Ciao, ho sentito il dovere morale di recensire questa storia.
Un tema profondo, toccante non c'è che dire.
Una storia drammatica che sorprende e sbigottisce il lettore.
Il personaggio di Agnese è davvero ben caratterizzato e questo rende possibile al lettore di immedesimarsi in lei e comprenderne e giustificarne le azioni.
Purtroppo c'è una grossa falla nella giustizia italiana, finchè questa non verrà sanata i femminicidi non faranno che aumentare a dismisura.
Purtroppo l'unico deterrente per certi mostri, come li hai chiamati giustamente tu, è la sicurezza di una pena certa e quando essa non c'è... non c'è motivo per non essere le persone schifose che si è.
Ti faccio davvero tanti complimenti e ti ringrazio per avermi toccata nel profondo.
Ti segnalo solo un paio di errori di poco conto:
-quarta riga: ennesiama al posto di ennesima
- quinta riga: hai scritto sotria al posto di storia
-settima riga: "Sa che so lo fa" al posto di "Sa che se lo fa"
-cinquantaduesima riga: "all'in piedi" mi sembra scorretto "in piedi" va benissimo.
Scusa la pedanteria, ma un testo così prezioso va curato neiminimi dettagli, poi sarà veramente perfetto!
A presto
-Cass. |