La vita e l'amore continuano. È uno dei miei concetti preferiti questo. Comunque vadano le cose, per quanto possa essere doloroso, il sole continua a sorgere ogni giorno e il destino ci regala sempre qualcosa per cui essere felici.
E Glee è stato felicità in tanti modi: nella musica, nell'amore dentro e fuori lo schermo, nell'amicizia tra persone diverse che si divertono insieme, nelle persone in cui si sono trasformate gli sfigati dell'inizio e che noi aspiriamo a essere.
Ma Glee è anche, e soprattutto, nella nostra vita reale, nei legami di tutti i giorni, nell'affetto sincero tra gente che non si è mai vista in faccia ma si accetta in ogni piccola sfaccettatura.
Glee è felicità per noi qui e per quei ragazzi dall'altro capo del mondo che devono imparare a camminare con le loro gambe, e non con quelle dei personaggi che sono diventati parte di loro. Devono imparare a vivere, amare, sbagliare e vincere le loro paure come i loro doppi sullo schermo hanno fatto per sei anni, prima di trovare il loro lieto fine.
E noi? Anche per noi l'avventura più grande inizia adesso. Fa paura? Tanto. Ma abbiamo noi stessi, la nostra fiducia, i legami che abbiamo creato con una passione in comune e un luogo sicuro in cui poterci rifugiare quando abbiamo bisogno di scappare un po'.
E vivere sarà bello e intendo e speciale. Perché abbiamo imparato a farlo credendo nell'amore e aprendo il cuore alla gioia.
Anche con le ossa rotte.
Ne varrà la pena.

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