Recensioni per
You’re Sam. And Sam is not his disease.
di dreamer_M
Premettendo che non ho mai visto la serie a cui ti sei ispirata e che non sono un medico né sono particolarmente informata, quindi non ne so granché di bipolarismo, questa storia mi è piaciuta molto. |
Premetto che non ho mai visto Shameless e che di bipolarismo ne so quanto ne so di aramaico antico, ma questa storia è semplicemente strappacuore (se esiste?). Sam che si sveglia in ospedale e il suo primo pensiero quando scopre la verità è se ha fatto male al fratellino è molto molto IC (Sam pensa sempre agli altri prima di sé stesso). E Dean che vorrebbe fare qualsiasi cosa per aiutare il suo fratellino, bloccato in ospedale, e cerca di rendergli la vota più facile possibile, mi fa sciogliere in una pozza di feels. Molto bella la scena in cui i fratelli leggono insieme (con Sam che sembra 'tornato alle origini') e John che li guarda sorridendo. Anche il 'finale/non finale' mi è piaciuto: Sam non è la sua malattia. Ho sentito parlare di persone che convivono con questa situazione e mi fa piacere che questa storia non si sia risolta in tragedia (come la serie madre comanda). Complimenti! |
Sapevo che addentrandomi nella lattura di una Os che inserisce i Winchester nell'attuale contesto Gallavich non ne sarei uscita indenne. Il magone aumentava, una frase dopo l'altra, sebbene sapessi più o meno, a grandi linee, ciò che mi aspettava. Eppure è stata una sorpresa, in tutto questo angst, che la debolezza di Dean - quando Sammy sta male - ricalchi così fedelmente la presa di coscienza di Mickey nei confronti del disturbo di Ian. |