Davvero bellissima e posso aggiungere che in poche righe hai detto molti più di quanto di sarebbe potuto narrare in molte più righe. Queste immagini poi capiche si senso anche se profondamente differente, hanno giocato l'una con l'altra creando alla fine l'essere perfetto e completo, ciò che ognuno di noi è realmente. La doppia faccia ha la capacità di farci lavorare in maniera differente rispetto alla nostra ma è sbagliato farci soggiogare da essa ... forse perché con la prima si gioca e con l'altra si vive realmente e, anche se il viggio che compiamo è tutt'altro che rose e fiori, dobbiamo percorrerlo con la mente lucida, con la giusta visione delle campionature ed evitare di farci sorbire da esso. Anche se la nostra esistenza può essere paragonabile ad un singolo filo, dobbiamo comprendere che il nostro colore e la nostra lucentezza (anche se limitata poiché siamo minuti) avrà un senso soltanto se mischiata a quella di alti ... se invece, come tu hai scritto, siamo come un filo multicolore la nostra lucentezza è minore perché non siamo distinti e difficilmente potremmo essere intrecciati ad altri. Proviamo ad immaginare con quante poche campionature di tessuto un filo potrebbe stare, soltanto con i suoi simili ... ma è risaputo che i filamenti trattati in maniera esosa posso avere meno durata a dispetto di altri che invece sono di un colore singolo.
Tralasciando il discorso del cordame vario (perdonami, mi sono fatta trascinare ^-^") dichiaro che questa breve visione oltremodo realistica al punto di vista psicologico mi è piaciuta assai. Ancora un buon anno ragazza! Bacioni!

ok,non è un orario decente,ma è l'unico momento libero che ho trovato U_U davvero stupenda,mi è piaciuta molto,fila dritta tra i preferiti naturalmente!Che altro dire?Sei bravissima!Ora vado U_U Buon anno nuovo!Spero sia migliore di quello vecchio ;) ciau ciao^^

E' molto toccante questo tuo lavoro, mi è piaciuto molto.
In effetti tutti abbiamo una parte di noi stessi che resta sopita ed emerge solo in determinate situazioni. Purtroppo quando questo accade i nostri occhi vedono i colori del mondo in maniera differente, è come se non riuscissero più a distinguere bene il rosso dal nero, il bianco dal grigio …c’è solo una gran confusione nella testa. E allora si commettono sbagli, gravi errori di cui poi ci si pente e che alla fine portano a sbagliare ancora perché il dolore è troppo grande da sopportare e non si trova altra via d’uscita se non sbagliare ancora…
E’ pura speranza quello che hai scritto alla fine, quel pianto, quell’unione e la cenere da cui rifiorisce quella persona che finalmente dopo tanto ha ritrovato se stessa. Bravissima! Buon anno.