È una delle cose più belle e profonde che io abbia mai letto.
Il fatto che questa os sia narrata in seconda persona dà quasi l'idea di un Mickey che "riversa" tutte queste parole direttamente dentro Ian, magari per mezzo uno sguardo o un abbraccio, ma in qualche modo glielo fa arrivare, o almeno lo fa arrivare a noi: è esattamente ciò che Mickey fa in ogni singolo episodio.
Hai centrato il punto di tutto, inoltre: Serva me. Servabo te.
Mai frase più perfetta per descrivere i Gallavich in questa stagione. Mickey che sa di essere finalmente salvo, grazie a Ian, il suo amore, ora sente come se fosse il suo turno. Il suo turno per salvare Ian, solo che questa non é una cosa da cui può salvarlo. In un mondo dove Mickey vive il suo essere se stesso e la sua relazione con Ian alla luce del sole, dove è riuscito a liberarsi dalle catene che il timore per suo padre gli aveva imposto, scopre che amore non può tutto. Lui che aveva quasi iniziato a credere di poter essere felice, di poter meritare il suo e vissero per sempre felici e contenti, vede il suo amore cadere, insieme a tutto il resto. Ed è terribile, talmente terribile da fargli dubitare se sappia o meno qual è il vero significato di amore, amare e saper amare. Tu hai reso ogni cosa. Un'analisi introspettiva di un personaggio con una caratterizzazione già di per sé incredibile, affrontata con una premessa brillante di Ovidio (che ci stava da Dio) e uno stile di scrittura coinvolgente e corretto. Ottimo lavoro, complimenti!
Vola tra i preferiti!
Ps: ew perdonami la recensione smonca ma è scritta dal cellulare. Solo dovevo scrivere qualcosa e sono talmente pigra che non mi andava di accendere il pc cwc |