Terza classificata al Fatemi paura! Horror flash contest.
Correzioni
1. Alejandro Rojas […]sorrise con l'accondiscendenza che nutriva per sé al termine di un buon lavoro, quando un sottile brivido […] --> Questo “quando” sta logicamente ad intendere una contemporaneità, quindi al posto di “sorrise” ci vuole “stava sorridendo”; messa così, invece, dai l’impressione che sorrise dopo aver sentito un sottile brivido.
2. […] avrebbe pensato a quella sensazione come un avvertimento […] --> Il secondo termine di paragone deve essere preceduto dalla stessa preposizione del primo: “[…] avrebbe pensato a quella sensazione come a un avvertimento […]”
3. La giovane non poteva muovere le mani, bloccate a un gancio e tentava […] --> Devi chiudere l’incisiva: “La giovane non poteva muovere le mani, bloccate a un gancio, e tentava […]”
4. […] tentava di slanciarsi all'indietro per uccidersi colpendo la parete con la testa, ma era legata troppo fermamente per riuscire nel suo gesto. --> Non è corretta l’espressione “per riuscire nel suo gesto”; in alternativa puoi scrivere “per riuscire nel suo intento” oppure lasciare un semplice “per riuscirci”.
5. […] avrebbe dovuto bruciarti... Ma posso rimediare […] --> Contrariamente a quanto viene spesso detto, dopo i puntini di sospensione non ci va la maiuscola a meno che non chiudano il periodo (ma non è questo il caso). Altri dettagli a questa pagina e a quest’altra pagina.
6. Perché quando mi hai accusata, hai sbagliato […] --> Questo “perché” deve collegarsi con “hai sbagliato” e non ci vogliono virgole tra i due elementi, a meno di non creare un’incisiva --> “Perché, quando mi hai accusata, hai sbagliato […]”
Griglia di valutazione
Titolo: 3/3
Ammetto che, nella mia ignoranza, finora conoscevo “nemesi” solo nella sua accezione di “acerrimo nemico”, ma una veloce ricerca su internet mi ha aperto gli occhi: trattandosi di una dea greca, personificazione della giustizia che “irrora gioia e dolore a seconda di quanto è giusto” (cit. Wikipedia), direi che è un titolo che calza a pennello con questa flash.
Livello di ansia: 3,5/5
Per circa metà storia, più o meno, l’atmosfera è inquietante, più che ansiosa: tutti quei particolari sulle torture rendono la scena molto vivida, vero, ma non trasmettono ansia o paura.
Quella arriva dopo, quando “qualcosa più agghiacciante dell’aria di gennaio lo punse alla base del collo, facendogli rizzare i capelli grigi”: l’ultima parte è un impetuoso crescendo di angoscia che raggiunge il suo apice nella confessione finale.
Grammatica e sintassi: 4/5
L’errore più grave è quello di tempo al punto 1; gli errori di preposizione (punto 2) e di punteggiatura (punto 3 e 6) sono più lievi mentre il punto 4 è solo un’inesattezza di significato.
L’errore del punto 5 l’ho considerato lieve, nonostante avessi specificato nello specchietto sulla mia pagina giudice che l’inversione maiuscola/minuscola è un errore grave, perché so per esperienza che l’errata convinzione che dopo i puntini di sospensione sia obbligatoria la maiuscola è molto diffusa e, purtroppo, difficile da sradicare.
Oltre questi appunti, comunque, la grammatica è ottima e la sintassi molto curata: nonostante ci siano periodi anche complessi, la lettura non risulta mai affaticata e, al contrario, procede spedita fino al gran finale.
Caratterizzazione del mostro: 5/5
Nonostante compaia quasi a metà storia (più precisamente dopo i due quinti, della storia) e sia presentata soltanto attraverso gli occhi del vescovo, la tua vampira è molto ben caratterizzata a partire dal suo “ingresso” nella narrazione, con quello dimenarsi alle catene – sintomo di una personalità forte che non intende arrendersi; forza che si nota anche nel suo continuo fissare il suo aguzzino e, soprattutto, nel modo in cui reagisce quando questi tenta di spezzarla psicologicamente – oltre che fisicamente – accarezzandola con lascivia.
Caratterizzazione della vittima: 5/5
Il personaggio del vescovo è estremamente ben delineato e realistico, tinteggiato con pennellate forti e decise che mostrano una personalità sadica ma allo stesso tempo presuntuosa, convinta di agire “nel nome del Signore”.
Molto realistico il suo attardarsi a toccare lascivamente il corpo della giovane incatenata per “farla sentire in suo potere” e anche il brusco passaggio dalla spocchiosa sicurezza di chi ha tutto sotto controllo al terrore di chi si rende conto di trovarsi faccia a faccia con la morte.
Stile e trama: 9,5/10
Tra gli errori che ti ho segnalato, quello di tempi al punto 1, quelli di punteggiatura (punto 3 e 6) e quello di significato (punto 4) disturbano un po’ la lettura, interrompendo la scorrevolezza del racconto.
Oltre a questo, il secondo e il terzo periodo (partendo dall’inizio, ovviamente) sono parecchio lunghi e ricchi di coordinate collegate per asindeto, il che rallenta un po’ la lettura che invece, nel resto della flash, è molto scorrevole.
Infatti il ritmo, sebbene non incalzante, è costante per tutta la storia e adeguato alla macabra descrizione delle torture dell’inquisitore, mentre si movimenta all’improvviso nell’ultima parte, quando il protagonista scende, per così dire, dal suo piedistallo e si rende conto di essere in pericolo: il lettore si ritrova spiazzato, proprio come il vescovo, di fronte a quella svolta inaspettata, e scoprire bruscamente la vera natura di quella che, fino a pochi attimi prima, sembrava in tutto e per tutto una vittima, lo lascia letteralmente senza fiato.
Gradimento personale: 5/5
Mi è piaciuto molto l’estremo realismo di questa storia, ma in particolare ho apprezzato – e sì, so di ripetermi ma fa lo stesso – come hai sottolineato il fatto che il vescovo fosse davvero convinto di avere “la coscienza pulita”, nonostante il – o forse proprio a causa del – suo lavoro di Inquisitore, tanto che poi arriviamo al paradosso etico (nome a caso inventato in questo momento), con la frase “nessuno avrebbe dubitato di lui se avesse dichiarato che era morta dopo un cenno di colpevolezza, ma non voleva mentire”.
In conclusione
Titolo: 3/3
Livello di ansia: 3,5/5
Grammatica e sintassi: 4/5
Caratterizzazione del mostro: 5/5
Caratterizzazione della vittima: 5/5
Stile: 9,5/10
Gradimento personale: 5/5
Totale: 35/38. |