E vola la bolla verso il cielo stellato
mentre l'altra più indietro rallenta e scompare
in un pianto che sembra bisbiglio...
in un pianto in quel mondo malato...

Questi i versi che in assoluto mi sono piaciuti di più, il riferimento al cielo stellato che io amo infinitamente e al mondo reale malato che considero becero e dominato dal male, sono i temi che ho amato nella tua mirabile poesia.
Continua a scrivere cosi e non fermarti mai più, aggiornami quando lo farai attraverso posta e fammi sapere cosa ne pensi di me.
Un saluto cordialissimo
a presto
tantissima stima
Paolo Ciraolo

Nonostante il fatto che io non abbia mai avuto un animale, ho provato delle sensazioni forti leggendo la tua poesia. Ho immaginato come sarebbe potuto essere avere un animale, ho cercato di capire la tua perdita e sono colpita dal fatto che sei riuscito a far entrare nel mio animo questi tuoi sentimenti.
Bravo davvero.

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Molto toccante. Soprattutto per chi ha avuto un animale e sa benissimo di cosa tu stia parlando. Le metafore che hai usato sono delicate e rendono perfettamente il contesto che hai esposto. Non vorrei scadere nel banale perchè, ribadisco, solo avendo a fianco a se un animale si può davvero capire l'empatia senza parole che si crea, quel legame indissolubile che permane, sempre. Il mio commento non può che essere positivo.

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