Ciao, Maeve. Passavo di qui e pensavo di lasciarti una recensione. Un po' mi sentivo in debito! :P E poi non si poteva lasciare senza almeno una recensione una poesia così bella. Perché personalmente mi è piaciuta molto questa tua composizione, in cui il dramma della distruzione e il senso di necessità che vi trapela ("metodiche", "composte", "allestisce", "precisione", "inevitabilmente"...) si intrecciano in modo assolutamente armonico. E' la compiuta espressione di un declino che travolge e che getta nell'oblio, che abbatte e che genera rimpianti. Troppe volte ci si abbandona al tornado e così, con inquietante precisione, il quadro d'insieme esplode e i frammenti ben precisi di cose che c'appartenevano e che sapevamo di possedere, dall'alto delle nostre false sicurezze, vanno in mille pezzi.
Complimenti, davvero.

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