Prima classificata (a pari merito)
Su quel collo, nei suoi battiti – non ci sono più lacrime di Mokochan

Premio Grammatica & Sintassi → Mokochan, per aver scritto perfettamente.
Premio Miglior Titolo → Mokochan, per aver reso tutto così emozionante sin dalle prime parole e per avermi lasciato a bocca aperta nel leggere il suo titolo.

Grammatica e stile: 10/10
Ed ecco un'altra storia dove non ho quasi nulla da dire. La grammatica è impeccabile, no ho trovato un errore e io, essendo molto pignola, ho cercato e ricercato, ma niente. Il tuo stile è leggero, scorrevole senza la minima traccia di ripetizioni. Il tuo vocabolario è molto ben fornito e si vede, eccome se si vede. Dirti che hai fatto un buon lavor è un eufemismo, hai fatto molto di più, davvero!
Ic: 9,50/10
Kagura è uno dei mie personaggi preferiti e lui è forte sotto un certo punto di vista, arrogante, presuntuoso ma anche lui ha un suo lato dolce [?], se così vogliamo dire. Pare quasi sempre freddo e burbero ma sappiamo tutti che anche lui è capace di amare. Tutto questo sei riuscita a dimostrarmelo, tuttavia l'ho trovato un po' troppo sentimentale per essere lui, ma comunque niente di grave – non potevo non darti un punteggio alto, diciamo che è quasi perfetto.
Originalità: 10/10
Punteggio massimo anche qui sia per il modo di descrivere il tutto sia per il paragone con l'episodio in cui Zessica gli chiede di porre fine alla sua vita. Sinceramente non avrei mai pensato ad una storia del genere ecco perché ho voluto premiarti.
Gradimento personale: 4,50/5
Il fatto che ci sia Zessica e non Mikono mi ha fatto storcere un po' il naso ma il fatto che mi sia piaciuta così tanto una Kagura/Zessica vuol dire che scrivi davvero bene. È un insieme di sensazioni contrastanti questa drabble e ripeto che ho apprezzato davvero molto ogni cosa a partire dallo stile.
Titolo: 5/5
E qui mia cara sei stata l'unica, ripeto l'unica, ad ottenere il punteggio pieno. Dopotutto non potevo far altrimenti. La prima, anzi primissima, volta che letto il titolo sono rimasta senza parole e credimi ce ne vuole per lasciarmi senza parole – scusa la ripetizione. Per cui, complimenti ancora, un titolo straordinario.
Totale: 39/40