Quinta classificata al contest Harry Potter e le 5 W.
Correzioni
1. […] la dolorosa storta che aveva fatto per colpa […] --> Il verbo utilizzato è scorretto, la dicitura corretta è “prendersi una storta”: “[…] la dolorosa storta che si era preso per colpa […]”
2. Non che Harry pretendesse di trovare la cena calda in tavola ma quantomeno il compagno. --> Prima del “ma” avversativo ci vuole la virgola (ad eccezione di frasi molto brevi come “Bello ma antipatico” o “C’era il sole ma pioveva”). -->“Non che Harry pretendesse di trovare la cena calda in tavola, ma quantomeno il compagno.”
3. […] bevve dell’acqua e inizio ad apparecchiare […] --> “Iniziò”, non “inizio”.
4. Harry era lungo sul divano […] --> Questa dicitura è scorretta, va sostituita con “lungo disteso” oppure semplicemente con “disteso”.
5. -Non potresti levare la tua roba dall’ingresso?Quantevolte te lo avrò chiesto, per Merlino? --> I dialoghi devono sempre essere aperti e chiusi dallo stesso segno distintivo, sia esso le virgolette, il trattino o qualunque altro. Tu molto spesso non chiudi i dialoghi, a meno che non ci sia una frase indiretta subito dopo.
6. […] rientri a casa quasi 3 ore oltre il tuo orario […] --> In un racconto non scientifico i numeri, salvo pochissime eccezioni (es. numeri civici o di telefono), vanno sempre scritti a lettere.
7. -Oh, per Godric- Harry spalancò gli occhi –Spero sia tutto risolto, vero? --> Dato che la seconda parte di dialogo inizia per maiuscola devi inserire il punto fermo: “-Oh, per Godric- Harry spalancò gli occhi. –Spero sia tutto risolto, vero?”
8. -Si, inizio alle 13, ma […] --> Quando è inteso come affermazione ci vuole “sì” e non “si”. Inoltre il 13 va scritto in lettere e non in cifre (vedi punto 5).
9. Lo schiocco dello schiaffo risuono nella casa […] --> “Risuonò”, non “risuono”.
10. […] nella casa come un’eco indistinto. --> Eco è femminile (e infatti hai usato “un’eco” e non “un eco”): “un’eco indistinta”, non “un’eco indistinto”.
11. Le sue labbra erano secche e lo schiaffo ne aveva provocato lo squarcio in un piccolo punto. --> Per definizione, lo squarcio è “una larga lacerazione, apertura o fenditura”, quindi non può essere delimitato ad un “piccolo punto”.
12. […] non riuscendo nemmeno a credere a quello che avesse appena fatto. --> In questo caso il modo corretto è l’indicativo: “quello che aveva appena fatto”.
13. Draco si richiuse nel bagno […] --> “Richiuse” significa “si chiuse di nuovo”, mentre Draco non era in bagno, prima dello schiaffo. A meno che non intendessi “si rinchiuse nel bagno” devi modificarlo in “si chiuse nel bagno”.
14. (ma non la aveva chiusa a chiave?) --> Quando non ci sono problemi di ambiguità di genere e/o numero (come in questo caso, grazie alla presenza del participio passato “chiusa”) è preferibile elidere la vocale del pronome e utilizzare “l’aveva”.
15. L’acqua che usciva dalla docciaera tiepida e pulita, […] fissava il muro di piastrelle della docciapur di non guardare […] --> Ripetizione da evitare.
16. La mano di Harry era partita senza nemmeno rendersene conto […] --> Messa così la frase, il soggetto di “rendersene conto” è “la mano di Harry”, dunque è scorretto. Inoltre, c’è un’ulteriore ambiguità: ovviamente non è la mano il soggetto, ma oltre a questo non si capisce se sia Harry oppure Draco.
17. […] un ragazzo francese con cui Draco era stato insieme verso i 22anni e di cui non sapeva nulla. --> Il soggetto di “non sapeva nulla”, con questa disposizione della frase, risulta essere Draco (ovvero l’ultimo soggetto esplicito prima della congiunzione coordinante “e”), mentre logicamente tu intendi Harry, quindi va modificata. Per risolvere il problema potresti semplicemente inserire un pronome: “e di cui lui non sapeva nulla”. (Il 22 va in lettere e non in cifre.)
18. […] perché la schienadi Draco si era rotta […] --> Il termine “schiena” indica “la parte dorsale del torace, compresa tra le spalle e le reni”, quindi il suo utilizzo in questa frase è scorretto perché troppo generico (è vero che si usa dire “avere la schiena rotta”, ma è giustappunto un modo di dire, non va inteso in senso letterale): in questo caso, forse, sarebbe meglio utilizzare il termine più specifico “spina dorsale”.
19. […] fiori di pronta guarigione del suo collega “Trent”e lo scoppio […] --> Non è un errore, ma onestamente non capisco il motivo di queste virgolette visto che è la prima e ultima volta che le utilizzi per sottolineare i nomi propri.
20. Harry trafficava con I bottoni della camicia […] --> Stesso dicasi per questa I maiuscola (refuso che si ripete qualche altra volta).
21. […]un po’ brillo e molto stanco, ridacchiando tra se’ al ricordo […] --> Il pronome riflessivo vuole l’accento, non l’apostrofo: “sé”, non “se’ ”.
22. Ma non era la prima serata con gli amici che tornava dopo le tre. --> La frase risulta ambigua: con questa disposizione il “che” assume valore di pronome relativo e, riferendosi logicamente a “la prima serata”, diventa soggetto di “tornava”. Meglio modificarla, ad esempio, così: “Ma non era certo la prima volta che, dopo una serata con gli amici, tornava dopo le tre.”
23. Draco pendeva dalla forza di Harry, si aggrappava ai suoi muscoli […] --> L’espressione “pendere dalla forza” non è corretta. QUI tutti i significati di “pendere”.
24. Harry sospirò nel suo orecchio e si appese ai suoi capelli […] --> Anche l’espressione “appendersi ai capelli” non è corretta (almeno non in questo caso). Tutti i significati di “appendere” QUI.
25. […] lo staccò da lui e lo fissò dritto in faccia, --> Refuso: punto, non virgola.
26. […] la salute di Harry ed ebbe di nuovo paura paralizzante. --> Se a “paura” ci aggiungi un aggettivo allora deve essere preceduta da un articolo: “una paura paralizzante”.
27. Singhiozzando senza più ritegno Draco provò a gattonare via […] --> Le due proposizioni sono unite per asindeto, dunque ci vuole la virgola: “Singhiozzando senza più ritegno, Draco provò a gattonare via […]
28. […] fino a che non sentì le costedell’altro […]--> Come dice questa pagina, “nella lingua comune, si parla di coste ‘ossa della cassa toracica’ soltanto in macelleria e in cucina”, dunque è preferibile utilizzare il termine “costola” al posto di “costa”.
29. […] fino a che non sentì le coste dell’altro piegarsi con un sinistro rumore di vetri infranti. -->Dato che si sente “un sinistro rumore di vetri infranti” le costole non si sono solo piegate, ma rotte, dunque è quello il verbo da utilizzare in questo contesto.
30. -Ha.. Harry!- faticava a respirare […] --> I puntini di sospensione sono sempre tre, non di più né di meno. Inoltre, dopo devi sempre lasciare uno spazio.
31. Quando Harry si alzò scaraventandolo a terra si portò le braccia davanti al torace […] --> Anche in questo caso ci sono proposizioni unite per asindeto che quindi devono essere separate da delle virgole. Inoltre il soggetto di “si portò”, con quest’ordine della frase, risulta essere sempre Harry, mentre tu intendi Draco. Ti suggerisco di inserircelo esplicitamente, per non generare possibili malintesi: “Quando Harry si alzò, scaraventandolo a terra,Draco si portò le braccia davanti al torace […]
32. Draco sapeva cosa stesse facendo […] --> In questo caso ci vuole l’indicativo: “stava”, non “stesse”.
33. D-d-d’ora in poi sarròbrrav…..ssimo […] --> Vedi punto 30.
34. […] con un po’ di sangue sulle mani e il viso, ma niente di che. --> Usando la preposizione articolata “sulle” (e non quella semplice “su”) l’hai riferita soltanto a “mani”, quindi dopo devi ripetere la stesa preposizione perché anche “viso” sia parte dello stesso complemento: “sul viso”, non “il viso”.
35. […]perché altrimenti non si sarebbe spiegato il dolore sordo e lancinante che lo prendeva da dentro. --> La definizione di “sordo” (con riferimento a dolori fisici) è “non acuto, ma continuo e logorante”, quindi è in contrasto con “lancinante” e non possono essere usati insieme come in questo contesto.
36. […]ogni ciglia sembrava pesare come un macigno. --> Con “ogni” serve il termine al singolare: “ciglio”, non “ciglia”.
37. Da quel momento fu un via vai di persone. --> Se usato come sostantivo, come in questo caso, si scrive tutto attaccato: “viavai”, non “via vai”.
38. Quindi salutò Draco con un bacio in fronte e uscirono dalla stanza. --> Il soggetto espresso (anche nei periodi immediatamente precedenti) è solo Pansy, quindi il verbo deve essere alla terza persona singolare: “uscì”, non “uscirono”.
39. […] le modalità della sua morte ma il medimago che ha […] --> Piccola precisazione fine a se stessa: finora hai scritto Medimago, quindi devi usare la maiuscola anche in questo caso.
Griglia di valutazione
Utilizzo delle W: 4/6
What? --> 0 punti (la ferita che viene citata all’inizio è quella storta che Harry si prende perché Dean gli ha fatto lo sgambetto, e non ha nessun rilievo all’interno della trama generale; lo schiaffo che Harry dà a Draco non posso considerarlo come what? perché compare dopo troppo tempo dall’inizio della storia).
Where? -->1 punto.
When?-->1 punto.
Why? -->2 punti.
Caratterizzazione dei personaggi: 7,5/10
È stato veramente un parto stilare questo giudizio, perché sono stata combattuta fino all’ultimo secondo.
Il punto è che i tuoi personaggi, ad una prima lettura, mi sono sembrati decisamente OOC perché la personalità che hai descritto tu è enormemente diversa da come siamo abituati a vederli.
Poi però l’ho letta di nuovo, con più attenzione, e ho capito.
Parliamo di Harry: continuo a trovare poco verosimile la scena del primo schiaffo – non ci sono elementi precedenti sufficienti per capire come possa essersi modificato il carattere di Harry dalla fine della guerra – ma, in compenso, il suo senso di colpa immediatamente successivo è molto naturale. Stesso dicasi per tutte le altre volte che alza le mani, fino a quando la situazione degenera nell’episodio del “succhiotto” che si conclude col ricovero al San Mungo. In ogni occasione è sempre presente il contrasto tra ciò che fa (picchiare il suo compagno) e ciò che crede di fare (tenerselo stretto e dimostrargli il suo amore rendendolo perfetto), e tutto questo è allo stesso tempo tremendamente realistico e dannatamente inquietante. Così come il suo pentimento di volta in volta più sincero, ma anche più breve.
Quindi, premesso che l’evoluzione psicologica che hai descritto è, purtroppo, plausibile, c’è invece una cosa che non mi torna: i presupposti che tu hai messo in bocca a Pansy per “giustificare” tutto questo. Perché non è vero che Diggory è morto perché lui non ha usato l’anatema che uccide (Codaliscia l’ha assassinato quando erano appena arrivati nel cimitero ed avevano appena avuto il tempo di guardarsi intorno) e non è neanche del tutto vero lo stesso discorso per Sirius, perché ciò di cui si è sempre pentito Harry è stato l’essersi fatto ingannare da Voldemort ed essere corso all’Ufficio Misteri, non il non aver ucciso Bellatrix prima che lei uccidesse il suo padrino. Senza contare che l’insegnamento di Silente sulla pietà verso il prossimo è presente in lui fino alla fine, tanto che, nello scontro finale con Voldemort, tecnicamente non è Harry ad ucciderlo – lui aveva usato l’expelliarmus, di nuovo – ma la Bacchetta di Sambuco, che si rifiuta di attaccare il suo legittimo proprietario e si rivolta contro colui che aveva lanciato l’anatema. Per tutto questo, e per molto altro, trovo forzata la spiegazione “è diventato violento perché è solo con la violenza che ha potuto salvare il mondo e le persone che ama” (sì, lo so che tu l’hai spiegato meglio, era solo per citare il succo del discorso). Il tutto fermo restando che, prendendo invece per buoni questi presupposti, l’intera storia regge molto, molto bene, perché da quel primo schiaffo la situazione cresce gradualmente e in modo orribilmente naturale, poco a poco, fino a diventare quella senza via di uscita della fine.
E adesso passiamo a Draco: la sua remissività mi ha fatto inizialmente storcere il naso, ma poi ho riflettuto che il suo personaggio ha già avuto un’incredibile evoluzione psicologica dal primo all’ultimo volume della saga (in particolare nel sesto libro, dopo che Voldemort lo nomina Mangiamorte e gli ordina di uccidere Silente), e considerando che sono passati altri anni dalla fine della guerra non è così improbabile che sia cambiato ancora. Infine, quando ho scoperto che – nella tua storia – ha subito abusi da piccolo, la situazione è stata molto più chiara: purtroppo è tremendamente verosimile che, essendo stato picchiato da una persona che amava e che diceva di amarlo e di agire per il suo bene, inconsciamente abbia portato questa nuova situazione su quello stesso piano, credendola una cosa del tutto naturale.
Gli altri personaggi, seppur marginali, li ho trovati molto ben caratterizzati. Mi ha fatto molto strano leggere dell’amicizia tra Hermione e Pansy, sono sincera, ma in effetti ai tempi di Hogwarts erano solo delle ragazzine, e adesso – con più maturità sulle spalle e con i loro migliori amici che stanno insieme – è normale che abbiano messo da parte le antiche antipatie.
Introspezione: 5/5
Ho già detto praticamente tutto nel punto precedente, ma qualcosa voglio ripeterlo: mi ha colpito davvero molto come tu sia riuscita ad analizzare non solo le personalità singole dei due protagonisti, ma anche le dinamiche di quel rapporto malato che li ha portati entrambi alla rovina – chi per un motivo, chi per un altro.
Molto bello, inoltre, il contorno degli amici dei due, soprattutto Pansy: lei è l’unica che ha capito cosa stesse succedendo, ma nonostante questo, nonostante si sia impegnata con tutte le sue forze, ha dovuto stare a guardare impotente il suo migliore amico lasciarsi andare su quella strada senza ritorno. Tragico, frustrante e dannatamente triste, eppure terribilmente realistico.
Stile e trama: 4/5
Ci sono alcuni punti segnalati nelle correzioni che hanno influito in questa voce perché hanno disturbato, chi più, chi meno, l’andamento regolare della lettura: punti 2, 3, 4, 5, 12, 13, 14, 15, 16, 17, 18, 19, 24, 25, 27, 29, 30, 32, 33, 35, 36, 37 e 39.
Ho molto apprezzato i termini specifici dell'universo potteriano come Medimago, pozione rimpolpasangue ecc, ma di contro non mi sono piaciute alcune imperfezioni: innanzitutto, Fierobecco non ha morso Malfoy ma l’ha solo graffiato (ed Hermione, che oltretutto si è occupata della sua difesa, di certo non commetterebbe un errore del genere); del discorso sulla morte di Diggory e Sirius ti ho già parlato, quindi non mi dilungo oltre; le pratiche ospedaliere del San Mungo (quando Draco è stato ricoverato in fin di vita) mi sono sembrate troppo specificatamente babbane, soprattutto l’operazione (la signora Weasley inorridisce quando suo marito si fa applicare dei punti di sutura, quindi immagino che l’idea di tagliuzzare qualcuno non sia proprio roba da tutti i giorni) e la flebo nel braccio (avrei trovato più naturale un qualche artificio magico… oppure anche niente, perché no); l’autopsia di cui parla l'articolo (come per l’operazione, secondo me hanno qualche sistema magico per scoprire ciò che devono scoprire, senza stare ad aprire i corpi).
Per il resto, lo stile è fluido e scorrevole, con una buona alternanza di periodi brevi ad altri leggermente più lunghi ma mai pesanti – nonostante il tema niente affatto leggero – e sempre di immediata comprensione. Il lettore è trascinato in questa spirale che distruttiva che è il rapporto tra Draco e Harry senza quasi rendersene conto: inorridisce, sussulta, trattiene il fiato e gioisce quando Draco finalmente accetta l’aiuto di Pansy… per poi restare scioccato e deluso quando, ancora una volta, lui decide di tornare dal suo carnefice.
L’epilogo è impersonale e asettico proprio come un articolo di cronaca nera e, in qualche modo contorto, è il finale perfetto per una storia che finora ti ha sommerso con le emozioni, le paure e i desideri dei due protagonisti.
Grammatica e sintassi: 2,5/5
Ho considerato tutti i diversi errori di accento fonico come un’unica, grande categoria. Oltre a quello, gli errori più gravi sono sicuramente quelli di tempo/modo (punti 3, 9, 12 e 32), di maiuscola (punto 7) e di accento/apostrofo (punti 8 e 21). Seguono gli errori di concordanza genere/numero (punti 10, 36 e 38), di punteggiatura (punti 2, 5, 30, 31 e 33) e concordanza logica (punti 16 e 17). Gli altri errori (punti 6, 15, 27, 34) e le imperfezioni di significato (punti 1, 4, 11, 13, 18, 23, 24, 28, 29 e 35) sono piuttosto lievi.
Originalità: 5/5
Niente da dire, questa storia è decisamente originale: non mi era mai capitato di leggere qualcosa che parlasse di un argomento delicato come quello della violenza domestica, e oltretutto tu sei riuscita a trattarlo molto bene, unendo la dolcezza del sentimento che Draco e Harry provano (provavano?) l’uno per l’altro all’amarezza di quel rapporto malato che li porta lentamente ma inesorabilmente alla rovina.
Probabilmente però, ma il mio è solo un parere strettamente personale, questa storia avrebbe reso ancora meglio con personaggi originali, le cui personalità ed esperienze pregresse avresti potuto creartele ad hoc per questo scenario.
In conclusione
Utilizzo delle W: 4/6
Caratterizzazione dei personaggi: 7,5/10
Introspezione: 5/5
Stile: 4/5
Grammatica e sintassi: 2,5/5
Originalità: 5/5
Totale: 28/36 punti. |