Recensioni per
Vissero per sempre felici e con niente
di sfiorisci

Questa storia ha ottenuto 7 recensioni.
Positive : 7
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
20/04/16, ore 16:04

Ciao!
Sono qui per lo scambio ^_^
Urca, quanto livore! Ma ti capisco benissimo, di inutili consumatori di ossigeno ne ho conosciuti tanti anch'io e, in effetti, poter scrivere male di loro è un ottimo modo per sfogare la rabbia e il disgusto che provocano >:(
Il quadretto che hai disegnato è impietoso, ma sincero (e terribilmente esilarante): ogni passaggio che hai descritto è davvero prevedibile, forse cambieranno le marche dei vestiti e dello specchio (cioè, esistono specchi di Hello Kitty? Che non siano per bambine, intendo) o del numero di figli, ma la sostanza sempre quella rimane. Una vita di niente.
Dev'essere stato terapeutico scrivere quest'invettiva, scommetto che ti sei sentita subito meglio dopo. Di certo, se il risultato è questo, non posso far altro che dirti brava! hai fatto bene ù.ù
Alla prossima!

padme

Recensore Junior
08/10/15, ore 15:49

Ciao, eccomi qui per il gentile scambio di recensioni! ^^
Non avevo ancora mai letto una ff così. E devo dire, che ne sono rimasta piacevolmente sorpresa!
Sembra quasi una favola in chiave moderna, come quelle in cui alla fine, viene spiegata la morale ai bambini. Essendo io, in prima persona a reputarmi ancora una bambina (sebbene i miei quasi 18'anni non lo conferemerebbero u.u) sono rimasta molto colpita e affascinata da questa storia, sopratutto quando, leggendo la tua nota a fine pagina, hai rivelato che questa "favola" ti è stata ispirata da persone che hai incontrato (per così dire) ed è forse questo fattore, che rende la tua storia così bella e reale. Perchè in fondo, persone così esistono eccome!
Per quanto riguarda la stesura del testo, non ho riscontrato assolutamente niente di negativo. Molto scorrevole, e con un linguaggio semplice ma decisamente efficace alla riuscita della one-shot! Brava! ;)

MR

Recensore Junior
19/09/15, ore 16:00

Oh. Mio. Dio. Questa storia ha una profondità assurda oltre il velo di superficialità con cui l'hai presentata. Uno stile delizioso e gradevole, una fluidità unica e una voce ironica e sacente. Carla e Roberto descrivono una generazione illusa e sciatta: di gente così ne vedo a palate, sempre a criticare chi è originale o con gusti eccentrici. Non si pongono domande, non cercano, non vogliono risposte, non hanno curiosità. Hai fatto un lavoro ottimo e strabiliante. Con affetto, Delilah

Recensore Junior
24/08/15, ore 20:41

Ciao! :)
Recensisco questa storia dopo un po' di tempo - me l'ero segnata tra quelle da recensire, ma tra quella marea di storie da leggere passano i mesi prima di riuscire a completarle tutte. Scusami per il ritardo, quindi.
Allora, passando alla tua storia... lo so che mi piace fare la trasgressiva, e forse sbaglio nel mio giudizio, ma ho percepito il tuo testo come una delle cose più amare che abbia mai letto.
Carla e Roberto sono persone, di fatto, felici: lo sono, e nulla potrà mai renderli tristi, perché non hanno la consapevolezza di avere una vita vuota e non si sanno come tali. Credono che la propria esistenza sia completa, perfetta, e per questo essa la diventa: si comportano in funzione di questa convinzione e si crogiolano nella loro tranquilla, perfetta quotidianità.
Forse, risentono della loro vuotezza appena inconsciamente: non abbastanza da rendersene conto, ma sufficientemente da provare la sensazione di aver bisogno di qualcos'altro: per questo si dilettano a guardare la vita degli altri. E' come essere davanti a uno specchio e guardare gli occhi di un'altra persona attraverso il riflesso dello specchio: in quel momento si smette di guardare se stessi, si può guardare ma non si può guardarsi, e ciò distoglie lo sguardo da sé, che potrebbe rischiare di farci rendere conto dei nostri difetti. E proprio per non affacciarsi sul vuoto che i due hanno dentro di sé, si ritrovano costretti a parlare degli altri, a insinuarsi nelle loro vite: è forse proprio questo che li riempie, altrimenti, come un sacco vuoto, non saprebbero reggersi in piedi.
E la gente, a guardarli, si chiede come facciano a sopravvivere, come non si chiedano se manca loro qualcosa, in fondo. Vedono questa facciata felice e imperturbabile, vacua e monotona, che è tutto ciò di cui Carla e Roberto hanno bisogno.
Bella storia, complimenti: semplice, scorrevole, comica (?), piacevole e significativa, seppure un po' amara.
Ottimo lavoro.
A presto, ti mando un abbraccio.

Recensore Master
04/08/15, ore 00:06

Ciao tesoro! <3
Come promesso, eccomi qui a recensire questa piccina.
E devo ammettere che l'ho trovata molto carina. E comica (?) per certi versi.
Comica più che altro nel modo in cui sei riuscita a presentare i due, a tratti magari in modo sprezzante, in altri forse con un poco di ironia che non ha guastato proprio niente.
Mi è piaciuta la tematica che hai voluto trattare ed il modo in cui sei riuscita a descriverla: semplice, ma che va dritto al punto, senza troppi fronzoli.
Che poi, se ci si pensa bene, ce ne sono tante di persone che hanno questa "caratteristica", questo essere vuote e senza senso solo perchè non sono riuscite a crearsi una propria vita. Seguire quello che la gente vuole che noi si faccia è sbagliato, sbagliatissimo; meglio essere se stessi ed esserlo anche in modo originale u.u
Quindi, complimenti vivissimi, perché sei bravissima, te li meriti tutti, davvero. Brava brava brava.
Non ho molto da aggiungere, se non consigliarti di non smettere di scrivere, e sono serissima u.u
A presto tesoro! Ti voglio bene! <3
Un bacione grande grande ed un lunghissimo abbraccio, con tutto l'affetto che ho nel cuore, Letizia <3

Nuovo recensore
11/06/15, ore 13:39

Peccato che queste persone non siano in grado di vedere sé stessi e il mondo per quel che è. E' come se vivessero in un coma vigile da cui è impossibile risvegliarli. Nulla di male, non fosse che ne è pieno il mondo e sono queste persone che portano e diffondo il male... Avete mai letto la banalità del male di Arendt... Ecco Eichmann somigliava molto a queste persone.

Nuovo recensore
28/04/15, ore 20:23

Questa storia è assolutamente fantastica. Ti dirò, oggi non avevo voglia di leggere niente, poi mi imbatto nella tua storia e.. beh, sì, leggo. E' sarcastica ma al tempo stesso rappresenta un buon 60% della popolazione mondiale. Persone di niente, che vivono giorni di niente, che dicono niente e pensano niente. Ne ho conosciute parecchie di persone così, gente che segue la massa e non pensa con la testa propria, gente a cui manca personalità. Detto ciò, complimenti ancora, persino Piton qua sopra ti applaude.