Recensioni per
Rosso come il sangue
di _candyeater03

Questa storia ha ottenuto 7 recensioni.
Positive : 7
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
30/08/23, ore 22:49

Ciao cara,
eccomi qui sul filo di lana a lasciarti un commento nell’ambito di Sei giri di giostra.
Partirò dicendoti che amo molto Hunger Games, ma raramente riesco a leggerne quindi sono particolarmente felice che tu abbia scelto questo fandom e, cosa ancor più interessante, che tu ti sia cimentata in una flash dai protagonisti sconosciuti.
Hai davvero colto nel segno di questi giochi dai quali nessuno può davvero uscire vincitore, a maggior ragione se ti ritrovi in finale contro un tributo del tuo stesso distretto ed è il suo sangue a imbrattare la casa del Villaggio dei Vincitori nel quale non potrai mai trovare redenzione per quello con cui hai dovuto venire a patti per arrivare fino a lì.
È una flash ricca di angst, non ci sono dubbi, ma la trovo assolutamente perfetta per questo fandom e per un protagonista che ha affrontato tanto per sopravvivere, facendo leva quasi solamente sul proprio istinto di sopravvivenza.
Apprezzo tanto la scelta di un protagonista innominato, ma non per questo privo di caratterizzazione, con cui è stato facile entrare in sintonia e per cui mi sono ritrovata a fare il tifo, anche quando si è ritrovato solo contro al compagno dello stesso distretto.
Grazie per la bellissima lettura.
Alla prossima,
Francy

Recensore Veterano
30/08/23, ore 18:50

Ciao!
Parto con un mea culpa iniziale: non conosco il fandom di cui stiamo parlando, se non a grandi – grandissime! – linee. Però sono voluta passare lo stesso, sperando che gli OC mi aiutassero a comprendere meglio e ad immergermi di più nella tua storia. Che dire? Devi sapere che io sono la fan n.1 delle storie in prima persona, quindi non potevo che essere felicissima di scoprire che avevi deciso di declinare così la flash. E lo sono perché – riprendendo le tue note finali – secondo me è quella che permette meglio di addentrarsi nei miasmi dell’angst più bieco, dei pensieri più indicibili e nascosti. Così hai fatto tu, in questa storia. Non c’è bisogno di scusarsi, in ogni caso: l’angst è cosa buona e giusta, il nostro pane quotidiano e non ne abbiamo mai abbastanza. Mi è piaciuto molto come hai descritto il dolore della tua protagonista, in una specie di immedesimazione, in questo dialogo con l’ultima persona che ha ucciso, quella che la separava dalla vittoria e quella con cui probabilmente, prima dei Giochi, ha condiviso un po’ di vita, provenendo dallo stesso distretto. Mi è piaciuta moltissimo la sovrapposizione dei piani: il sangue di una che si trasforma in quello dell’altra; le ombre che girano intorno, le ombre di tutte le persone che ha ucciso mossa dalla furia della vita e della rabbia, che finivano per essere la stessa cosa. Fino alla morte finale, fino a quel “mi dispiace” che non riesce ad essere assoluzione, anzi, è ancora di più un tormento. Perché come dici tu stessa, c’è la pace della morte e l’inferno della vita. Anche se si riesce a restare in vita, a quale costo? Con le mani macchiate di quanto sangue, con quante ombre alle calcagna, con quanto dolore che ronza in testa e ghiaccia tutto? Alla fine, la tua protagonista resta in vita ma, paradossalmente, dentro muore. E ce lo dici chiaramente con quel coltello macchiato del suo stesso sangue, che mi ha fatto pensare che, alla fine, si sarebbe tolta la vita lei stessa, che avrebbe preteso anche lei la pace della morte e dei vinti, che avrebbe preteso di non essere più sola, raggiungendo nella morte la sua ultima “vittima”, che l’avrebbe tormentata per sempre nei pensieri della vita.
Insomma, questa flash è molto ben scritta e molto potente. Uno spaccato davvero interessante (per me che sono profana!), una retrospettiva sui pensieri di un Vincitore che davvero vincitore non è.
Alla prossima!
Ti abbraccio

Recensore Master
30/08/23, ore 15:44

Ciao, cara!
Eccomi qui per il secondo turno di "Sei giri di giostra".
Parto col dirti che Hunger Games mi piace molto, quindi quando ho visto questa storia mi sono assolutamente ripromessa di leggerla. E ho fatto bene, perché mi è piaciuta proprio tanto.
Sono sempre stata incuriosita rispetto alle edizioni passate degli Hunger Games, e tu hai descritto uno spaccato molto interessante: due tributi dello stesso Distretto che arrivano in finale, ma non c'è tregua, nemmeno alla fine. Non c'è redenzione. Nessuno vince davvero gli Hunger Games.
Mi ha particolarmente straziata il finale, dove la protagonista non riesce a vivere, non tra i sensi di colpa e quella casa fredda piena di ombre e vuoti, e finisce per replicare la scena nell'Arena: il coltello, il sangue sulla pelle. Solo che stavolta è il suo. Hai reso davvero molto bene i suoi tormenti interiori, il dolore, la disperazione e il vuoto, sì, che la portano a tale gesto. Brava.
Nota di merito per il titolo che mi è piaciuto davvero tanto.

A presto!

Un bacio,
Mary

Recensore Master
29/08/23, ore 19:59

Ciao Candy! ^^
Arrivo finalmente a leggere anche la tua fan fiction per questo secondo giro di giostra!
Partendo da ciò che hai scritto nelle note finali, sappi che io amo le storie con questo taglio introspettivo/drammatico/angst e, dopo aver letto questo tuo scritto, trovo che tu sia abilissima nello scriverle, perciò non fermarti, ok?! XD Porta avanti la nostra bandiera con orgoglio, ahaha! XD
Scherzi a parte, ho trovata questa flash davvero molto bella, dove racconti in maniera molto intensa il dolore e il trauma vissuti dalla tua protagonista.
Il sangue che le resta appacciato addosso (quello dell'altro ragazzo del suo distretto e poi il suo) è un immagina veritiera di ciò che alla fine erano questi bambini mandati a morire e uccidere. Come ha ben detto Haymithc: nessuno vince gli Hunger Games, ci sono solo sopravvissuti che si porteranno macchie di sangue addosso per tutta la vita, e per alcuni quel dolore e quella "vergogna" è così tanta che alla fine non resistono e l'ultimo sangue a sporcare le loro dita e scivolare lungo i coltelli del tradimento è solo il loro.
Bella riflessione, belle parole, bella composizione del testo con l'ultima parte che rimanda alla prima!
Insomma, un'ottima flash, complimenti! ;)
Al prossimo giro,
BellaLuna  

Recensore Master
17/08/23, ore 15:21

Ciao! Sono passata a recensire per l'iniziativa dei sei giri di giosta!
Allora, innanzitutto ti dico che questa flash mi è piaciuta tantissimo. Ho avvertito tutto il dolore dell'orrore che è stata costretta a vivere la protagonista. Vivere, anche solo sopravvivere dopo uno scempio simile, dopo gli Hunger Games... Penso che non sia sostenibile da chiunque. Il senso di colpa ti divora e sei costretto a rivivere in ogni incubo ogni uccisione commessa... Peggio se chi uccidi è qualcuno con cui sei cresciuto, come in questo caso. La fine è amara ma molto realistica: qualcosa si è rotto, la pressione era troppa, e la nostra protagonista si toglie la vita. Ho amato il parallelo con il coltello pieno di sangue che cade a terra.
Sei stata brava! Hai trasmesso proprio tutto in una storia così breve e non era facile.
Complimenti ancora!

Baci,

Mitsuki 😘

Nuovo recensore
30/04/15, ore 20:06

"Forse dovrei iniziare ad ascoltare le persone che mi dicono che dovrei smettere a scrivere cose così, perché sono seriamente preoccupate di tutto ciò."
Ma anche no, direi! Perchè mai? Scrivere di "violenza" non farà di te la prossima Erszébet Bathory!

Tornando alla recensione vera e propria, tua one-shot mi è piaciuta molto perchè è cruda, realistica e scritta bene: chissà quanti Vincitori, spinti dal senso di colpa, avranno tentato di uccidersi o si saranno suicidati. Il ricordo di cosa sia successo nell'Arena, soprattutto se si è stati costretti ad uccidere il tuo compagno di Distretto, dev'essere un peso incredibile da sopportarte; si può avere la comprensione di tutti e ci si può cercare di convincersi che chiunque altro avrebbe fatto lo stesso, essendo in gioco la propria soppravvivenza. 
Però, alla fine, si resta soli con il proprio dolore e la consapevolezza di aver ucciso uno, o più, persone come te.
Non è un caso, infatti, se parte dei Vincitori si siano "buttati" nel tunnel dell'alcool o della morfamina.  

Ancora complimenti per la tua storia,
Kat

Recensore Master
26/04/15, ore 20:06

Chi mai può venire a romperti le scatole? Io, ovvio! XD Ma quanto ti adoro! Seriamente, già solo il fatto che hai scelto il Distretto 6 mi fa impazzire. Io amo quel distretto e quel numero! Scleri della sottoscritta a parte, la storia in sé è fantastica. Non ho notato alcun tipo di errore, e mi è piaciuta in particolar modo l'ultima parte, quando la protagonista si suicida (se ho capito bene). Scrivi più spesso storie del genere (anche se lo fai già)! Ci risentiamo presto! Baci, Jacki.