Grande maratona che ci accompagna lungo il percorso che le due ragazze affrontano assieme: nonostante tutte le vicissitudini sanno di poter contare l’una sull’altra e a mio avviso è questo il sottile filo che congiunge la storia dall’inizio alla fine. Sono sole e quasi totalmente ignare del loro passato, l’unico indizio consiste nei bellissimi bracciali che ognuna delle due sorelle conserva gelosamente. Comprensibile la repulsione di Madison verso le nozze combinate, cosa che purtroppo in tempi neanche troppo remoti era di uso comune nelle famiglie altolocate, e mi fa piacere che anche Georgia abbia trovato l’amore senza doversi per forza sentire in secondo piano rispetto alla sorella. La madre naturale compare solo a fine storia e nonostante la gioia di vedere le proprie creature ormai donne e mamme, decide di fare un passo indietro: in cuor suo sa benissimo che è complice del rango di cui possono fregiarsi le figlie e, nonostante per lei sia stato estremamente doloroso abbandonarle nell’orfanotrofio, sa che non avrebbe mai potuto offrire loro ciò di cui possono godere ora.
In conclusione: anche qui c’è un bell’insieme di avventura e sentimento che accompagnano il lettore lungo gli anni di queste due sorelle.
Per me è OK!

A presto!
La Luna Nera

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