Recensioni per
Dietro lo specchio
di Whatadaph

Questa storia ha ottenuto 1 recensioni.
Positive : 1
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
24/02/21, ore 14:36

Ciao! Sono iscritta da relativamente poco su efp, ma ho letto tempo fa tutte le tue storie sulla Nuova Generazione di Harry Potter, e le ho apprezzato molto.
Rose, Christine e Lucy sono i personaggi che forse ho preferito in tutta la storia, quindi sono contenta di aver trovato questa raccolta di missing moments che le vede come guest-star.

Christine, tra le tre, è la più enigmatica e affascinante, ma anche quella con cui ho empatizzato di meno. Mi sarebbe piaciuto sapere di più sulla sua famiglia, sui suoi rapporti con i fratellastri Menley, perchè dalle poche informazioni che abbiamo si capisce che dietro c'è molta storia, e non proprio positiva. Un excursus sulla famiglia Menley-De Brough forse avrebbe chiarito i motivi per cui tutti e tre i fratelli sono così contorti e inclini alla manipolazione, è aggiunto spessore alla psicologia di Christine.
In sostanza un personaggio interessante su cui però mi sarebbe piaciuto sapere e conoscere di più, per cui ti ringrazio per questo squarcio di una Christine più “umana” e vulnerabile che fuma nei bagni con Lily Potter. Senza essere sua amica, senza parlarci davvero, ma con l’inspiegabile ma potente sensazione di essere stata per un momento capita, non giudicata, accettata. Mica poco per una come lei, che sente il bisogno di esprimersi tramite indovinelli e giochi di parole perchè non pare capace di comunicare ed esprimersi con chiarezza. Lily non è il mio personaggio preferito, ma ho amato le sue interazioni con Christine e il rapporto diverso che entrambe le ragazze hanno instaurato con Jake. Sono un trio vincente, a modo loro- Christine facendo l’angelo Oscuro che sussurra a Jake, che non si fida di lei ma ne rispetta l’intelligenza, i suoi stessi desideri che il ragazzo non vuole ammettere ad alta voce, spingendolo così tra le braccia di Lily, e Lily che con tutti i suoi capricci e le sue smorfie è in fondo l’unica ad accettare e capire Christine senza pregiudizi, pur non comprendendola del tutto razionalmente.
Io poi amo l’idea di Lily Luna a Serpeverde, per cui ho apprezzato la sua caratterizzazione, anche se non quanto quelle di Lucy e Rose, che ho trovato estremamente credibili nel loro essere un ben poco idealizzato ma sfaccettato ritratto di molte adolescenti (tra cui forse quella che sono stata.)

Lucy mi piace perchè è una ragazzina di quindici anni come tante, come eravamo io e le mie amiche a quell'età: insicura, poco mondana, a volte saggia e a volte immatura, talvolta egoista e fastidiosa, ma in fondo buona. È uno di quei personaggi adolescenti imperfetti ma non cattivi con cui non riesco a non empatizzare. 
Essendo "la brava ragazza" della famiglia Weasley, a volte può essere bacchettona e troppo manichea nel giudicare gli altri, così come lo era suo padre Percy nei confronti dei suoi fratelli minori. Ma del padre non ha la pomposità e lo spirito di importanza, che invece è stato ereditato di peso dalla sorella maggiore Molly. Anzi, Lucy al contrario si sente invisibile rispetto ai cugini e alla sorella, nonostante disapprovi i comportamenti di molti di loro, e questo la porta ad avere dei complessi di inferiorità.  
Viene sempre messa in secondo piano, come capisce la quasi-cugina francese in questa storia, perchè c'è sempre qualcuno più appariscente, chiassoso, intelligente o carismatico/a di lei. Per molti anni anni ha sopportato questa cosa come un dato di fatto, rimanendo chiusa nel suo ruolo di "brava ragazza invisibile" come in un guscio protettivo; ma con l'arrivo dell'adolescenza e dei primi drammi, si rende conto di avere una voce, e comincia a usarla. E vuole che gli altri la ascoltino, ma non è facile trovare un uditorio quando sei stata silenziosa per tutta la vita, e quando tutti nella tua famiglia hanno problemi più grandi e più importanti a cui dedicare la loro attenzioni. Quindi Lucy comincia a lamentarsi, perchè sembra l’unico modo per farsi notare. A tratti può risultare vittimiate, ma, come tutte le persone che sono state zitte troppo a lungo ingoiando le proprie frustrazioni, quando comincia a buttarle fuori non riesce più a fermarsi, finendo per riversarle sugli altri. 
Capisco che dalla descrizione che ne ho fatto potrebbe sembrare strano il fatto che sia una delle mie preferite- ma in realtà mi piace proprio per i suoi difetti, perchè sono realistici, comuni per la sua età, e talvolta addirittura necessari per crescere. Credo infatti che Lucy abbia un margine di crescita enorme, e per questo sia un personaggio interessante. 
Sono d'accordo sul fatto che la sua relazione con Scorpius fosse troppo immatura per durare (li ho letti come uno di quegli innamoramenti adolescenziali idealizzati, pieni di sentimento ma privi di sostanza) ma avrei preferito vederla comparire di più in Sulla Tua Pelle è nel breve e incompleto seguito. Soprattutto, desideravo leggere delle sue amicizie, perchè credo che per una ragazza come Lucy stringere nuove amicizie sia fondamentale per aumentare la propria autostima, uscire dal guscio e distaccarsi dalla famiglia, dalla paura del giudizio altrui, dall'ombra dei cugini. Sono stata quindi molto contenta di trovare questo breve pezzo con Lilliane che, tra parentesi, adoro. Francese, sfacciata, curiosa, un po' fatina, un po' scaricatrice di porto. È l'amica giusta per Lucy, colei che può spingerla ad essere più sicura e anche meno giudicante. Devo ammettere che per un momento le ho anche shippate, anche se mi piacciono moltissimo come amiche. La scena della partenza sul molo, con Lilliane che pensa che Lucy non sia venuta a salutarla e quest'ultima che arriva correndo per regalarle una molletta, è bella in un modo delicato, toccante e allegra al tempo stesso.

Rose invece mi piace per il suo sarcasmo, per il suo carattere introverso e solo apparentemente freddo, per il suo acuto spirito di osservazione. Mi piace perchè è intelligente ma non raggiunge i risultati brillanti della madre. Potrebbe apparire poco ambiziosa in realtà ha così tanta paura di fallire, o di essere ferita, che auto-sabota completamente la sua carriera scolastica e le sue relazioni. Può sembrare un controsenso, ma bisogna immaginare quante aspettative avesse sulle spalle la figlia di Hermione Granger in Weasley. Non tutti i figli reagiscono bene alla pressione, e forse l'unico modo che Rose ha trovato per non lasciarsi schiacciare dalle aspettative è stato bruciarle, una per una. Fino a che non è diventata un'abitudine, una maschera attaccata alla pelle in modo troppo stretto, un modo di esistere anzichè di essere. Durante il suo ultimo anno di istruzione, però, si è accorta finalmente che questo non è quello che voleva: buttando via il suo talento, la sua intelligenza, le sue amicizie e il rapporto con gli altri non scontenta solo i suoi genitori, ma anche se stessa. Ferisce quella Rose ancora bambina, quella parte di se' pura e intoccabile, quella che ha sempre saputo di star sbagliando, e soffriva mentre aveva così tanta paura di fallire che ha smesso di provare, così tanta paura di non essere capita dagli altri che li ha tagliati fuori via dalla sua vita, rinchiudendosi in un'armatura di freddezza, cinismo e trasgressioni fini a se stesse. 
A diciassette anni, Rose ha finalmente capito che l'unico modo per vincere la paura di fallire è mettersi in gioco, provare a vincere. Non per gli altri, non per il premio, ma per se stessa. Ed è bello che anche qualcun altro, come la sua ex-amica Gwyneth, si sia finalmente accorta che questa ragazza è più fragile di quello che mostra, e più forte di quanto crede.
La tua Rose e la tua Lucy sono personaggi che ho "sentito" molto, per cui ho provato affetto e ho parteggiato. Ti ringrazio per averli scritti.
(Recensione modificata il 19/12/2022 - 11:56 pm)