Facciamo una premessa: sto morendo di sonno.
Detto ciò, ci tengo particolarmente a recensirti questa storia perché, a quanto pare, il mio cervello è da tempo convinto di averla già recensita. E voglio farlo contento, tanto più che sono così rimbambita che la recensione potrebbe uscire più breve... e non voglio essere breve su storie ciccione, in cui c'è da dire sooooo much.
L'immagine di Joel e Hazelle nei boschi mi affascina molto... non ci avevo mai pensato, ma adesso che me lo fai notare credo che lei potrebbe essere "inaspettatamente agile" — non so se abbia senso, ma se Gale non fosse stato abbastanza grande per andare a caccia, qualcosa mi dice che l'arco lo avrebbe imbracciato lei.
Direi che è un mio head-canon del tuo head-canon, per cui sei libera di prendermi a schiaffi quanto vuoi, anche perché attraverso il pc non sento niente (ma stasera ho così sonno che non sentirei niente nemmeno se fossi qui a picchiarmi in carne ed ossa) v.v
Comunque, questa... insomma, questa è la prima volta di Galeotto nel bosco?
Adoro Joel, gli voglio un sacco di bene e il legame che ha con il suo primogenito mi fa sempre emozionare — perché si percepisce molto più di qualsiasi altro legame di cui tu abbia mai scritto. In particolare, in questo caso papà Hawthorne si è trovato a dover compiere un passo difficile: ha portato Gale nel bosco perché crede che sia molto simile a lui, quindi pensa che il verde e la pace e la libertà possano calmarlo dal dolore dell'otite; però, al tempo stesso, ha paura di non vedere sul suo faccino la stessa gioia che prova lui stesso quando sta fra gli alberi. E sarebbe difficile da reggere, per lui che crede tanto in suo figlio.
Infatti, mi sembra ci sia una differenza di tono tra l'inizio e la fine della flashfic: le prime righe sono caute, perché Joel sta ancora attendendo una reazione (di Gale, ma anche di Hazelle che potrebbe approvare o non approvare, cogliere o non cogliere la perfetta specularità tra padre e figlio); mentre la fine è traboccante di emozione perché Gale c'è, ha "passato il test" e al contempo lo ha passato anche Joel.
Insomma. Capisco perché il mio cervello mi abbia sempre spinto verso questa storia: sarà piccina e apparentemente meno importante di tante altre, però racchiude il legame tra Joel e Gale ed è... wow. È davvero wow.
Come al solito, arrivo alla fine delle tue storie — e delle recensioni, in cui faccio ragionamenti che nemmeno io so da dove tiro fuori — con il nodo in gola. E non mi pento mai ♥ |