Nulla. Assolutamente nulla da dire. Sono senza parole. Lei hai distrutte tutte. Esattamente questo volevo dire:
nulla

E' una poesia? E' una storia? E' un pezzo di vita? Forse tutte e tre le cose e forse nessuna. Disperazione, dolore e amore... Tutto in queste poche righe, come se tu avessi vissuto, come se tu avessi provato, come se tu potessi metterti dentro e annegare nei sentimenti e nel cuore di chiunque. Secondo me tutta la potenza e lo struggimento di questa storia sta proprio nel fatto che tu non hai provato, non hai sperimentato sulla tua pelle cosa significa quel dolore, ma proprio per questo riesci a renderlo lucido e vivo. Come posso dire una cosa del genere? Forse mi sbaglio, ma in alcune tue storie ho visto una sorta di percorso di "sperimentazione", un tuo provare a "calarti nei panni di". Di una donna con un vestito rosso, di una ragazza con la gioventù alle spalle e la solitudine dentro, di una madre, di un figlio... Ogni volta qualcosa di profondamente diverso e qualcosa di simile. Maledizione al mio amore o maledizione all'amore? Difficile da trovare e da provare, ma che prima o poi dilagherà anche nella tua vita e la trasformerà "in un'altra vita" e allora forse non ci sarà più spazio per questi viaggi. Oppure no?

Non ti posso dire "brava" per questo scritto: qui la bravura non c'entra niente. Ti dico... niente, non ti dico niente. Sai che l'ho letta e, be', non posso lasciarti una recensione su questo pezzo, perché non è una poesia, non è un racconto. E' una scheggia del sussurro della luna. Sei tu: come faccio a dirti brava? Non hai composto, hai riversato qualcosa di già formato dentro di te qui dentro. Hai fatto bene a farlo? Chi lo sa. Però l'hai fatto e chi vuole sentirlo lo sente.

Commovente. Ritmo veloce e struggente, linguaggio appropriato e a dir poco efficace. Complimenti!