Buonasera ragazze!
Per fortuna avete aggiornato: dopo una settimana di silenzio pensavo aveste avuto dei problemi, e vi stavo già dando per disperse! Beh, tutto a posto: capisco anche che d'estate, tra caldo, meritato svago ed impegni, sia più che lecito rallentare i tempi.
Ma ora veniamo - per quanto possibile, dato che mi si stanno chiudendo gli occhietti! - alla recensione della storia.
Partiamo dall'inizio inizissimo del capitolo: questo è assolutamente il titolo più figo che abbia mai letto. L'ho adorato!
Per quanto riguarda la parte dal veterinario... beh, ammetto di averci capito poco, dal momento che non ho mai avuto animali né mi sono in alcun modo interessata a loro - per dannatissimi motivi di allergia -, ma in ogni caso, è stato davvero dolce l'atteggiamento di Sasuke nei confronti di Neko: è proprio vero il fatto che anche i più, diciamo, 'problematici' a livello di socialità, si trovino a loro agio con un animale, quasi come fossero persone in sintonia. Infatti Sasuke, specialmente nella vostra storia, dove avete avuto modo di fare un profondo ritratto psicologico dei suoi cambiamenti adolescenziali, mi è parso a tratti avere alcune caratteristiche tipici dei ragazzi autistici, i quali spesso preferiscono - ed è più facile per loro - instaurare un legame d'affetto con un animaletto piuttosto che con un essere umano. Questo aspetto di Sasuke mi ha davvero commossa... ovviamente la sua apatia è sorta in seguito ai traumi dell'infanzia, quindi non si può parlare proprio di austismo; tuttavia è interessante trattare di questa sfumatura di fragilità (e al contempo voglia di vita) che risiede nel suo carattere.
Oh, la partenza! Quanto capisco l'astio di Sasuke; ma d'altronde, chi non è stato salutato da amici e parenti con le lacrime agli occhi convinti del fatto che stessi per partire per Marte, e non per un innocuo paese del mondo?
Ed infine la dolcissima scena tra Asami [Sato, muhahahah!] e Itachi: all'inizio così tenera, in un'atmosfera accogliente e... e...
«Volevo dirti che ho un ritardo» disse semplicemente. Itachi non sapeva cosa aspettarsi. Conoscendo Asami, per lei «avere un ritardo» poteva significare anche un ritardo mentale.
Beh, ragazze, io giuro di non aver mai riso così tanto in tutta la mia vita, eccetto quell'esatta volta in cui mi era capitato di dover confidare le stesse parole di Asami, e la risposta che mi venne data fu proprio "Mentale?". Non ho parole, davvero. Sto ancora ridendo, e non riesco più a fermarmi, neanche dopo la parte dolcissima e romantica che segue a questo momento assolutamente geniale.
Che dire? Anche se vi date la zappa sui piedi da sole [cit. di mia nonna] io non posso che rinnovare i complimenti per tutto quello che avete fatto. Vi ringrazio soprattutto per avermi regalato un sorriso dopo una giornata di ***** ! (Pardonnez-moi)
Prima di concludere, volevo segnalarvi due errorini presenti all'interno del secondo paragrafo: sono proprio piccoli, eh. Eccoli:
1) Asami scese dall’auto mentre Itachi aiutava Sasuke a scaricare le valige dall’auto e lei recuperava Neko
2) Entrarono all’aeroporto mentre Sasuke spingeva il carrello i bagagli.
Ora non aspetto altro che l'ultimo capitolo/epilogo... e so già che soffrirò come un cane [o come Neko dopo la tortura]. Vi auguro buon lavoro, anche per Colla! Alla prossima! |