Ciao!
Allora, la storia mi piace per i suoi contenuti molto fantasiosi. Io l'ho trovati anche piuttosto profondi, come la scelta di Caterina di sfuggire agli Hunger Games, alla crudeltà di Capitol City nel modo più semplice e più crudo: la morte. Si è percepita la sua disperazione per sentir sottratto anche il più caro dei "suoi" beni, l'albero, e questo non può essere nient'altro che positivo.
Ho notato un paio di cose che rendevano giusto l'impostazione... come dire... "scenografica" del testo peggiore. Per esempio: quando Caterina sceglie di morire, il paragrafo si conclude con un "Mi impicco" in cui, probabilmente per distrazione, non c'è il punto. Scusa se sono così meticolosa, ma ho trovato che quella mancanza ha peggiorato l'atmosfera. So che non è una tua scelta, è solo per fartelo notare. Perdona ancora la mia pignoleria.
Detto questo, complimenti per la tua storia,
Bolide

Buongiorno!
Posso dirti una cosa prima di iniziare? Nel leggere l'introduzione, l'unica cosa che ho pensato è stata GENIALE. Mi ero fatta l'idea sbagliata della trama (cioè, pensavo che avresti spiegato proprio la nasciate della canzone), eppure è stato molto piacevole leggere la storia anche così, la storia di una ragazza durante i Giorni Bui, una ragazza che trova il coraggio di scappare da Capitol City rimanendo libera nella morte.
Mi è piaciuto che tu abbia inserito fin da subito l'albero e in un modo completamente diverso da come siamo abituati a pensarlo, come rifugio. E' una cosa particolare, ma plausibile! Una cosa mi sono chiesta, ovvero se fosse dentro o fuori la recinzione. Io me lo immaginavo fuori, eppure tu non accenni alle recinzioni...magari nella tua visione di Giorni Bui non ci sono ancora? (Magari è così, ma io me le sono immaginate sempre presenti...).ù
E poi che cosa carina, una ragazza che legge. Legge poco, fa fatica a trovare i libri, però legge. Insomma, stupendo! Potrebbe risultare un po' implausibile, ma dal modo in cui l'hai contestualizzato risulta possibile!
Mi piace anche come hai gestito il cambiamento da albero rifugio a albero da impiccagioni...trasmette bene lo sconvolgimento che questo provoca in Caterina.
Posso immagnare che quel LUI fosse qualcuno a cui Caterina temeva...il suo ragazzo? Suo padre? Mi lasci la curiosità (o magari sono io che non ho capito XD).
Ecco, questo te lo lascio come appunto: credo che avresti potuto ampliare un po' di più la vicenda, ampilandola cone descrizioni e pensieri.
Lo stile che hai usato è fluido e lineare, senza errori gravi, ma in certi punti sembrano esserci dei ''buchi'' nella storia. Non so se capisci quello che intendo...
Comunque, complimenti e a presto k_j
 

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