Recensioni per
Il Destino negli Occhi
di DarkWaterfalls

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
02/06/15, ore 19:05

TERZA CLASSIFICATA
Premio Giuria e Premio Mangaka – Uchiha version
Il destino negli occhi, di Darkwaterfalls

Correttezza ortografica e grammaticale: 9,2/10

Hai presentato uno dei testi più lunghi, nonché dei più corretti, e mi hai reso una giudicia felicissima perché sono dovuta intervenire pochissime volte per correggere delle piccole sviste (che probabilmente nessuno avrebbe notato, ma si sa che sono maniacale):

  • Madara, L'Imperatore
- “In solitudine[,] Madara aveva ripetuto le ragioni della rivalsa, sino a solcare il suo io.” [-0,1]
- “Aveva levigato il furore, cacciandolo nella gabbia toracica, pronta a versarlo, a esplodere sull’avversario”; ti ho evidenziato questa frase perché ci sono un po' troppe virgole, nonché due soggetti, dunque genera un po' di confusione. Allora, è la gabbia toracica pronta a versare il furore – e anche il termine versare non credo sia proprio adatto –, ma è quest'ultimo a esplodere sull'avversario; il cambio di soggetto è brusco e stona nella lettura. Ti consiglierei di spezzare il periodo o di sistemarlo in qualche altro modo. [-0,2]
- “Quando Madara spalancò le iridi[,] l’oscurità si colorò del loro bagliore rossastro.” [-0,1]
- “Hashirama Senju infranse la staticità per primo e gli andò contro. [Madara] Non si fece desiderare ; anche qui, omissione del soggetto che porta a un fraintendimento. Ho ipotizzato che il soggetto della seconda frase fosse l'Uchiha e non il Senju perché il resto del paragrafo vede lui come protagonista; se fosse così, aggiungerei Madara. Se, invece, il soggetto è Hashirama, ti consiglierei di spezzare il periodo con un punto e virgola e di cominciare la frase successiva segnalando il cambio di soggetto (quindi inserendo Madara). [-0,2]
- “Soltanto così[,] la rinuncia, le perdite e la furia bruciante avrebbero acquisito senso.” [-0,1]
  • Sasuke, La Luna
- “Allo stesso modo[,] la presenza dei tuoi compagni non ti tocca.” [-0,1]

Ti riporto anche un consiglio su una costruzione che a me suonerebbe meglio in un'altra maniera, ma non si tratta assolutamente di un errore grammaticale.

- “Se lo avesse degnato di ascolto [se si fosse degnato di ascoltarlo] sin da quando si era aperto, [...]”

Ti suggerisco, inoltre, di riportare in termini in Giapponese in corsivo, in modo da segnalare il cambio linguistico.

Efficacia espressiva e stile: 9,5/10

L'unica scelta che mi ha lasciato perplessa, in questo campo, riguarda il brusco scarto tra le prime tre OS e le ultime due; mentre le prime sono scritte in terza persona, nelle ultime si passa alla seconda. Per quanto mi piaccia questa tipologia di narrazione, penso che sia preferibile rendere una Raccolta il più omogenea e coerente possibile; leggendola tutta d'un fiato, si nota inevitabilmente la discrepanza e il lettore ne rimane confuso.
Quanto al resto, chapeau.
Non mi capita spesso di rimanere senza parole in questo parametro (in cui sono solitamente parecchio scassaballs, lo ammetto), ma il tuo stile mi ha entusiasmata a tutti i livelli. La punteggiatura è ben variegata e distribuita benissimo, cadenza alla perfezione il ritmo e riesce a non rendere pesante – nemmeno per un istante – una lunga introspettiva come quella che hai scritto. Anzi, la storia si legge davvero in un attimo, grazie alle descrizioni vivide, alla cura lessicale, all'attenzione verso la gestualità, la mimica e l'ambientazione; tutte le scene si dipanano con precisione ed eleganza davanti agli occhi di chi legge e l'efficacia espressiva è, inutile dirlo, ottima.
Nota di merito a parte merita il lessico; non è mai barocco, eccessivo o artificioso, eppure risulta curato e ben levigato. Non ci sono parole messe lì a caso, ma ognuna sembra frutto di una scelta ponderata che ti ha portato a non cadere mai nelle banalità, ma a tentare sempre perifrasi e costruzioni stilistiche più complesse e meno usuali.
Vorrei davvero trovare il pelo nell'uovo, ma non ci riuscirei nemmeno se leggessi la storia mille volte; anzi, a ogni rilettura ho scorto e apprezzato nuovi accorgimenti – che siano lessicali o di altra natura stilistica – che mi hanno portato a essere totalmente affascinata da questa storia.

Caratterizzazione e IC dei personaggi + Trattazione dell'Uchiha scelto: 10/10

Qui potrei spendere due parole in croce, così come riempire pagine e pagine di considerazioni; hai fatto un lavoro eccezionale, meraviglioso, rispondente al canone, ma non solo. Hai preso questi Uchiha e li hai resi tuoi; li hai fatti vivere ed esistere attraverso la rabbia – sentimento che li accomuna pur con accezioni diverse – ma hai anche impreziosito i loro gesti e le loro parole con tutta una serie di dettagli sparsi qua e là che rendono perfetta e completa l'identificazione del lettore.
Ho adorato visceralmente la OS dedicata a Fugaku; è senz'ombra di dubbio la mia preferita della raccolta, oltre che uno dei migliori scorci che io abbia mai letto riservati a questo personaggio, troppo spesso preso sottogamba o inquadrato in cliché che mi sono poco congeniali. Con lui hai fatto un lavoro splendido; la scena in cui “accompagna a casa” con lo sguardo tutti gli abitanti di Konoha è davvero struggente, mostra il lato umano del personaggio, svela il suo legame al Villaggio e alla sua gente, la devozione per il suo lavoro e la fiducia che ripone nel clan Uchiha. Anche l'arrivo di Mikoto nel quadro è una piccola perla, inserita ad hoc nella narrazione; la condivisione di una colpa troppo grande per essere raccontata a parole è emblematicamente espressa nella scena conclusiva, con quelle mani che si cercano, tentando di darsi sollievo.
Ci tenevo a soffermarmi maggiormente su Fugaku perché, come dicevo, temevo passasse in secondo piano rispetto agli altri e perché trovo che tu ti sia davvero superata con lui. Per passare velocemente in rassegna tutti gli altri, vorrei sinceramente complimentarmi con te; ci sono – quasi – tutti (spero davvero che vorrai scrivere di Izuna e Shisui, in futuro!), ognuno ritratto fedelmente in uno dei momenti cruciali per la sua crescita e maturazione.
Di Madara metti giustamente in risalto i due legami che hanno caratterizzato la sua intera esistenza, quello con suo fratello e quello con Hashirama, oltre che il senso di tradimento nei confronti di colui che riteneva essere il suo migliore amico – e che lo è ancora, nonostante tutto. Madara appare spietato e cinico lungo tutto il combattimento, ma, quando si avvicina alla disfatta, non può che soccombere al lato più umano e arrivare a chiedere perdono a Izuna per non aver protetto il clan.
Anche la OS dedicata a Obito è stata piacevolissima da leggere; hai dipinto la sua furia bestiale nel momento in cui è stato più vulnerabile e scoperto, ovvero il momento in cui ha visto il suo miglior amico uccidere la ragazza di cui è innamorato. La sua è una rabbia cieca e primordiale, intesa nel senso più letterale del termine, ma non per questo meno pregnante o dolorosa rispetto alle altre.
I due fratelli Uchiha chiudono egregiamente la raccolta; ci mostri un Itachi ancora giovane, prima che si macchi della colpa che lo segnerà per il resto della vita. Il tuo Itachi è ancora un ragazzo, preda dell'ira non meno di qualunque altro Uchiha; il maturo e razionale Itachi cede il passo a un Itachi più istintivo e verace, profondamente scosso per la perdita di Shisui.
Ho anche amato la OS dedicata a Sasuke; hai scelto di ambientarla quando il giovane Uchiha ha ormai scoperto la verità sul sacrificio di suo fratello e sul Villaggio della Foglia, dunque anche lui è ritratto in uno dei rari momenti di debolezza che si è concesso lungo il suo cinico piano di vendetta. Quella scena sulle rocce mi ha sempre commossa parecchio e tu sei stata perfettamente in grado di mantenere alto il pathos di un momento già di per sé carico di emozione.

Originalità: 4/5

La scelta di questa Raccolta è abbastanza originale, sebbene non sia la sola che io abbia letto riservata alla famiglia Uchiha; ma il tuo filo conduttore – la rabbia – è solido e ben presente lungo il testo, e ti ha condotto a delle riflessioni azzeccate, oltre che inedite.
I momenti che hai scelto di trattare sono tutti inseriti nel canon, tranne credo quello di Fugaku che comunque ci si allinea alla perfezione, dunque non ci sono grosse novità da questo punto di vista. Tuttavia, io ritengo originali le piccole cose; tutti quei dettagli con cui hai impreziosito le lunghe introspettive, che ti hanno permesso di restare fedele alla trama originale, pur con delle licenze artistiche molto ben riuscite.
Inoltre, ho apprezzato moltissimo l'idea di legare ogni personaggio a uno dei tarocchi; oltre a essere una trovata creativa che fa spiccare il tuo lavoro su altri con la stessa tematica, ti ha aiutato nella caratterizzazione ottimale dei personaggi.

Eventuale uso del prompt: 3/5

Questo è il solo tasto lievemente dolente di tutta la storia – nulla che ne infici l'oggettiva bellezza, in ogni caso; ho trovato il prompt-canzone poco sfruttato e, se non l'avessi ricordato all'interno delle note, probabilmente non mi sarei neppure accorta della sua presenza. Ovviamente, il filo conduttore degli occhi c'è e si sente – ed è questo il motivo per cui ti vedi attribuito un punteggio in linea di massima positivo – ma non c'è nulla che lo leghi specificatamente alle parole della canzone dei The XX. Mi sarei aspettata un riferimento più tangibile e concreto, avrei voluto vedere la frase attraverso la storia, ma mi sono dovuta accontentare d'immaginarla qua e là. Forse non era semplice sfruttarla al meglio, me ne rendo conto, ma trovo che avresti potuto ingegnarti ancora un pochino di più per interpretarla e sviscerarla più a fondo.

Eventuali punti bonus: 2/5 [Scegliendo di scrivere di quasi tutti, hai affrontato anche il POV di personaggi poco trattati nelle fanfiction, come quello di Fugaku, e i due punti bonus per i personaggi te li meriti tutti]

Gradimento personale: 5/5

Come avrai notato dal Premio speciale della Giuria, la tua è la storia che più mi ha convinta e conquistata, tra quelle in gara; hai rispettato l'IC di tutti gli Uchiha fino all'ultima goccia e io ho un debole per quelle fanfiction che sanno inserirsi nel rispetto del canon, portando però qualcosa in più ai personaggi. Ho trovato, inoltre, lo stile ottimo e piacevolissimo da leggere, cosa che ha contribuito non poco a farmi entrare in contatto con la storia.

TOTALE: 42,7/50

Recensore Veterano
22/04/15, ore 18:04

Alla faccia della fanfiction ._.
Okay, non so se riuscirò a recensire tutti i capitoli della fic, ma penso che questo basti ed avanzi, quasi~
Salve! Sono una delle poverette che ha partecipato allo stesso contest, ma appena ha letto la fic ha pensato che la sua fosse una ciofecata di prim'ordine^^
Mi piace come avete gestito il personaggio: siete partite dai pensieri di Madara su Hashirama, che con il suo sorriso genuino è riuscito a togliergli tutto, nutre così tanto rancore verso di lui da pensare che i Senju abbiano tenuto gli Uchiha sotto controllo e li abbia controllati per tutto il tempo.
Per lui Konoha non è altro che un'utopia, una pace destinata a sgretolarsi fino a portare ad ulteriori guerre.
Carino anche il fatto che la seconda parte della Shot parli proprio della battaglia sulla valle dell'epilogo, e della fine dello scontro.
Adoro anche come abbiate descritto la vita di Madara, una danza destinata a concludersi proprio con le parole che l'Uchiha ha rivolto al Senju qualche tempo prima.
Se devo essere sincera, lo stile scorrevole mi piace molto, anche se io sono convinta che Madara non avrebbe mai rinnegato la sua amicizia con Hashirama, infatti non sembra nemmeno pentirsene~
Alla prossima!
Un abbraccio,
Angie 96