Eccomi!
In primo luogo, prima avevo scritto un'introduzione brillante e bellissima, ma ho chiuso per errore la finestra e non me la ricordo. Quindi facciamo finta che io l'abbia scritta e tu l'abbia letta.
In secondo luogo... letta qui, con altri tempi e altri spazi, con un respiro ampio e attento, la tua storia ha tutto un altro effetto.
Dura, sì, senza dubbio. Angosciante, un po'. Cruda, tanto. Struggente, tantissimo.
E - a me piace vedere sempre così le storie, un po' a modo mio - su piani e livelli diversi. Qui sì, c'è la sofferenza anche fisica (bellissima la serie dei tre aggettivi - ho notato che è una caratteristica stilistica ricorrente; sei brava a non abusarne e a usarla sempre in modo sensato ed efficace), ma soprattutto c'è una dipendenza mentale, un'incapacità emotiva (non si riesce ad ammetterlo, non si riesce a distaccarsene). Bello. Un bel messaggio da leggere, da rivedere in altre chiavi, in altre questioni.
Mi piace molto il tuo stile, questo già lo sai. Scrivi in maniera impeccabile, sei sempre attenta alla forma e sensibile all'organizzazione delle frasi e delle parole. Sono due cose che non posso non apprezzare e non farti notare. Trovo che tu abbia una maturità stilistica e lessicale davvero notevoli, considerando poi quanto ampie sono le tue prospettive di crescita!
Forse - e questa è una questione squisitamente personale - avrei aggiunto punteggiatura proprio alla fine, per donare incisività alla conclusione, ma, ripeto, è tutto davvero perfetto anche così.
Non posso non lodarti!
A presto... scrivi, scrivi, scrivi, perché ti leggerei all'infinito. |
