Ci ho messo un po' per decidermi a leggere questa storia ma alla fine non me ne sono affatto pentita. Hai uno stile particolare, decisamente unico e che, in un certo senso, ha bisogno di essere capito e interpretato. Mi piace, devo ammetterlo, adoro le storie introspettive e questa non era da meno.
Ho letto le Note a fine capitolo e mi ha incuriosita moltissimo il tuo punto di vista, credo che andrò a documentarmi sull'argomento.
Ciò che mi ha colpito di più è questo "Non morirò nell'attesa di te" che è, se si può dire, il punto focale del monologo e che è esattamente nel carattere del personaggio. Insomma, è Sherlock Holmes, intelligente, indipendente e soprattutto forte. Come hai ben detto tu, lui non si lascerebbe morire per John, anzi condividerebbe la sua gioia facendola diventare a poco a poco anche la sua. Questo rafforzamento (reciproco) è ciò che di più forte e di più importante ci sia tra di loro.
Non vedo l'ora di leggere altro di tuo, nell'attesa ti lascio i miei più sentiti complimenti per l'originalità e l'idea.
Alla prossima,
~DeathLady |
