Ciao Crateide! Non so se ti ricordi di me, ti ho ossessionata qualche mese fa nei messaggi privati per i problemi di peso (e me ne dispiaccio, so di essere stata morbosa, spero che mi perdonerai) e per caso ho scorto il tuo nome nel gruppo dello scambio di recensioni. Così mi sono detta: perché non scegliere lei? Però siccome ho poco tempo volevo qualcosa di semplice ed ho scavato un po' in fondo nel tuo profilo, cercando qualcosa di corto ma ugualmente bello come le tue storie più recenti. |
Ehilà! |
Ciao bella! |
Ciao :D |
Ciao! Sono qui per lo scambio recensioni e devo dire che questa flash mi è piaciuta molto. Io non ho mai provato sulla mia pelle un terremoto e non posso certo capire fino in fondo il dolore delle perdite xo devo dire che questa ff mi ha commosso. Mi sono piaciute le parole che hai usato, estremamente ricercate e le espressioni ragionate. Mi piace molto come scrivi! Complimenti |
Ho i brividi addosso, giuro. |
Nella sua brevità, ho amato questo scritto. Breve, conciso, ho sentito distintamente un brivido corrermi lungo la schiena. Tutti gli abitanti dell'Aquila hanno una storia da raccontare e, seppur io sia di una provincia del Lazio, ricordo ancora quando successe il tutto: mio padre lavorava lì in un cantiere da un po', leggere la tua fic mi ha fatto ricordare tutta l'impotenza covata in quel momento. La speranza, per lo più. Scusa se sono caduta in confidenze più che in una recensione, ma credo che la valutazione complessiva sia ciò: il ricordo che hai impresso in queste righe è impressionante, vivido e palpabile, più di qualsiasi altra cosa. Il dono più grande di cui possiamo tener conto è proprio questo, l'amaro ricordo di una sera che ha tolto tutto a chi, fondamentalmente, meritava ancor di più. |
Venerdì scorso ero per strada e una forte scossa mi ha spaventata, come se la terra si stesse squarciando sotto i miei piedi. Ho pensato: è aprile, proprio come allora... Studenti come me che si trovano lì, magari con le valigie pronte, perché presto sarebbero tornati a casa per le festività di Pasqua, hanno trovato la loro fine... E le famiglie lacerate come le mura delle loro case, le loro vite, i loro ricordi, tutto in frantumi... |