Recensioni per
Aear
di Targaryen

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
28/07/15, ore 16:36
Cap. 1:

Ciao Targaryen!
Sono così felice che tu abbia scritto di nuovo di Amroth!
E ancora di più vedendo il particolarissimo momento che hai scelto: un momento per niente facile da trattare, ma che tu sei riuscita a descrivere in maniera veramente intensa e delicatissima.
Mi ha davvero commossa!

E’ stupendo il modo in cui descrivi come Amroth, ormai solo spirito, ancora percepisce il mare che lo circonda, e ancora prova sete, e voglia di piangere… è sospeso tra ciò che era un attimo prima, e ciò che è ora, con tutta la confusione che una situazione come questa comporta.
Ho amato l’importanza che hai dato alle sensazioni, durante tutto il racconto, e il meraviglioso contrasto che questo fa col fatto che Amroth ormai queste sensazioni non le può più provare, almeno finché non deciderà di tornare.
Ora può solo ricordarle, e aggrapparsi a esse come poco prima si aggrappava al desiderio di raggiungere la riva.

Ogni volta che rileggo la storia di Amroth e Nimrodel, una delle immagini che mi rimangono più impresse è proprio questa di Amroth che lotta con le onde, e mi si spezza il cuore immaginarlo continuare questa lotta fino allo sfinimento…
Leggendo questa storia questa immagine mi è ritornata in mente, e con lei tutta la tristezza che si porta dietro.
L’ho rivista nei pensieri disperati di Amroth che guarda, impotente, come la sua vita sia ormai spezzata, persa, nella sua sofferenza nel vedere i suoi sogni, le sue speranze, svanire e confondersi assieme ai suoi ricordi, e non vuole
Erano tutto ciò che aveva, e ora non sa cosa lo aspetta, e soprattutto non sa se riavrà indietro anche solo una parte di ciò che aveva, di ciò che era.

Ma la cosa che più mi ha colpita e che più ho apprezzato è il modo in cui ti sei soffermata sulla scelta difronte a cui si trova ora Amroth.
Da una parte il richiamo dei Valar, le Aule di Mandos e la possibilità di tornare, dall’altra la Terra di Mezzo in cui è nato e cresciuto e in cui, soprattutto, ancora c’è la sua Nimrodel.
Amroth non conosce i Valar se non per sentito dire, e li considera troppo lontani, troppo grandi. In un momento di paura e incertezza come quello che sta passando, non può non chiedersi cosa realmente pensino di loro quei lontani e potenti signori che ora gli chiedono di affidare il suo spirito e il suo eventuale ritorno alle loro mani.
Gli da più sicurezza pensare alla Terra di Mezzo, in cui ha sempre vissuto, e che ha visto imomenti più importanti della sua vita.
La Terra di Mezzo in cui c’è ancora Nimrodel, in cui ancora potrebbe sentire, in qualche modo, le sensazioni che provava quando era con lei.
Mi è piaciuto come hai descritto la paura di Amroth di accettare quel richiamo sempre più forte e invitante che viene dall’occidente, e quel suo desiderio di tornare invece ai suoi boschi, a quelle sensazioni che lo facevano sentire così vivo.
Mi è veramente piaciuto tantissimo come hai saputo raccogliere e raccontare tutto ciò che prova Amroth in questi istanti di paura, confusione e dolore.

Ho avuto la sensazione, durante il racconto, che a un certo punto Amroth percepisca in qualche modo che anche Nimrodel è morta, ma in maniera talmente delicata che quasi confonde, perché ancora i ricordi di lei viva e di come la sua presenza influenzava i boschi in cui vivevano riempie la memoria di Amroth.
Eppure, questa consapevolezza lo porta a chiedersi cosa farà lei, legata com’è a quelle terre, quando le si presenterà la stessa scelta a cui ora è sottoposto lui.

Conoscendo Nimrodel, viene quasi spontaneo pensare che non se ne andrà mai dalla Terra di Mezzo, da quei boschi che amava a tal punto da vivere a contatto con essi più di chiunque altro.


Mi ha commossa la speranza con cui alla fine Amroth cede al richiamo dell’occidente, quell’ultima richiesta che lancia a Nimrodel.
La speranza che lei ricordi la loro promessa e che lo segua, che lo accompagni in fine in quelle terre senza guerra che lui le aveva promesso.
Io personalmente ho sempre sperato che Nimrodel abbia seguito Amroth, mi farebbe stare malissimo pensare che, dopo tutto quello che hanno passato e vissuto insieme, lei lo abbandoni per ritornare a quei boschi da cui era fuggita!

Tantissimi complimenti, Targaryen, è una storia meravigliosa, intensissima, che mi ha veramente veramente commossa.
Ho amato la cura che hai messo nella descrizione di questo momento così particolare, e le bellissime riflessioni con cui lo hai approfondito e reso così vivido.
Hai scelto un episodio che dura solo un momento, e sei riuscita a raccontarne ogni sfaccettatura, ogni istante.
Davvero complimenti!

A presto!
Tyelemmaiwe

Nuovo recensore
10/07/15, ore 20:33
Cap. 1:

Bello questo canto malinconico di Amroth, che dalle acque del suo passaggio, ricorda la vita e l'amata.
Commovente e triste, dolce e coinvolgente. Notevole scrittura e stile coinvolgente. Grazie per la buona lettura. Alla prossima

Recensore Veterano
01/07/15, ore 18:30
Cap. 1:

ed eccomi, dunque :D

ah, la storia di Amroth e Nimrodel <3 ammetto di averla lasciata per un bel po' in "disparte", per così dire, perchè ero, ehm, distratta da altre storie in Arda XD
comunque, questa storia è assolutamente bellissima, tenera e straziante al contempo, sentire i pensieri di Amroth mentre la sua anima scivola nelle Aule di Mandos, che si ricorda del mare e di quanto possa essere bello e al contempo insensibile di fronte alla vita dei figli di Iluvatar, esattamente come i Valar (le mie opinioni sui Valar sono un po' incerte, diciamo, non credo di essere riuscita a inquadrarli appieno e non vorrei dire castronerie quando parlo di loro, ma li vedo come molto distanti dai figli di Iluvatar ..)
i pensieri di Amroth mentre affonda, che pensa perfino in quel momento a Nimrodel, di come non abbia potuto mantenere la promessa che le ha fatto, di come per una specie di amaro scherzo sarà lui per primo a giungere in Aman, e attraverso la morte, sono stati resi in maniera magnifica, commuovono profondamente <3
e quando si ricorda di lei, quando pensa ai momenti felici passati assieme, di come abbia messo ogni cosa in disparte per renderla felice ... è stupendo, davvero, non so come altro dirlo <3 e quando poi lui pensa al fatto che lui non ha più futuro, non ha scelta, ma lei ce l'ha e che le augura di poter essere felice assieme a un altro sposo ... è straziante, davvero, e tu hai reso ogni cosa perfettamente. <3 usi delle splendide immagini che catturano il lettore, scrivi con grande sensibilità dei personaggi e li riesci a ritrarre davvero bene, non cadi mai nel banale ma anzi arricchisci il testo con le bellissime immagini che crei nel lettore .. non so se mi sono spiegata appieno, comunque questa storia è bellissima, mi ha commosso profondamente <3
grazie mille ancora,

Feanoriel 

Recensore Junior
30/06/15, ore 14:35
Cap. 1:

"E’ calmo il ventre del mare in tempesta..." e in questa calma vengono cullati i pensieri di Amroth in un tempo irreale che hai perfettamente paragonato all'attimo in cui il suo spirito è come fiamma che spegnendosi ancora conserva la sua luce in un battito di ciglia. Tu riesci ad espandere quel tempo infinitesimale in un canto di amore e dolore in cui tutti i sentimenti, di cui il cuore di Amroth è colmo, ci raggiungono attraverso le correnti di quella profondità silenziosa come se noi lettori fossimo immersi con lui in quella pace. Le sue lacrime sono le nostre lacrime per i suoi sogni infranti, per le promesse non mantenute, per il rimpianto di non averla potuta rivedere, per ciò che non è stato e mai potrà essere. La poesia delicata con cui ci trasporti nel mito di Amroth e Nimrodel non può non commuovere forse anche più del canto di Legolas. Bellissima lettura! Grazie infinite per l'emozione... a presto!
Un abbraccio.
D.

Recensore Junior
29/06/15, ore 12:16
Cap. 1:

Ciao Targaryen, è un piacere rivederti su questo fandom.
Come sempre ci regali delle storie ricche di sentimento e poesia che ti catturano ad ogni riga. Mi è piaciuta molto questa fic, malinconica, tristissima, ma allo stesso tempo molto delicata e piena d'amore...
Il pezzo che più mi ha catturata è questo...


Non voglio andare, Nimrodel, non voglio la pietà di Mandos e il ristoro delle aule dell’attesa. Voglio tornare a quei giorni lontani in cui credevo che ogni cosa fosse per sempre, voglio respirarti ancora come la foresta respira la notte e sentire le foglie sfiorare la mia pelle attraverso le tue mani. Voglio rivedere la luce del giorno guidare la tua danza e voglio seguire il viaggio delle stelle, mentre le tue dita raccontano sogni di pace su di me e la notte invecchia insieme a noi.


...Meraviglioso!
Complimenti ancora e alla prossima, non vedo l'ora :)

Recensore Master
29/06/15, ore 01:24
Cap. 1:

E così lo hai fatto, alla fine!
Hai scritto di Amroth e Nimrodel, e lo hai fatto attraverso una prospettiva assolutamente suggestiva, poetica e struggente.
E' meravigliosa questa storia che ha i toni delicati e malinconici di un canto e nella quale risuona l'eco del Lai di Amroth e Nimrodel, e la tragicità di Amroth... Beh, si avverte tutta, ed è straziante.
Hai tratteggiato il passaggio di Amroth dalla Terra di Mezzo alle Aule di Mandos con maestria, e quasi potevo sentire lo sciabordio cupo del mare mentre, inesorabile, sommerge il corpo del figlio di Hamdir. Veramente toccante.
Gli accenni a Nimrodel poi sono delicatissimi, e mi ha intenerita il pensiero di un eventuale altro sposo, perché sappiamo bene la tragica fine che la storia avrà per entrambi...
Bellissime poi le considerazioni sue Valar, creature troppo distanti, incapaci di comprendere realmente le sofferenze di Eldar ed Edain, e Amroth che non desidera la "pietà" di Mandos... Beh, lo adoro.
E adoro anche il Markirya, di cui trovo assolutamente appropriati i versi da te scelti... E non mi pare un'incongruenza, dal momento che si tratta di una citazione con cui apri la storia, e non di un brano recitato da qualcuno all'interno della stessa!
Di nuovo, mi complimento con te per questa splendida storia... Spero davvero di rileggerti presto!
Alla prossima

Melianar