Recensioni per
c'era un vecchio seduto ad un tavolino;
di alix katlice

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
16/03/18, ore 17:32

Recensione premio per il contest Cuore d'Ombra

Interessante questo esperimento, complimenti **
E' una storia semplice, senza molti artifici, ma mi ha comunque stretto al cuore. Perché?
Perché quel movimento finale del voltarsi indietro, del sorriso, è stata una pugnalata bella e buona. Lì si concentra tutta la malinconia di questo vecchio, che chissà cosa e chi vede alle sue spalle: quali momenti, quali amici, quali episodi e amori; mi fa pensare che sia rimasto tutto solo, forse l'ultimo tra tutti coloro che conosceva, per l'uno o l'altro motivo.
Non so, mi ha fatto venire in mente la bellissima canzone dei Nightwish "The Islander", che se non conosci ti consiglio di recuperare al più presto perché è molto struggente e poetica *^*

Nuovo recensore
08/06/15, ore 14:28

Ottimo inizio in effetti l'atmosfera è stata mantenuta! Io sono allieva di Valenzi che insegna alla scuola di scrittura Omero ( zona Monteverde Vecchio) se hai possibilità, vacci a dare un'occhiata, lui è una persona davvero alla mano e sono sicura che ti darà qualche ulteriore dritta ;)

Recensore Veterano
08/06/15, ore 09:30

Pedro scaricò l'ultima cassetta di pesce sul molo; quella era stata una giornata davvero fortunata per il suo padrone e, quindi, anche per lui. I pesci, che normalmente facevano così fatica a catturare, oggi sembravano aver voglia di saltare da soli nelle loro reti, e quando il sole aveva tinto di arancione e oro le acque della laguna, la loro barca sembrava quasi un diamante da tutte quelle scaglie che riflettevano la luce dell'astro morente. "Va bene qui?" disse guardando con aria interrogativa Saunders: il suo padrone, come sempre, annuì distrattamente. Ormai erano più di tre mesi da che Pedro era diventato il suo apprendista, e aveva sentito il signor Saunders (o il "colonnello" come diceva chi voleva burlarsi di lui paragonandolo a quel tipo del pollo fritto) parlare solo in rare occasioni. Per lo più si limitava a qualche gesto della testa o ad una specie di grugnito: questo era il massimo che Pedro era riuscito a cavare da lui. Eppure c'erano stati anche alcuni momenti speciali in cui quell'uomo si perdeva nei suoi ricordi, magari guardando un tramonto infuocato come quello, ed allora le parole sembravano sgorgare da lui come un ruscello che d'inverno si riappropria del suo letto asciutto durante un'estate soffocante. "Ragazzo" disse Saunders, e Pedro comprese che quello sarebbe stato uno di quei momenti: così si sedette vicino a lui, aspettando. L'attesa non durò molto. "Nella tua vita incontrerai molte persone, così tante che la maggior parte non sarà altro che una goccia di un istante passato in un oceano di giorni presenti. Ma sappi, che non importa chi conoscerai o quanti entreranno a far parte della tua vita; le persone si dividono solo in due categorie. I deserti e le montagne". Pedro sollevò lo sguardo, non comprendendo cosa volesse intendere l'uomo, ma si vide bene dal fare domande. In quei momenti l'unica voce doveva essere quella di Saunders, il quale, dopo un istante, continuò. "I deserti sono quelle persone che le guardi e sai tutto di loro, perché fino in fondo all'orizzonte non c'è che una distesa piatta di roccia o sabbia. Sono le persone che mai ti sorprenderanno e da cui non potrai imparare niente. E, sfortunatamente, sono la maggior parte. Ma se sei davvero fortunato, di quella fortuna che ti capiterà poche volte nella vita, allora incontrerai delle montagne, e la tua vita non sarà mai più la stessa. Perché dalle montagne non sai mai che aspettarti: magari dopo un picco innevato ti aspetta un lago scintillante, e poi un paesaggio collinare, ed ancora, magari una bellissima spiaggia. Da loro apprenderai che la vita non è una calma piatta nell'attesa della fottuta morte che ti strapperà via dai tuoi cari, ma un insieme continuo di scoperte e di meraviglie. Perciò Pedro - e ascoltando questo il suo apprendista sussultò perché Saunders non l'aveva mai chiamato per nome finora - fatti un fottuto favore. Non essere mai un deserto, ma diventa la montagna più grande che un uomo possa scalare..."

Beh?!?!? Che ne dici???? Fa molto Hemingway?!?!?! Il mare, il sole, il rapporto fra vecchie e nuove generazioni... Eh? Come? Non c'azzecca per niente? Sigh ;___ ; Va bene :( Allora sai che facciamo? Per ripicca ti recensiamo il racconto U.U Siamo perfidi e cattivi, noi U.U

Cominciamo col dire che se questo è solo un "esercizio"... ALLORA LI VOGLIAMO LEGGERE TUTTI!!!!!!!!!!!!!! Scherzi a parte ci è piaciuto davvero tanto e non solo perché è scritto bene, emotivamente coinvolgente e deliziosamente rifinito, ma anche perché riesce perfettamente a mantenere l'atmosfera dell'incipit :) Nel racconto sono presenti molti dei temi cari allo scrittore, come lo scorrere incessante del tempo e i ricordi di una vita passata che echeggiano in quella presente ma che non potranno mai farne parte. In poche righe disegni una scena che non avrebbe sfigurato fra le pagine dell'autore statunitense, così delicata e ricca di dettagli che quasi ci è sembrata cristallizzare nel tempo un istante che potrebbe appartenere a mille giorni e a mille esistenze diverse. Semplicemente fantastico quando descrivi quel momento come:

"Era una scena scontata e di routine, un luogo comune, ma sarebbe stata ritratta e disegnata con piacere da un artista con la pennellata veloce."

che ci ha fatto pensare a quando Henri de Toulouse-Lautrec disegnava con tratti rapidi e veloci le scene di vita nei bordelli francesi del tardo XIX secolo. Bello anche il rapporto con la cameriera, che, inizialmente si pensi non conosca, dato che non le rivolge uno sguardo, ma che poi saluta come una vecchia amica. Ma la parte che ci ha più coinvolto emotivamente è, ovviamente, la fine, con quell'immagine di una persona cara perduta ormai da tanto tempo, che ci ha fatto venire un brivido :) Abbiamo apprezzato davvero tanto il fatto che tu abbia deciso di lasciarla indistinta, permettendo al lettore di immaginare chiunque desideri (per quanto ci riguarda noi ci abbiamo visto la prima persona da lui amata di un amore sincero ed ingenuo di cui però la vita ha fatto scempio, togliendola troppo, troppo presto... Ma si sa gli zii sono dei romanticoni inguaribili XD).
Anche tecnicamente non c'è nulla da eccepire, anzi. Prosa fluida, ricca di dettagli e di emozioni mentre la tua magia rende i personaggi davvero degni di entrare nel pantheon hemingwayano (ma esiste una parola del genere? XD). In conclusione davvero un ottimo lavoro, che ti vale ancora una volta il nostro più sentito "Bravissima signorina Scrittrice :* :* :*".

PS: Ovviamente tu per noi sei la montagna più grande, la più meravigliosa di tutte <3 <3 <3