Recensioni per
Non crucciarti, Apollo
di alix katlice

Questa storia ha ottenuto 10 recensioni.
Positive : 10
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
13/04/15, ore 23:09
Cap. 3:

Bello, bello, bello. Il tuo stile di scrittura è davvero piacevole da leggere, complimenti!
Aggiorna presto!

Recensore Veterano
13/04/15, ore 09:44
Cap. 3:

Mmm sì, sei decisamente perfida U.U Ancora nel nostro animo non si erano placati i sentimenti generati dalla lettura del secondo capitolo di questa fantastica fanfiction che te ne esci con questo terzo che getta ben più della proverbiale "carne al fuoco" :') Ma brava U.U Noi stavamo ammirando il dualismo luce-ombra, Enjolras-Grantaire, ideale-brama e tu stavi già plasmando queste righe che ci hanno causato ben più di una palpitazione :P Ma non lo sai che i vecchietti devono stare attenti alle coronarie? XD Invece tu, spietatamente, non solo descrivi perfettamente il momento del loro "primo" incontro, ma l'Enjolras che esce dalla tua penna (è più carino usare quest'espressione perché dire "esce dai tasti del tuo pc" è decisamente più bruttino XD) comincia a definirsi meglio, ad assumere tutte quelle caratteristiche che col tempo lo renderanno davvero quel "dio" che vede Grantaire, dopo aver compreso quale fuoco si agiti nell'anima di quel ragazzo. O meglio più che una divinità il cinico "ratto di fogna" vede in lui un Lucifero, come ripete più volte, non l'orrendo demone al centro dell'inferno che divora i traditori, quanto quell'angelo di divina bellezza che ha scelto la via dell'indipendenza ribellandosi ad un padre il cui volere, fino ad allora, era assoluto.
Come tale Enjolras dispone di quella forza dei "grandi esseri" che gli uomini comuni non possono mai sperare di comprendere, limitandosi a restarne affascinati quando possono essere testimoni anche di una sola briciola di quel dono. Enjolras che parla a una manifestazione, Enjolras che arringa i suoi compagni, i suoi fratelli, a combattere per quella idea di Repubblica che causerà la sua fine per mano della Guardia Nazionale, non è poi così diverso da quel Martin Luther King che incise nella storia le sue parole ("I have a dream..." pronunciate durante il discorso al Lincoln Memorial del 1963) oppure dal Mahatma Gandhi che libererà la sua amata India dalla sudditanza verso la corona inglese con la sua filosofia della "non violenza". Tre grandi uomini, capaci di vivere per i propri ideali e per questo uccisi da esseri meschini che temevano il fuoco che ardeva loro dentro perché avrebbe potuto plasmare il mondo in un luogo migliore per tutte le genti.

Grantaire ha già visto quella fiamma ardere nel cuore di Enjolras, ma, in un primo momento, non ne è stato attratto (e siamo curiosissimi di saperne il perché :P Capito signorina Scrittrice? XD) eppure in quel momento basta poco, bastano poche parole semplici, intrise di quella luce, per restarne assolutamente affascinato, "Preso, rapito, stravolto, scombussolato" come narri, descrivendo perfettamente i sentimenti che si agitano nel petto di quel ragazzo. Gli basta intravvedere la fiamma per diventare la falena che la brama, la desidera intensamente, anche se sa bene che per creature come lui, entrare in contatto con quel fuoco significa morirne, fisicamente, emotivamente e sentimentalmente, per rinascere, alla fine, in un qualcosa di profondamente diverso. Se migliore o peggiore questo poi deciderlo spetterà a lui. Bastano poche parole del suo Apollo e Grantaire comincerà a frequentare il centro sociale, uno sguardo per cancellare il bisogno di bere, una stretta di mano per smettere di essere cinico e provare a sperare.

Così colui che pensava di essere solo un fottuto bastardo, capace solamente di sbronzarsi, e ferire gli altri, in un vortice autodistruttivo che avrebbe potuto portarlo solamente ad una fine ingloriosa, si ritrova a credere in qualcosa, con tanto ardore che vorrebbe ritrarre sulla carta quella fiamma, quasi per gridare a se stesso e poi al mondo che esiste un altro modo di vivere e che lui l'ha trovato fra quella "piazza (...) stracolma, la gente accalcata, l'odore pregnante del sudore e l'aria afosa" ma che sarebbe divenuta il simbolo del momento in cui per lui tutto cambiò.

Un capitolo meraviglioso (e tu sai che non usiamo questo aggettivo a vanvera), capace di affascinare il lettore e portarlo dall'inizio alla fine del racconto quasi trattenendo il respiro (come è successo a noi ^^). Non solo i personaggi sono caratterizzati splendidamente ma la tua magia li rende vivi più che mai, tanto da farci chiedere come si evolverà la storia da quel punto in poi e come finiranno i due con un auto in panne in mezzo al nulla :) Se Enjolras è il leone dalla fiera criniera e dallo sguardo di sognatore, Grantaire è la timida speranza di poter essere diverso, che non nasconde i suoi lati oscuri (come per esempio il desiderio che l'altro rivolga solo a lui le sue attenzioni in una gelosia patetica e immotivata) ma che, forse per la prima volta, si rende conto che quella luce può ucciderlo, ma anche guidarlo su un nuovo cammino. Oltre a ciò (come se non fosse più che abbastanza XD) ti facciamo i nostri complimenti per il tuo stile (lo sappiamo te li facciamo fin troppo spesso, ma per noi ogni recensione è una cosa a se stante, quindi zitta e beccati queste lodi XD) che semplicemente adoriamo: anche se hai fatto moltissimi passi avanti dalle prime storie, siamo sicuri che il tuo dono continuerà ad affinarsi ad evolversi, e la cosa bella è che noi saremo sempre qui a sognare insieme a te. Dopotutto siamo o non siamo i tuoi fans numero uno? (Ehm...la risposta è, ovviamente, un grossissimo "SI" U.U). Bravissima signorina Scrittrice :* :* :*

PS: L'angolo delle note del Dott. Pignolo de Pignolis e Precisina de Rompis U.U (Stavolta non è uno scherzo, anche se sono delle minuzie talmente piccole che ci fanno guadagnare sul serio l'appellativo di "scassa zebedei" XD)

- (...) perciò aveva desistito anche a quest'intento. - In genere quando usi la terza persona (singolare o plurale) devi usare un aggettivo diverso (ovvero "quello", quindi "quell'intento")

- (...) quando era cominciata ad arrivare più gente e ad accomodarsi sui gradini delle scalinate - Probabilmente è una nostra impressione, ma la frase ci suona meglio senza la "e" fra "gente" e "ad" :')

Vedi? Dei rompipalle di prima categoria. Fossimo in te li prenderemmo a bastonate sul capoccione U.U