Recensioni per
Eclipse - Perfettamente Allineati
di Emma_Sirius_Potter

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
08/04/15, ore 22:42

Ecco... Bene...
Da dove iniziare?

Sai, non è per niente facile recensire una storia del genere. Ci sto mettendo tutta me stessa, evitando che venga una completa schifezza. Che, diciamolo, stonerebbe decisamente con la storia in questione.
Andiamo, come si fa a non recensire una perla del genere? *^*
Ma dannazione, io l'ho letta praticamente appena l'hai pubblicata, ed ero divisa tra una gioia immensa e tra una serie di pianti isterici. Tutto questo mentre ero distesa nel mio letto, urlando nel cuscino, con mia sorella che mi lanciava ogni sorta di maledizione possibile.
Ammettilo, non te ne sta fregando nulla...
E lo so, lo so porca trota (?), avrei dovuto lasciare una recensione prima, molto prima. Purtroppo, tra scuola e altri impegni, questo non è stato possibile.
Mi sono ripromessa, però, che, con la venuta delle vacanze, sarebbe stata una delle prime cose che avrei fatto. Ed è per questo che sono qui.
Okay, l'idea dei compleanni è di Emmastarr e ammetto che io stessa speravo nella pubblicazione di una sua storia (cosa effettivamente avvenuta).
Ma, e dico ma, tu non sei l'unica ad aver pubblicato comunque una cosa simile. Tanti altri lo hanno fatto per altre occasioni, e neanche questa è stata risparmiata.
(io qui eviterei di pronunciarmi...)
Quello che voglio dire è che, nonostante ciò, la tua storia è assolutamente perfetta! <3
Quindi niente complessi, va bene? Ottimo, chiusa questione uu
Partiamo dal fatto che io amo i tre fratelli. Dal mio punto di vista, Oda ha realizzato un flashback abbastanza singolare, contornato da una buona dose di tenerezza e feels (ah, come se quelli potessero mancare). Inoltre, continuo a sostenere che lui, con questo flashback, volesse lanciare un messaggio importante, ovvero che alla fine i legami contano solo in parte.
Esistono fratelli di sangue che si ammazzano come cani, ed altri che non lo sono che si vogliono un bene dell'anima. E ne abbiamo visto alcuni esempi.
Bene, chiusa parentesi, passiamo alla storia.
Hai usato l'idea dell'eclissi come base per la tua storia. L'eclissi, dannazione, la stessa eclissi di cui ho scoperto solo pochi giorni prima del suo avvenimento. La stessa eclissi per cui io e la mia compagna di banco abbiamo saltato la lezione di Scienze motorie, per vederla in diretta su Internet.
Perché tendo a raccontare a tutti della mia patetica vita?
Insomma, come si fa ad essere così geniali? *^*
Poi, i paragoni che hai usato sono azzeccatissimi. Perciò, per evitare che mi metta a blaterare, scrivendo frasi sconnesse, procederò per gradi.
Inizio parlando del protagonista della vicenda: Sabo.
Te l'ho già detto, le storie che riguardano i fratelli in questione mi fanno impazzire e, da quando è riapparso anche lui, non faccio che saltare di gioia appena trovo qualcosina del genere nel fandom.
Ora, però, ci tengo a fare una precisazione.
La tua storia ha un che di unico, che la rende totalmente diversa da tutte le altre che io abbia mai letto.
Perché? Semplice.
La caratterizzazione di Sabo, innanzitutto. È lui, santo cielo. Lui.
Il ragazzino che si vergogna di essere nobile, che si preoccupa di lasciare una lettera ai suoi fratelli, che decide di salpare nonostante la sua giovane età. Ed è il giovane che si sente in colpa verso i suoi fratelli, ma che continua comunque a nutrire per loro un affetto immenso.
Poi, boh, vogliamo seriamente parlare dei parallelismi che hai usato per questo personaggio?
Sabo che si sente un po' gabbiano e un po' delfino, perché in fondo lui è sempre stato legato sia al cielo che al mare. E non è mai stato in grado di scegliere, perché queste due elementi si compensano a vicenda, in un certo senso.
Così come il gabbiano vola in picchiata verso il mare, provocando qualche increspatura, così il delfino riemerge dalle acque, fendendo per pochi secondi l'aria.
Niente, mentre sto pigiando i diversi tasti, sono pervasa da una serie di brividi... *^*
Infine, mi paragoni Sabo alla Terra. 
Perché, in effetti, lui si sentiva finalmente legato a un luogo, a delle persone che lo apprezzassero veramente, però anche quest’appartenenza gli è stata negata, come quando si strappano le radici a un albero. 
Ma Sabo non si arrende, lo sappiamo. Come conosciamo anche la sua avversione verso le ingiustizie, le stesse ingiustizie che lui, da “albero”, ha subito. Ed ecco che diventa un rivoluzionario, diventa quel delfino e quel gabbiano che attraversano tutti i cieli e tutti i mari del mondo.
Potrei continuare all’infinito con questo discorso, ma rischio di scrivere un poema e non una recensione :’)
Adorabile la scena con Sabo e Koala. Lei che si scusa di non avergli fatto gli auguri prima, che gli regala il vetrino per poter vedere l’eclissi, che lo riscuote dai suoi pensieri sul Frutto del Diavolo. E che gli sta accanto mentre gli annuncia che incontrerà il suo fratellino molto presto, perché in fondo è questo che fa la nostra rivoluzionaria: comprende le sue preoccupazioni e cerca di rassicurarlo, con i suoi modi gentili e pacati.
Non chiedermelo, ma credo che tra i due ci sia un rapporto speciale, ed entrambi si sentono in dovere di aiutare l’altro nei momenti di difficoltà. E niente, ti ricordo che ero distesa nel mio letto e, durante la lettura di questo pezzo, stavo agitando le coperte convulsamente. Giuro, avrei potuto sbafarmi un barattolo di miele in quel momento… o di Nutella, che è anche meglio!
Allungo il brodo con ste cose inutili, perdonami. Ma non so quale parte del mio cervello mi spinga a scrivere ste cose…

- Sei nervoso? - chiese l'amica.
Lui ci pensò un attimo.
- Io... non lo so. Cioè, sì. Insomma, sono contento di poterlo rivedere e... voglio dire... hai ragione, penso di essere un po' nervoso. Forse un po' troppo nervoso. 
Riprese fiato, portandosi le mani tra i capelli, sfiorandosi leggermente la cicatrice sull'occhio sinistro. 
- Okay, sono disperato.


Ecco, lo vedi? In questo momento è Sabo. Sabo dannazione! 
Perché è naturale che lui si senta così, non si aspettava di rivedere suo fratello così presto. E ha anche paura della sua reazione, della possibilità che Rufy lo picchi. Cosa che poi non sarà così, ma comunque si vede l’evidente agitazione di Sabo a Dressrosa. Non solo perché voleva a tutti costi il frutto – cosa che, a tal proposito, tu hai evidenziato benissimo -, ma anche perché non vedeva suo fratello minore da anni.
E il suo pianto trattenuto, ci fa capire che alla fine è andato tutto per il meglio (aspetto solo che Oda si decida a farci vedere qualcosa di più su quell’incontro uu)!
Ora, passiamo a Rufy. 
Sabo lo paragona al Sole, scelta  ovviamente fatta con criterio. 
Rufy è una forza della natura, un po’ come lo è il Sole, che sa riscaldare e illuminare tutto e tutti con il suo sorriso. Ed è vero, lui non riesce a star fermo, lui è sempre quello che deve privilegiare, che deve portare luce nei cuori di tutti.
La cosa che mi ha messo una tenerezza immensa è che lui lo sa, se ne rende conto, perché in fondo lui e il Sole si assomigliano. Anche nella lontananza che hanno in comune: lui con i suoi due fratelli, il Sole con la Terra e la Luna.
Rufy, però, gli auguri a Sabo glieli fa comunque, ovunque egli si trovi. E si sente anche un po’ in colpa, non li fa da due anni, ma sente che con l’eclissi (il cui nome continua a sbagliare… Cielo, questa fic trasuda IC! *^*) i suoi fratelli siano più vicini a lui, ed è persino contento che almeno loro stanno insieme.
Dio, qua sono partiti i pianti (non è vero, già piangevo da prima, ma tu questo non lo sai uu)
Quando Rufy si ritrova Sabo davanti, crede che sia per via dell’eclissi. E piange di gioia, perché alla fine non è così lontano come sembrava dai suoi fratelli.
Boh, io ho pianto come una fontana a questa scena, sia nel manga che nell’anime, e la tua versione non è stata da meno. Spero solo che Oda si decida, torno a ripetere, e ci faccia vedere qualcosina in più, magari un bell’abbraccio.
E qui rischierei di non smettere di piangere! T.T
Ti sto annoiando, mi rincresce, ma non posso evitare di non parlare anche di Ace.
Ho amato sul serio la descrizione dettagliata che fa Sabo. Quest’ultimo si è sempre reso conto dell’oscurità che avvolgeva il suo amico, e in seguito suo fratello. Come ha palesemente visto la luce che lo ha investito con l’arrivo di Rufy, facendolo la perfetta rincarnazione della Luna.
Se uno ci pensa, la Luna è sempre avvolta dall’oscurità del cielo stellato, eppure non si può rimanere incantati dalla sua luce quasi bianca. Ed è così anche per Ace e Rufy: legati per sempre da quel gioco di luci, gioco a cui Sabo poteva solo assistere, con una felicità immensa.
E qui, andiamo, vi è la chiara dimostrazione di come si vogliano bene. Non c’è alcuna invidia tra loro, solo ammirazione e un affetto infinito.
Le ultime righe, come avrai ben intuito, mi hanno ucciso. Ace lo sapeva, diamine, che i due fratelli sarebbero stati lì a guardare il cielo. E per un attimo gli è sembrato come se fosse lì con loro.
Aspettava solo che i due si incontrassero e che il maggiore prendesse quello che gli spettava.
Io, davvero, non so cosa dire…
Credo di aver scritto tutto quello che mi passava per la testa, eppure non mi sembra abbastanza. Comunque termino qui, o continuerei per ore, ma non credo che né tu né io abbiamo tempo a sufficienza xD
Che dire, hai uno stile di scrittura perfetto e soprattutto pulito. 
Dunque, se ti dovessero venire in mente altre storie su One Piece, non esitare a scriverle.
TI. PREGO. 
 Mi piacerebbe tantissimo leggere altri tuoi racconti <3 <3
Ci si vede alla prossima ;)
_Lady di inchiostro_

Recensore Master
21/03/15, ore 15:19

Okay.
Adesso non dire che ti sto imitando con questa faccenda dello scrivere "okay" all'inizio di ogni recensione perché sono in ansia e sul serio, sono dieci minuti che fisso questo schermo nella speranza di capire come fare a esprimermi in modo compiuto. (ho messo un punto. Uno. In quattro righe. Oh, lo vedi che sto andando in iperventilazione?)
Le cause del mio malessere sono sostanzialmente due: numero uno, questa è la prima volta che ti recensisco e visto che tu fai sempre un lavoro stupendo io non voglio assolutamente essere da meno, quindi preparati per una recensione colma di ironia, complimenti, poesia, amore, meraviglia, sagacia e cose di questo genere. Lo so, lo so, mi sto scavando la fossa da sola.  Insomma, voglio davvero renderti felice perché te lo meriti.
SECONDARIAMENTE, il fatto è che tu hai osato scrivere quelle cose all'inizio.
Mi hai- mi hai- mi hai- mi hai dedicato una storia, tu, essere malvagio, come pretendi che io non cada morta ai tuoi piedi doopo una cosa del genere? Io dovrei dedicartene come minimo ventisette, di storie, e tutte mozzafiato. Tu invece te ne esci fuori con questa meraviglia, e... E io mi sciolgo. Splaf. (ora fingi che "splaf" sia il suono che fa una persona quando si scioglie. Grazie).
Oltretutto, vorrei porre l'accento su una faccenda interessante. Sia io che te abbiamo pubblicato una storia per il compleanno di Sabo intitolandola nello stesso modo.
E questa non può essere una coincidenza, andiamo! Non potevo crederci, quando l'ho visto. Davvero, è stato così incredibilmente assurdo che non potevo crederci. Ora, giusto per allungare un po' il brodo, ti dirò che anch'io ho balzato scuola per vederla, questa benedetta eclissi (o eclisse? Ci hanno fatto tutto un mazzo, oggi, a italiano, perché deriva dal greco e poi dal latino e, per farla breve, si può dire sia "una eclisse" che "una eclissi"), solo che mio padre sapeva benissimo della mia balzata perché, ehm, è stato lui a portarmi all'istituto dove insegna ingegneria e dove è pieno di caschi da saldatore. Sai, quelli che non vedi una mazza se ti metti addosso, e fanno molto assassino psycho da film dell'orrore. Siamo saliti sul tetto della scuola e il sole era tutto verde attraverso quelle maschere, sembrava una magia.
In realtà la storia che avevo intenzione di scrivere per Sabo non c'entrava nulla con l'eclissi, ma quando l'ho vista ho deciso che dovevo mettercela dentro in qualche modo, e così... Boh, ha finito per diventare il titolo della storia.
Ovviamente però tu hai fatto un lavoro incredibilmente migliore, facendo diventare l'eclissi il centro della tua storia. Voglio dire, è stato... non avevo mai visto la faccenda dell'eclissi in questo modo, sul serio: e i tuoi paragoni sono stati azzeccatissimi. Un allineamento perfetto tra terra, sole e luna. Cioè, Sabo è la Terra: è lui, non ci sono dubbi. Solido, forte, e poi l'immagine degli alberi! Ma non. Devo. Divagare. Giusto. (no no, io voglio fare una recensione fatta bene, oh, vedrai se non ce la farò). Quindi. Sabo è la Terra e non ci avevo mai pensato finché non l'hai detto tu, ma in qualche modo ha avuto un senso meraviglioso mentre lo spiegavi. E Ace, la luna... ogni singola frase da te espressa calzava alla perfezione con il carattere di Ace. Cioè, non ha nemmeno senso che io stia qui a ripetertele passo passo, perché lo sai già: è così bello e giusto che dev'essere anche vero, punto. La luna. E vabbé, io parlo e parlo di stelle e Rufy, ma tu hai risolto la questione alla radice facendolo diventare direttamente il sole. Sai quanto mi sono messa a sorridere come una scema, mentre leggevo che stavi tirando in ballo le stelle? E Rufy non è una stella qualsiasi, è la stella.
Hai scritto una storia così poetica, mamma mia, così sincera, così giusta. È praticamente un susseguirsi di metafore per niente tirate. Capita così spesso di leggere di gente che si affanna a dire "eh, lui è come l'acqua..." "sai, tizio, mi ricordi davvero tanto il cielo!" o "Coso trovava che Tipo fosse la quintessenza del fuoco", e suona così storto, forzato e sbagliato che non riesco nemmeno a finirle, storie di quel genere. Quelle che si limitano a scrivere una storia solo perché si sono svegliati e hanno pensato "toh, ci sono le nuvole! Ehi, ma Personaggio X di Tale fandom somiglia un po' alle nuvole, scriviamo una storia!"
Insomma, diciamo che partivo prevenuta. E invece tu hai ribaltato un genere. La delicatezza e la semplicità con cui hai paragonato Sabo a delfini, gabbiani, alberi e terra mi ha sorpresa, emozionata, coinvolta e fatto spuntare un sorriso. La metafora dell'albero è stata probabilmente la mia preferita: con tutta la parte dei rami che puntano al cielo mantenendo le radici ben piantate in terra...

E agli alberi alla fine la famiglia piace, perchè possono cantare tutti insieme le storie del cielo, senza sentire davvero il bisogno di andarci di persona.

È bellissimo, è bellissimo, è bellissimo. Tutto questo rievocare alberi e foreste mi ha emozionata da morire, mi ha fatta quasi sentire lì, in mezzo a loro, ad ascoltarli  a respirare quel senso di libertà che emanava la tua storia.
E tutta quella parte riguardante l'albero tagliato, la cenere, i mobili, schiavi dei pavimenti e dei soffitti... mi hai dato i brividi! Cioè, ora, ripetere tutto qui non ha senso, ma seriamente: questa storia mi ha dato alla testa.
Non ci sono parole per spiegartelo, non sono seriamente in grado di esprimermi come fai tu quando recensisci me. Questa storia mi ha commossa, mi ha affascinata e mi ha fatto pensare cose come "la vita è bella" e "avere fratelli è bello" e "Rufy Sabo Ace fatevi abbracciare", in equa quantità.
Comunque sia, sei stata eccezionale. E tra un po' dovrò tirare fuori il dizionario perché non so se hai notato, ma sto esaurendo le parole per descrivere quanto questa storia mi sia piaciuta e- non è che potresti darmi ripetizioni di recensioni o cose così? C'è sempre luce, nelle tue recensioni. E ora è evidente che non si tratta di un fenomeno riservato all'angolino in fondo alla storia, ma è una tua prerogativa: appena metti due parole vicine esplode una luce immensa.
Sabo che pensa nostalgicamente ai suoi fratelli, quindi, mi ha colpita tantissimo.

Ace e Rufy erano sempre stati il suo cielo. Niente avrebbe mai potuto cambiarlo.

Insomma, non è come se così avesse detto tutto?
Poi vabbé, c'è Koala che è carinissima, e lei e Sabo sono splendidi. Quando Sabo scopre che Rufy è in arrivo a Dressrosa stavo trattenendo il fiato! E poi la faccenda dell'eclissi è stato il tocco di classe finale: allineati insieme, vicini, come una volta, ancora una volta.

Dopodiché eccoci, la parte di Sabo finisce in grande stile con l'eclissi che era "un urlo di amore e di Libertà" (con la maiuscola con la maiuscola addirittura con la maiuscola non sai che brividi mi hai dato) e uno si aspetta che sia finita qui. E invece no! No, ecco che te ne esci con un'altra piccola perla: il tutto visto dagli occhi di Rufy.
Mi è piaciuto da matti come hai reso la sua spontaneità e il suo non capirci essenzialmente niente delle cose scientifiche, ma per le faccende importanti ha come un sesto senso particolare.
Insomma, poi lo sai: la faccenda del "fare gli auguri a chi non c'è fisicamente" mi fa sciogliere e la adoro, quindi andavi sul sicuro. E, beh, quel discorso che ha fatto Rufy era così da lui che... *piange*
Sei stata tremendamente brava, davvero! Soprattutto nei piccoli dettagli: Rufy che si ricorda del compleanno di Sabo perché era vicino alla primavera, o il suo intestardirsi sul fatto che "la luna è bianca" (eh, Nami, da te non ce l'aspettavamo, questa caduta di stile...), o addirittura il suo riagganciarsi alla Knock Up Stream per l'isola nel cielo (vado completamente a caso quindi non so se si scriveva davvero così. Ti supplico, dammela buona)... insomma, hai tratteggiato un Rufy IC all'inverosimile, dolce e spontaneo.
Che poi, arrivare anche lui a stabilire quella somiglianza tra sé, Ace e Sabo... È stato bellissimo!

Ace potrebbe essere la Luna -però non dirglielo, perchè è un nome da femmina e lo sai come è fatto- e tu la Terra.

Ma mi vuoi morta? XD Cioè, lo vedi? Riesci a fondere Fluff più sfrenato con l'Angst e anche quella comicità tutta tipica di un Rufy ingenuo e dolce. Comunque, fin qui ancora ancora. Mi avevi già traumatizzata a sufficienza, no?
E invece no! Riecco quindi a voi, per chiudere in bellezza, l'Uomo nella Luna, Manny Ace! (no, questa te la spiego: boh, è che nel film "Le Cinque Leggende" c'è un, uhm, Uomo nella Luna. o Sulla Luna. E tutte le volte che lo dico penso a lui. Non fare caso a me).
Anche la faccenda della posizione diversa all'interno della pagina è stata strepitosa: Sabo a sinistra, Rufy a destra e Ace al centro. Sono l'unica che vede Terra, Luna e Sole? Sì, okay, lasciamo stare.
Mi hai davvero, davvero, davvero commossa. E la conclusione, poi, è stato il cosidetto Colpo Finale, con Ace che fa "ci si rivede alla prossima eclissi", mi hai uccisa.
E quindi niente, visto che sto tentando di scrivere questa recensione da circa tre ore, forse è anche il caso di finirla qua. Complimenti davvero per tutto: sei così brava a scrivere, devi assolutamente tornare al più presto possibile sui lidi di One Piece! Devo ammettere che potrei addirittura abituarmi da questa mia nuova mansione di recensitrice...
A presto, sei bravissima, non smettere mai di scrivere! Grazie ancora per la dedica (ricordarlo mi ha fatta sorridere di nuovo come una scema), ci sentiamo presto!
Un bacione, tua
Emma ^^


(Recensione modificata il 21/03/2015 - 03:24 pm)

Recensore Master
21/03/15, ore 10:50

Ciao!
Ho adorato questa storia, davvero! E sono contenta che tu abbia finalmente iniziato a scrivere in questo fandom e spero che continuerai a farlo :) Sì, la storia è puramente introspettiva e non succede nulla, ma ho davvero adorato come tu abbia espresso i caratteri degli ASL con le metafore del sole, della luna e della terra e abbia ricollegato tutto all'eclissi. La parte su Rufy e su Ace m'è parsa un po' meno approfondita, un po' più "tirata via" (benché i personaggi siano tutti perfetti), la la parte su Sabo è davvero, davvero bella. Non è per niente pesante, pensando che appunto è tutta introspezione e tutte metafore. Davvero, mi è piaciuta molto! Bye