Oh bonjour.
È molto bello il linguaggio che hai usato nella storia e solo chi non ha letto Poe non vedrebbe la sua influenza sulla costruzione delle frasi. Ci sono un paio di "ma". Anzitutto, per una migliore lettura il consiglio è di andare a capo un po' più spesso - cosa puramente fine alla meccanica degli occhi che dopo un paio di righe attaccate iniziano a smadonnare tutto lo smadonnabile, non è una critica alla storia in sé. Invece, per quanto riguarda la storia, la criticaè per l'appunto sul linguaggio che hai utilizzato: come tu stessa hai detto, è ispirato a Poe. Ma Poe scriveva per la sua epoca e scriveva, talvolta, storie ambientate nel Medioevo dove un certo registro è plausibile. Ecco, quello che mi stona è il linguaggio del protagonista che parla in prima persona e quel "1973": neanche mio nonno ha mai parlato a quel modo. Tuttavia, ho apprezzato la ricercatezza e lo stile, e anche la storia in sé merita per trama classica e perché dona emozioni e ansia, oltre al fatto che hai esplorato molto a fondo l'animo del protagonista.
Nel complesso, bel lavoro pulito. |
