Che bello ritrovare inaspettatamente questa tua bella fic, che (incredibile!) procede più a rilento della mia. Ma fai bene a centellinare gli aggiornamenti se poi i risultati sono questi. Il tuo capitolo è bellissimo, leggero e divertente.
I due improbabili compagni di missione sono descritti a meraviglia nel loro atteggiamento antitetico: Camus, riflessivo, razionale, taciturno. E Milo, impaziente e sbroffone. Quasi come Seiya, maledizione. Meno male che poi, crescendo, il nostro bel scorprione viri decisamente verso altri atteggiamenti molto più intriganti.
L'incontro con Kanon è stupendo. Lui è un bastardo pieno di stile e savoir faire. Lo adoro. Intanto il suo devoto fratello Saga (ancora ben lontano dal diventare Occhietti Rossi) fa la guardia a Poseidone con uno zelo invidiabile. Magari mi capitasse di trovarmelo in immersione ;)
Complimenti per il modo in cui, fic dopo fic, hai creato un sistema coerente di grandi e piccoli dettagli (come quello del saluto) che ancorano fermamente le vicende del Santuario al suo quadro di riferimento filosofico e mitologico e rendono la lettura delle tue storie sempre piacevole e interessante anche da un punto di vista culturale. Il Kuru dovrebbe prenderti come consulente sia per questo, sia per lo stupendo spessore che riesci a dare ai suoi personaggi (soprattutto a quelli che lui stesso ignora totalmente o, peggio, riduce a macchiette. Tipo i segni d'acqua in blocco). Sono certa che sbaglio a riporre le mie speranze in Souls of Gold. Temo l'ennesima delusione!
Adesso spero solo di non dover aspettare altri 3 mesi per sapere cosa c'è scritto nella lettera al Sacerdote che il finto Saga ha affidato ai due mocciosetti. Da Kanon mi aspetto di tutto.
Buona Pasqua e goditi il primo sole sulla spiaggia!
A presto
S. |