Hai riletto una pagina già nota ma ci hai messo alcune piccole osservazioni personali, dandoci anche un punto di vista nuovo, quello del Conte che di solito viene snobbato, (chissà come mai?). Tu ce lo presenti sì come un donnaiolo impenitente ma, per fortuna, anche come un uomo che riconosce l'amicizia come un valore da onorare e preservare. E per questo motivo "rispetta" Oscar, la mette al riparo dal suo desiderio per non rovinare il loro rapporto aperto e pulito. Mi è piaciuto molto, brava.

Belli i tre punti di vista, soprattuttoe` inconsueto leggere la versione del conte, che tu rendi piu` condapevole di quanto male potrebbe fare ad Oscar rispetto a quanto si immagina di solito.
Bello, brava!
Pamina

L'ennesima versione dell'episodio della fontana, però sai una cosa? Nonostante il tema sia sempre quello, mi è piaciuta: innanzitutto per come hai reso i pensieri di Oscar e André, in maniera cruda e realistica, tanto da far avvertire tutta la loro sofferenza senza il filtro di figure retoriche o di immagini poetiche; in secondo luogo er aver introdotto il terzo elemento di quella sera, in genere appena citato o per nulla presente fisicamente, ovveri Fersen. Un Fersen giudicato da André senza indulgenza, perché lui, a differenza dello Svedese, ha scelto un'altra strada, quella di vivere solo per una donna senza cercare di dimenticarla tra le braccia di altre. Eppure Fersen soffre quanto André... e non si assolve. Molto bella la considerazione finale, quella di non voler essere così vigliacco da approfittare di Oscar: è il giusto riscatto per la sua anima ''dannata'', è un sincero atto di amicizia. Brava.