Recensioni per
Lamia
di barry_doyle
Se dovessi e potessi accompagnare alla recensione un breve e conciso sottotitolo (un titolo sarebbe considerevolmente più impegnativo) a tirare le fila di "Where is my mind?", vi scalzerei tutti nel Programma recensioni con un micidiale: "Un capitolo che getta una luce intermittente sulla mente di un Tom Riddle ancora moderatamente integro (o quasi) prima che la sua umanità, concetto già alquanto aleatorio nel suo caso, coli a picco nel sospirato tentativo di disseminare in questo mondo gramo brandelli di sé come molliche di pane." Oltre a un palese problema con i sottotitoli, questa considerazione convoglierebbe l'attenzione sulle modalità strutturali, stilistiche e, più in generale, narrative con cui sei riuscito a conferire statura non solo psicologica, ma anche politica a un Tom Riddle sospeso sulla soglia di sé stesso. Inizierei dalle punte di realismo riscontrabili nella conversazione con quello straordinario e vivido essere che è Burke (personaggio che, detto fra noi, sembra aver avuto ben più successo di Tom nello spargere Horcrux al di qua del binario nove e tre quarti, specialmente tra i seguaci di movimenti-che-non-devono-essere-nominati - ma sorvoliamo). |
Oramai è il tuo terzo capitolo che leggo e comincio a non nutrire più alcun dubbio: le descrizioni sono decisamente il tuo forte. Affrontando l'ardua sfida di una scrittura "sinestetica", che coinvolge suono, movimento e arti figurative in quella spazialità dinamica tipica del mondo magico, sei riuscita a verbalizzare una melodia ricorrendo ai suoi effetti fisici, tattili e, naturalmente, acustici, a partire dal ronzio dei vetri che vibrano all'emissione della prima nota dello Stelo Rosso. Procedendo, hai portato alla luce in poche pennellate una ricca serie di spunti narrativi e iconografici - dall'incantesimo di disillusione a protezione dell'istituto Litschev sino ai preziosissimi dettagli strutturali e compositivi, passando, con un ritmo piacevolmente irregolare, per i brevi ma stringenti cenni ai miti di fondazione del collegio bulgaro. Non passa inosservato, tra l'altro, il mirabile sforzo creativo che hai compiuto per conferire fisicità e identità alla scuola di Sofia e, non da ultima, trovo estremamente originale la ricerca architettonica e figurativa che emerge dalle osservazioni e impressioni di Aodhnait in questa prima parte di capitolo. |
Wow, complimenti. Avete un ottima capacità descrittiva, sia di luoghi che di emozioni. Il vostro stile è ricco, ma non in modo eccessivo, è ricco e comprensibile, quel genere che adoro perché mi permette di immedesimarmi nella lettura. Credetemi, più di una volta mi è sembrato di essere in quello scompartimento. |
Rieccomi qui, dopo anni di strenua latitanza, a scrivere una recensione - e non solo! - in merito a una fanfiction eccellente, una specie di unicum nell'enorme e affollato parco giochi (giusto per non risultare offensiva nei confronti delle colleghe sin dai primi due righi - v. sotto) della categoria "Harry Potter". |