Undicesima classificata (pari merito) al contest "L'amore è uno stato d'animo"
Innamorata dell’amore – Sam_HP
Stile e lessico: 9,25/10
Ho trovato il tuo stile molto fresco e limpido, perfettamente in linea con la vicenda e i personaggi; i periodi presentano una lunghezza variabile, alternando frasi brevi ed incisive a proposizioni molto articolate, creando in tal modo uno splendido gioco di emozioni e sentimenti. Nel complesso, l’uso della punteggiatura mi è sembrato valido e sapiente, capace di conferire un ritmo abbastanza rapido ma non confuso, tranne in alcuni punti, cioè:
•“Bello il mal d’amore eh ragazzina?” = in questa frase avrei aggiunto una virgola dopo “eh”, per accentuare l’intonazione della domanda (mal d’amore eh, ragazzina?);
•“...per esserlo ma in compenso...” = in questo caso avrei aggiunto una virgola dopo “esserlo”, così da modulare il ritmo di lettura (per esserlo, ma in compenso);
•“Mi sento come se fossi sul bordo di un precipizio e stessi per svenire a causa delle vertigini ma morissi dalla voglia di volare nello stesso tempo.” = presumo che l’effetto sia voluto, però ho trovato il periodo troppo veloce, quindi avrei inserito una virgola dopo “vertigini” (a causa delle vertigini, ma morissi);
•“Lui si lecca le labbra, quasi senza accorgersene e mi rivolge un’occhiata maliziosa...” = hai lasciato l’inciso aperto, per cui andava messa una virgola dopo “accorgersene” (labbra, quasi senza accorgersene, e mi rivolge);
•“...al bagno tendendo...” = anche in questo caso avrei aggiunto una virgola per sottolineare l’azione (al bagno, tendendo);
•“Mi passo una mano tra i capelli, scompigliandoli ancora poi prendo il cellulare...” = in questo caso ci sono due possibilità, o hai dimenticato di chiudere l’inciso oppure la scelta a mio avviso migliore sarebbe stata quella di mettere la virgola dopo “ancora” e non dopo “capelli”, altrimenti la lettura risulta sfalsata (tra i capelli, scompigliandoli ancora, poi/tra i capelli scompigliandoli ancora, poi);
•“Poco dopo lo schermo del mio telefono si illumina e il nome di Simone compare mentre il mio cuore saltella sul posto e poi si butta a capofitto nello stomaco.” = anche questa frase risulta troppo veloce, per cui avrei inserito una virgola dopo “compare” (il nome di Simone compare, mentre)
Si tratta solo di mere considerazioni personali, che non tolgono nulla alla bellezza e alla limpidezza del tuo stile, credimi. Passando al registro linguistico, hai optato per qualcosa di semplice ma non per questo banale, anzi: l’uso di un registro lievemente più aulico sarebbe stato eccessivo, quasi caricaturale e grottesco, specie se si considera l’età dei personaggi. Il lessico riflette magnificamente questa scelta, adattandosi alla vicenda e risultando fresco, efficace e ricco, come dimostra la presenza di una sola ripetizione evitabile in tutto il testo (freneticamente...freneticamente); bravissima!
Originalità: 9,5/10
La storia in sé non brilla in termini di originalità, dato che il primo appuntamento spesso e volentieri assume sfumature fluff e comiche; quello che mi ha colpito sono stati i dialoghi e i pensieri dei protagonisti che, pur essendo per certi versi “canonici” sono stati espressi con una freschezza impressionante. Di solito nell’approfondire l’intensità dei sentimenti si tende a diventare altisonanti, invece tu hai saputo mantenere una coerenza sbalorditiva: ottimo lavoro!
Stato d’animo: 5/5
Meravigliosa, semplicemente meravigliosa! Hai carpito l’essenza dell’euforia e l’hai enfatizzata al massimo, rendendola il vero perno attorno al quale ruota la storia: Giada è talmente innamorata di Simone, anzi dell’amore, da essere euforica. Per buona parte dell’appuntamento non riesce a contenere quell’incommensurabile felicità e quando torna a casa il suo entusiasmo dirompente non si esaurisce: addirittura il suo buonumore contagia sia Simone che sua madre, per non parlare della vecchia vicina che si spaventa di fronte a quell’euforia. Insomma, chapeau!
Gradimento personale: 14,5/15
Questa storia è riuscita letteralmente a stregarmi! Sei stata in grado di infondermi un buon umore incredibile, mi sembrava di essere al posto di Giada a saltellare per le stradine della città: a proposito della protagonista, mi ha colpito tantissimo la spontaneità e la genuinità della sua personalità, è rarissimo trovare personaggi tanto semplici e tanto carismatici. La caratterizzazione di Simone mi è parsa piuttosto vaga, nel senso che non sono riuscita a farmi un’idea precisa del suo carattere: inizialmente pensavo che fosse un musone, poi mi è parso piuttosto schietto, ma temo fosse “influenzato” dal dinamismo di Giada, quindi ho ancora dei dubbi... Ora, so bene che questa frase ti spiazzerà, ma quello che secondo me è stato un tocco di classe è l’incontro con la vicina: ho riso come una pazza al pensiero della vecchina in fuga e ancora stento a riprendermi. Se si aggiunge anche lo stile genuino e brillante, non mi resta altro da dirti se non complimenti!
Totale: 38,25 – 0,6 = 37,65
La penalità è dovuto ai seguenti errori:
•“Tanto tanto- ride lui mischiando i due sostantivi.” = probabilmente mi odierai, ma “tanto” è un avverbio di quantità, quindi si tratta di due avverbi (mischiando i due avverbi);
•“quand’era bambina” = quasi certamente è stato un errore di distrazione, perché avresti dovuto usare la prima persona e non la terza (quand’ero bambina);
•“qual’è” = l’apostrofo in questo caso non si usa perché in realtà non è avvenuta alcuna elisione (qual è)
Vincitrice del premio speciale “Settimo cielo”
Una storia così dolce, spontanea e allegra non l’avevo mai letto, puoi credermi! Mi hai messo una tale euforia in corpo da non riuscire a smettere di sorridere: ottimo lavoro!
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