Recensioni per
La Solitudine
di Leo

Questa storia ha ottenuto 62 recensioni.
Positive : 62
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
05/01/13, ore 01:06

Oh beh! Questo capitolo è tosto davvero.
Mi trovo un po' dubbiosa sull'argomento figli, ma suppongo che se l'amore di una madre sia realmente così forte (e se posso dire di conoscerlo, anche se solo vagamente, è solo grazie al teatro) da sacrificare la propria felicità per l'avvenire del proprio figlio... anche arrivando alla decisione di non vederlo mai più, di negargli la conoscenza della sua stessa (della madre) esistenza, di farlo crescere da altri... sia un atto di coraggio paragonabile a nessun altro al mondo.
Rory

Nuovo recensore
05/01/13, ore 01:02

"mentre fiotti di sangue uscivano dal suo sogno infranto." Bello, seriamente.
E non c'è davvero nient'altro da dire, se non che l'essere eroi, l'avere degli ideali oggi non è altro che sintomo di debolezza. Nessuno li apprezza o li porta avanti più.
Morire per i propri ideali è triste. Molto meglio vivere per essi... non so chi lo dicesse, ma aveva ragione.
Rory

Nuovo recensore
05/01/13, ore 00:59
Cap. 6:

Questo brano non l'ho esattamente capito. La riflessione è chiara e la sottoscrivo appieno, ma non ho capito chi sia il protagonista!
Ok, forse è il marito della donna che è stata bruciata nella casa a cui hanno appiccato fuoco i ragazzi... solo perchè stranieri? E' così?
Mi scuso perchè non scrivo mai tanto nei commenti, spero che basti quel poco che scrivo... e aggiungo che adoro il modo in cui scrivi le "note" a fine capitolo... non sono le solite cose che fanno tutti (me compresa, lo ammetto) tipo: "spero vi sia piaciuto andate sul mio sito baci" (anche se non c'è niente di male nel farlo...^^). E' molto più intimo. Veramente bello.
Rory

Nuovo recensore
05/01/13, ore 00:54
Cap. 5:

Per l'esame finale di Dicembre all'Accademia teatrale che frequento qui a Roma, ho portato un monologo sull'omosessualità... quello di Valerie in "V per vendetta", non so se lo conosci. Tutto ciò che ha in comune con questo è il tema, ma me l'ha ricordato molto. Con molto piacere. Sebbene quella che descrivi sia una sequela di momenti tristi. Penso (e forse sarà banale) che nessuno dovrebbe soffrire in questo modo... soprattutto non per colpa degli altri, e mi sono resa conto che qui intorno è pieno di gente cattiva. :(
Cmq complimenti ancora.
Rory

Nuovo recensore
05/01/13, ore 00:51

Molto sentito, e davvero. E si sente.
Io ho perso mio nonno qualche settimana fa. Ma che dico, ormai sarà un mese... e mi ha commosso veramente. Anche perché è scritta bene, in modo completo. E il titolo è già tutto un programma... :)
Con affetto
Rory

Nuovo recensore
05/01/13, ore 00:47

Breve. Conciso. Diretto. Profondo. Tagliente. Potrei continuare. Mi è piaciuto perchè in poche parole sei riuscito a dire un sacco di cose; perchè il tuo stile è lineare, semplice, senza fronzoli, scarno, ciononostante mi sono rispecchiata molto più qui che in altri migliaia di fiumi di parole. Mi ci sono vista dentro in maniera incredibile. Pazzesco?
Davvero, mi hai stupita...
Detto ciò, bravo! Bandierina verde. Non poteva essere che così!
Con affetto
Rory

C'è un rimedio alla solitudine. Così semplice, così immediato che fa quasi paura.
Alla fine viene da chiedersi se l'isolamento non nasca solo da una decisione personale. Siamo noi a voler essere soli, siamo noi ad allontanare chi vuole abbattere il muro...perchè semplicemente fa paura.
Non lo trovo affatto un finale scontato. E' semplicemente una risposta a tutti i quesiti che ti sei posto durante questo "viaggio".
Una soluzione che fortunatamente è anche colma di speranza.
Bravissimo, davvero.

E' finita! Che finale carino! Probabilmente io ne avrei scelto uno diverso, ma...è così da te! Così dolce, tenero, leggiero, che fa venire quasi da piangere...perché tutta la raccolta, io l'ho percepita così: un tocco quasi inconsistente, poco più di un soffio, sì, ma un soffio caldo.
Complimenti, ancora, perché come al solito mi trasmetti un calore, una leggerezza, un ottimismo e una dolcezza a me ignoti, o per lo meno insoliti.
Lucretia

Emozionante. Non credo che sia scontato come finale, anzi. Forse ridicolizza un po' tutti gli altri capitoli. Pensare che basta quella semplice frase per spezzare il tutto... a dire la verità fa sentire molto idiota anche me. In ogni caso è uno splendido finale. Complimenti e spero di leggere presto altri tuoi lavori.

'Alla compagna di viaggio i suoi occhi il più bel paesaggio fan sembrare più corto il cammino e magari sei l'unico a capirla e la fai scendere senza seguirla senza averle sfiorato la mano.'

Bella raccolta, davvero; ti faccio i miei più sentiti complimenti per come hai reso ogni singolo perfetto gioiello di solitudine. Ma la fine no. Non la ritengo giusta. La stimo, la ammiro nella sua innocente semplicità, ma io sono un pessimista, un realista scomodo, uno che del nero ha fatto la sua vita (e non per scelta, non all'inizio)... Resta ad ogni modo qualcosa di interessante, da leggere e divulgare.

Ma prego ^^ Davvero. La tua opera mi ha colpito, perchè di opera si parla. Inoltre il finale non è scontato. Anzi è semplice. E la semplicità è una dote incredibilmente preziosa di questi tempi ^^ Sei tra i miei autori preferiti quindi quando vedrò qualche novità accorrerò a leggere. Non farmi attendere molto però eh :P

Certo è strano come epitaffio, ma mi è piaciuto molto e mi da speranza. In fondo è vero che la solitudine appartiene a noi stessi, forse è una condizione anche necessaria dell'anima, e forse possiamo sciegliere di essere soli e di non esserlo se apriamo uno spiraglio agli altri. Un sorriso appunto... Complimenti per questa bella raccolta. A presto, spero.

Nuovo recensore
06/05/09, ore 15:35
Cap. 12:

Ho ripreso a seguire questa raccolta da poco, visto dei problemi a linea ma come al solito non sono rimasto deluso... Elogio ancora una volta la tua abilità nel descrivere lo stato d'animo di queste persone, anche se quest'ultimo non essendo cristiano, penso proprio che non mi interesserà mai approfondirlo. Ma ancora complimenti ^^

Recensore Master
17/04/09, ore 23:48
Cap. 12:

Questo è sen'altro il pezzo che mi ha colpito di più e maggiormente sorpreso. Cristo come uomo, vicino agli uomini con le stesse debolezze. Per me è una figura storica certo straordinaria, ma con cui non sono mai riuscita a relazionarmi molto bene, nel senso che a volte mi appare distante, una sorta di modello irraggiungibile e quando tu chiedi "come potremo salvarci noi" che siamo solo uomini... beh, è uno di quei dubbi che a volte mi prende... come quello che sia venuto per salvarci... Complimenti, come sempre.

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