinceri complimenti.

Iris

Nuovo recensore
22/03/15, ore 13:43

Eccomi, come promesso.
Non c'è niente di più traumatico della guerra. Il soldato di cui tu parli sembra già rassegnato, in un certo senso, all'idea di morire.
Devo farti i complimenti per come fai arrivare i sentimenti a chi legge, le parole sono usate molto bene. Nonostante sia molto breve è anche molto intensa, se fosse stata più lunga probabilmente non avrebbe trasmesso così tanto.

A presto,
Angel

Recensore Veterano
21/03/15, ore 18:32

Bellissima! Davvero bella. Un flash pieno di immagini evocative. Devo ammettere che l'ho scelta perché era breve ma quando l'ho letta avevo già voglia di rileggerla un'altra volta. Complimenti anche per il modo in cui scrive. pulito e corretto. Passerò sicuramente a leggere qualcos'altro di tuo dato che ho visto scrivi molto storico e mi piace molto. :)

Recensore Master
21/03/15, ore 17:00

Ciao cara! :)
E questo gioiellino dove lo tenevi nascosto?
Nonostante sia solo una flash-fic, in verità racchiude anni e anni di vite, gesti, pensieri, sentimenti e racconti. Quali? Quelli che questo soldato senza nome sentirà sotto la quercia di suo nonno, dove rammenterà anche i giorni passati a giocare nella spensieratezza dell'infanzia...
Sai, alle medie - un po' di tempo fa! - mi era capitato di leggere sul libro di Antologia una raccolta di lettere scritte dai soldati durante la guerra, nei patimenti delle trincee: beh, questa flash è molto più credibile di quanto tu possa immaginare!
Sono sorpresa. Non è semplice raccontare fatti che non abbiamo vissuto e lo è ancor meno descrivere pensieri e sentimenti di tal genere (soprattutto per noi "moderni" che la guerra non sappiamo nemmeno cos'è...). Ti faccio davvero tanti, tanti complimenti!
Sei riuscita a commuovermi, perché ho immaginato questo soldato mentre scriveva le sue ultime volontà e l'ho davvero visto lì, sotto la quercia che aveva accolto le sue risa da bambino, intento a godersi per sempre tutti i tramonti. E ho addirittura il desiderio di cercarla, quella quercia, perché dopo tutti questi anni non ci sarà rimasto più nessuno che ogni giorno vi si rechi per raccontare la semplicità della vita!
Cosa aggiungere? Ho avuto già un'altra occasione per dirti che apprezzo molto il tuo modo di scrivere e che trovo il tuo stile assai piacevole. Non posso che rinnovarti di nuovo i miei complimenti! :)

Alla prossima!
Elly

Recensore Veterano
21/03/15, ore 16:27

Ciao :) sono qui per lo scambio di recensioni.
Questa breve storia mi ha lasciata senza parole: è veramente bellissima!
La guerra vista con gli occhi di un soldato semplice, un ragazzo che ha abbandonato la propria famiglia per andare in trincea e che si chiede cosa ne sarà della sua vita...
Riesci a far trasparire efficacemente l'orrore della guerra e soprattutto di un evento catastrofico come è stata la Prima Guerra Mondiale e ad essere breve ma commovente.
I pensieri del protagonista sono davvero realistici e rendono bene l'atmosfera che egli sta vivendo.
A livello grammaticale non ci sono errori.
Posso solo farti i miei complimenti, veramente una storia riuscita! :)
Jenny

Recensore Master
19/03/15, ore 15:53

Buongiorno!
Apprezzo il tuo stile di scrittura e sono molto contenta di aver trovato questa flashfic: pur essendo breve è molto intensa e mi ha riempito il cuore di commozione.
Le parole del soldato in procinto di andare a morire sono pesanti, intense e struggenti: i suoi ultimi, semplici desideri tu li hai scritti con una dolcezza straziante, ed io immagino la lettera giungere a casa poco prima o assieme alla notizia della sua dipartita, immagino gli occhi di sua madre riempirsi di lacrime nello scoprire che, effettivamente, quel colpo non si vedrà e lei potrà riguardare suo figlio, che ha fatto bello, un'ultima volta.
Si tratta di una flashfic che rispecchia in pieno il senso in sé di questo tipo di creazioni: è breve, ma lo è come un fulmine a ciel sereno e trapassa il cuore con una violenza incredibile.
Ti faccio tutti i miei complimenti, è davvero molto bella.
Un grande saluto,
B.

Recensore Veterano
01/03/15, ore 15:46

Salve! ^^
Sono passata da te perché non avevo mai letto un’originale che parlasse di soldati o cose così, quindi ero abbastanza incuriosita. E devo dire che nulla di questa storia mi ha delusa, perché, benché sia corta, questa sua caratteristica non è un difetto ma un pregio. Sono una persa parecchio prolissa  – non riesco a pubblicare nulla sotto le 1000 parole – quindi trovare qualcuno che riesca a sintetizzare così bene un concetto mi ha fatto tanto piacere. Ti invidio, sappilo.
Il tema che hai scelto poteva essere arricchito di migliaia di cose inutili – in cui si cade quando si vuol rendere più drammatica una OS – e invece sei riuscita a mettere insieme una narrazione sobria ed essenziale. La lettera è corta perché lui sta per attaccare, non ha il tempo di dilungarsi in cose no-sense, eppure risulta anche un po’ poetica. Mi ha ricordato la canzone “Bella Ciao”, il cui testo per alcune cose è simile alla tua storia.
Di critiche, ne ho solo da farti sull’impaginazione. Per esempio potresti cambiare il carattere con uno più grande e simile a come t’immagini sia scritta la lettera (in  Georgia se pensi che il soldato abbia una bella scrittura o in un altro se è una sorta di telegramma) e togliere quelle due ~ all’inizio, di cui non trovo il senso.Il titolo potrebbe essere “Se morissi stanotte” ma credo tu abbia voluto sottolineare la brutalità della morte con il verbo al presente, quindi va bene così :3
Qualche ripetizione che suona un po’ ridondante, soprattutto quando dice di non capire cosa gli stia succedendo, ci sono i due punti e pensa: «è successo.» Potresti cambiare la frase, togliendo la ripetizione del verbo «succedere».
Ma, fatte queste precisazioni da nazi-impaginatore(?), posso solo farti tutti i miei complimenti per questa piccola OS. Bravissima! 

Jiminy

Recensore Junior
28/02/15, ore 19:13

Ciao,
Eccomi... C'è una cosa che mi ha colpito tantissimo: il fatto che di questo soldato non siano presenti nome, generalità o qualsiasi particolare che possa dargli un volto e un'identità, collocarlo storicamente o altro, e trovo questo particolare semplicemente geniale, perché vi leggo sotto un'allegoria non indifferente.
Come se tu non stessi raccontando l'orribile morte di qualcuno, ma semplicemente l'orrore, il dolore e la disperazione che qualsiasi guerra in qualsiasi epoca porta ai civili.
E' un particolare che forse può passare inosservato, ma questa omissione mi ha colpito molto.
Complimenti anche per lo stile e per essere riuscita a trasmettere molto in così poche righe.

D.

Recensore Master
28/02/15, ore 16:11

Ciao eccomi per lo scambio di recensioni :) io ho una particolare propensione per le orginiali e vedendo che questa è anche un'introspettiva direi che ho scelto bene tra tutte quelle... allora devo dire che è molto originale, almeno io qui su efp non ho letto altre flash o storie che rigurardassero questa tematica...
Anche i soldati hanno paura, è una delle cose che accomuna tutti gli uomini... la paura di morire. Per quanto possano essere coraggiosi comunque vivono quotidianamente con questo pensiero. Mi sono venuti i brividi a leggere il modo in cui lui sarebbe voluto morire... mi stanno venendo in mente tutti i milioni di soldati morti, per tutte le guerre avvenute e quelle che stiamo ancora vivendo...
Inoltre la parte che in cui lui vuole essere sepolto n quel posto e vuole che la gente vada lì a regalargli racconti... è stupendo..m
Mi vengono in mente I Sepolcri di Foscolo in cui parla proprio di questo, l'unico modo per poter creare una continuità tra  il vivo e il defunto è proprio questo, raccontare, parlare, come se lo stessimo rendendo partecipe.
E' molto d'effetto questa flash complimenti,ti fa ragione soprattutto ecco...
ti faccio i miei complimenti
Marisol <3