SECONDA CLASSIFICATA
ScrittriceScarlatta – Inchiostro
Vorrei fare due premesse. Prima di tutto, amo le drabble ma fatico a giudicarle in maniera estesa e completa, quindi spero di aver fatto un lavoro accettabile. Secondo, mi trovo un po’ in difficoltà a paragonare drabble a one shot (o meglio, a valutare con gli stessi parametri due tipologie di storia molto differenti), quindi mi auguro di non aver fatto torto a nessuno….
Grammatica: 10/10
La tua storia è impeccabile, nulla da dire!
Lessico: 8/10
Mi è piaciuto moltissimo. Ho amato il calcolato uso delle ripetizioni; la presenza di alcune scelte “inappropriate”, come l’inchiostro “prepotente”; l’affiancare due aggettivi fonicamente simili ma semanticamente quasi opposti, quali decisa e delicata. Ho apprezzato quel “cos’era” con l’apostrofo e quel “grattare” della piuma sulla pergamena: mi è sembrato davvero di sentirne il rumore.
L’unico punto un po’ farraginoso è questa espressione: “come quello con cui”, che trovo un tantino macchinosa… Forse avresti potuto trovare un altro modo per esprimerla.
Purtroppo non ti ho potuto dare un punteggio pieno, però, perchè non credo che questo linguaggio sia adatto a Ron.
Titolo: 4/5
Anche te paghi pegno per la mancanza di originalità, avendo scelto come titolo il tuo prompt. Detto ciò, trovo che sia accattivante e assolutamente tarato sulla storia, per cui riesco difficilmente ad immaginare un titolo diverso, quindi il punteggio è comunque ottimo.
Aderenza al tema: 10/10
Credo sia una storia piuttosto lontana dalle aspettative di una Romione: non è in senso stretto dolce, non ci sono battibecchi, non ci sono baci. Per questo motivo ho riflettuto a lungo su quale punteggio darti, ma alla fine sono arrivata alla conclusione che la drabble risponde a tutti i requisiti del contest e che il non essere una Romione “classica” è solo una ricchezza in più, quindi ti sei meritata il punteggio pieno.
Uso di prompt/frase: 3/3
Ottimo uso del prompt inchiostro: non è solo l’oggetto fisico che macchia Hermione durante lo studio, ma anche e soprattutto l’unica cosa in grado di cancellare il sangue versato dalla guerra e ciò che permette loro di riscrivere il futuro. È insomma fulcro della storia, che senza l’inchiostro non solo non avrebbe senso, ma non potrebbe proprio esistere.
Gradimento personale: 7/10
Come già detto ho trovato molto originale l’uso dell’inchiostro e ho apprezzato come tu abbia cullato il lettore, facendogli assaporare sia il dolore della battaglia e il colore rubino del sangue che le speranze future, da costruire sul vuoto lasciato dalla guerra.
L’idea che il sangue si possa solo coprire con qualcosa di più scuro e non cancellare è molto potente, ci dice che il dolore della guerra è indelebile, e pertanto potrà essere nascosto solo da qualcosa di altrettanto indelebile come l’inchiostro.
Mi è piaciuto il fatto che tu sia riuscita a trasmettere il loro amore senza doverne parlare, addirittura quasi senza mostrarlo.
La caratterizzazione è buona ma non perfetta, a mio avviso, un po’ per il problema del registro linguistico di cui sopra, un po’ perché io immagino che nell’immediato dopo guerra sia Ron a condurre lei per mano, ma concordo con te sul fatto che la riscrittura a lungo termine della loro vita riparta da lei, perchè è Ron ad aver perso di più nella battaglia.
A far diminuire il punteggio, però, è stata la mia incapacità di capire di chi fosse il punto di vista: fino a quando non mi è caduto l’occhio sull’introduzione, infatti, sono rimasta convinta che fosse Hermione la voce narrante. A quel punto ho riletto la drabble per l’ennesima volta, rendendomi conto che avrei potuto intuire che il protagonista fosse Ron, e mi sono chiesta perché non lo abbia colto subito; credo che a fuorviarmi siano stati due fattori: il registro linguistico, molto più adatto a Hermione (e di questo ti ho già detto), e il fatto che tu abbia usato la terza persona.
Dopo questa “epifania” l’ho riletta più volte, infatti, e non riusciva proprio a convincermi come rilfessione di Ron, fino a quando non l’ho riletta nella mente in prima persona, e allora è tornata a piacermi, anche se permane il problema del lessico.
Di certo ci ho messo del mio in questa incomprensione, ma è anche vero che un lettore non dovrebbe avere bisogno delle note per capire chi dei due è il personaggio “pensante” e chi quello “pensato” (a meno che la cosa non sia ricercata, ma non mi sembra questo il caso).
Dal punto di vista grafico ho apprezzato il titolo, vivido e nero come l’inchiostro di cui parli, e la scelta del font. In altre circostanze avrei detto che la dimensione delle parole è un po’ troppo piccola, ma in questo caso credo ci stia a pennello.
Conclusioni:
Sono stata estremamente combattuta nel valutare questa drabble. Dopo il cambio di prospettiva mi sono sentita costretta ad abbassare sia il punteggio del lessico, che era pieno, sia quello del gradimento personale, che era 9/10, e questo ha determinato un cambiamento nella classifica. Mi è dispiaciuto molto doverti abbassare il punteggio, ma purtroppo il punto di vista di Ron non mi ha convinta. Spero che tu riesca a comprendere le mie sensazioni!
Tot: 42/48 |