Grammatica
Su questo parametro non ho sinceramente nulla da dire; tralasciando lo stacco di una virgola, una cosa del tutto banale e da te già precedentemente segnalata, non ho appunti da porti o correzioni in merito: il testo è stato scritto in modo corretto da qualsiasi punto di vista grammaticale e non mi aspettavo nulla di diverso. Mi sembra quasi sciocco farti i complimenti per un parametro così “ovvio”, quasi uno sminuirti, ma credo che sia giusto riconoscere la bellezza di un testo pulito, specie se così ben costruito come il tuo. Perciò brava (e grazie) per aver proposto un così bel testo.
Stile e Lessico
Anche questo parametro è pieno di lodi, soltanto lodi, ma per una questione di comprensione cercherò di spiegarti il perché sia così entusiasta, perciò mi scuso fin dal principio se tenderò ad essere prolissa.
Non posso dire che il tuo stile segua quello di Martin, perché a partire fin dal narratore, le scelte stilistiche si sono fortemente discoste: ciò non è un male, primo perché comunque i libri non possono essere presi in considerazione, secondo perché un testo per essere bello e adatto al fandom, anche quando si seguono le versioni scritte, non è necessario che sia uguale alla versione originale; in pratica, stile diverso non significa poca attinenza al contesto, significa osservare il contesto stesso da altri punti di vista. Ciò detto, vorrei comunque precisare che sì, la narrazione è posta da due modelli stinti, è vero, ma il lessico utilizzato e la prosa stessa della tua storia, si accostano in modo perfetto al “modello martiniano”. L'utilizzo della parole, semplice e non troppo ricercato, ma comunque aulico, elegante e adatto all'ambientazione proposta, si accosta perfettamente alla narrazione di A Song of Ice and Fire. Pur non essendo un aspetto fondamentale o rilevante nella valutazione, da fan sfegatata quale sono non posso che apprezzare queste assonanze linguistiche. Ritengo che questo tuo adattarti all'opera originale, pur prendendo le tue iniziative e i tuoi spazi, sia stata una decisione a suo modo originale, ma sopratutto ben dosata, elegante e piacevole: hai saputo giocare, forse in modo involontario, con l'attrattiva del fan che ha letto il libro (e che per questo apprezzerà ancora di più la tua storia), mischiandola con la tua personale visione e aprendo il gradimento anche a chi non potrebbe capire le similitudini con l'opera scritta.
In tutto questo, si nota un'ottima padronanza della lingua, che ha saputo catturare il significato delle parole usandole sempre in modo appropriato; non è, come sicuramente starai pensando, una cosa così ovvia, ad essere onesti: spesso il lessico viene sfruttato più per il suo bel suono che per il suo vero significato, trappola in cui anch'io, delle volte, sono caduta; mi rende perciò felice notare che tu, con un certo talento che non si può negare, sia riuscita ad evitare gli ammalianti richiami delle “belle parole nei contesti sbagliati”. Tutto ciò dimostra non solo l'impegno che devi aver messo nella stesura del testo, che non perde mai d'intensità e non si riduce mai a frettolose conclusioni, mantenendo lo stesso andamento narrativo e adattando il ritmo alla scena descritta, ma anche la bravura nel saper gestire la stesura di un testo narrativo.
Dopo questa sviolinata, vorrei prendermi un secondo per farti notare un pezzo in particolare che, ad essere onesta, mi ha colpito per la sua perfetta assonanza con il mondo di Martin, sia da un punto di vista stilistico che di contenuto (ma di questo parametro parlerò meglio dopo), pur mantenendo, come detto in precedenza, la sua indipendente personalità:
Riporti lo sguardo su Arryn, osservando il suo viso sofferente: la pelle consumata dal tempo ha assunto un colorito grigiastro ed è solcata da rughe profonde, come se si stesse accartocciando su se stessa.
«Sei un alto Lord, eppure guardati ora» rilevi. «Agonizzante in un letto a pisciarti addosso.»
Questo pezzo, lo ammetto, è stato scritto in modo davvero divino: hai usato suspense, hai sfruttato il tempo letterario in modo calibrato, soppesando bene il ritmo e creando, in sole due frasi, un vero e proprio “momento”. Hai dato un cardine alla storia sfruttando proprio la tipica “arte alla Martin”, senza dilungarti in inutili sproloqui, ma centrando il punto in un modo ben catalizzato, perfettamente armonioso con il contesto.
Questo è stato il pezzo che più di tutti mi ha dato i brividi e mi ha fatto comprendere che in questo scritto c'è, prima di tutto, bravura. E forse, lo dico senza pudore e ti chiedo di perdonarmi, ammetto di provare un po' di gelosia, un briciolino d'invidia, perché sono questi testi che fanno riconoscere i propri limiti e che preghi di non incontrare mai durante una competizione letteraria. Fortuna che qui ho fatto da giudice e non da partecipante!
Generalmente nei miei commenti, questo è il momento in cui inizio ad elencare le cose che non mi hanno convinta, ponendo un freno alle “belle paroline” che uso per tentare di indorare un po' la pillola; ma con il tuo racconto, il momento per me più difficile da stilare, il momento che trovo più complesso, perché parlare di “errori stilistici” o “scelte stilistiche” significa scontrarsi su idee più che su “verità inviolabili”, ebbene quest'attimo terrorizzante con te non può essere trattato: ho adorato ogni singola virgola del tuo testo, pur avendo io uno stile totalmente diverso dal tuo.
Mi è piaciuto il linguaggio, il ritmo narrativo, la scelta della punteggiatura e l'utilizzo fortunatamente molto pacato del “corsivo”.
Del tuo lavoro, che ho trovato ben percepibile in ogni singola parola, non ho critiche da porre, ma solo noiose e belle parole da spendere (cosa nella quale mi sono dilungata fin troppo, a mio parere).
Potrei, certo, farti un altro centinaio di complimenti, prendendo frase per frase e dicendoti cosa ho apprezzato nella sua stesura, ma sarebbe inutile e non mi permetterebbe di arrivare fino alla fine della valutazione. Ho comunque deciso di citare la frase che più mi è piaciuta, sperando di non averti offesa od urtata nell'averla presa ad esempio, perché ritengo che così come faccio notare gli errori, cercando di far capire cosa andava e cosa no, devo fare lo stesso anche con le cose corrette e piacevoli, altrimenti le parole potrebbero sembrare solo vento, solo frasi scritte su un testo non veramente letto e percepito.
Originalità
Questo è un parametro complesso, proprio perché l'originalità è qualcosa di difficilmente comprensibile. Cosa può essere definito banale o rivoluzionario? Io, per quanto mi è stato possibile e nei miei totali limiti, ho provato a darne una mia visione.
Tanto per iniziare, non si può negare che i tre personaggi mischiati tra di loro non siano originali (ma questo è merito anche mio LOL), ma più che i personaggi in sé ho apprezzato come hai strutturato il loro incontro.
Da una parte sei stata fenomenale nel costruire un'ambiente plausibile, dall'altra ho ammirato il modo in cui hai provato a gestire il personaggio di Petyr: d'altronde non avendo mai letto un capitolo dal suo punto di vista, sei andata totalmente alla cieca, cercando di elaborare un personaggio complesso oltre ogni limite. E, ragazza, secondo me sei andata alla grande! Hai strutturato la storia in modo coinvolgente, senza concentrarti su un flusso di pensieri troppo ampio, cercando di ampliare la sua personalità, di carpire la sua mente: ti sei soffermata su un fatto appurato, senza troppi fronzoli. Questa è stata una vera diversità, di solito, quelle rare volte che ho letto di Petyr, la gente cercava di “ampliarne” il personaggio, cercava di prevederne le mosse. Tu le hai semplicemente argomentate, il che ha reso questa ff, oltre che bellissima, decisamente diversa dal solito.
Brava!
Trama
La trama non è complessa o troppo arzigogolata, è molto decisa, si struttura attraverso un fatto noto arricchendolo con delle proprie visioni plausibili e per nulla forzate.
Ho apprezzato sia il modo in cui hai sfruttato le nostre nozioni concrete, che conosciamo senza ombra di dubbio, sia il modo in cui si sono perfettamente accostate alla tua fantasia e alla tua personale interpretazione dell'avvenimento.
In generale, la trama non è assolutamente complessa, ma credo che sia stata proprio la sua semplicità è il suo essere plausibile a renderla tanto bella.
Trattazione dei personaggi
I personaggi sono stati ben trattati, non c'è ombra di dubbio in questo. Sei stata brava a giocare con una visione già esposta e ben caratterizzata, senza cercare un Petyr e una Lysa più giovane, giocando con personaggi già costruiti e quindi senza doverti inventare nulla. La vera novità è stato Jon, ma non essendo stato mai più che accennato nel libro e vagamente citato nel film, non ho potuto lamentarmi nella sua costruzione: hai sfruttato bene le linee guida dell'opera originale.
Coerenza con il Personaggio Originale / Coerenza nella Struttura del Personaggio (in caso di OC e OOC segnalato)
I personaggi sono perfettamente coerenti con quelli proposti dall'opera originale. Lysa, in particolare, era talmente simile al libro che ho avuto i brividi nel leggerla: molto simile al libro, forse un po' meno al telefilm, ma essendo stata così poco caratterizzata nell'opera visiva, potevi comunque spaziare con i tuoi personali punti di vista (o spunti, dato che l'adattamento all'opera originale è perfettamente calzante!).
Petyr l'ho trovato azzeccato specie nelle sue frasi, così posate e curate, ben adattate all'ambiente, da sposarsi divinamente con l'opera originale.
Trattazione della coppia / triangolo / dodecagono (se presenti)
La coppia “Petyr/Lysa” è assolutamente fantastica, l'hai trattata alla perfezione e l'hai adattata al contesto in modo assolutamente ben delineato, senza forzarla e ponderando bene specie gli atteggiamenti dei protagonistiAnche Jon, nel suo modo austero di provare affetto per Lysa, l'ho trovato, forse un po' insolito, ma assolutamente adatto alla situazione. Ho trovato romantico che alla fine Jon Arryn si fosse realmente innamorato, a suo modo, della moglie.
Presentazione
La presentazione, specie su EFP, è stata ben strutturata, non ho critiche da porti.
Gusto Personale
Be' a questo punto direi che dire che mi è piaciuta sia quanto mai banale. Ho adorato ogni parola, sono stata risucchiata dalla storia in ogni frase e la caratterizzazione mi ha fatto venire i brividi per la sua attinenza all'opera originale.
Ho amato questa ff dall'inizio alla fine e non potrei essere più orgogliosa di aver letto un testo tanto bello. In qualche modo, molto disonesto ed egoistico, mi sono quasi sentita partecipe alla sua costruzione!
Insomma, hai fatto un lavoro davvero eccelso, che merita di essere celebrato.
Mi raccomando, pubblicizzala quanto più possibile, perché io lo farò! (Recensione modificata il 07/07/2015 - 10:00 pm) |