Ciao! Ho scoperto il tuo profilo vedendo casualmente una tua recensione alla storia di evelyn. Ho aperto la tua pagina e, fra le varie storia, mi ha intrigato questa; così ho cominciato a leggerla.
Ne sono rimasta piacevolmente sorpresa (nonostante mi sia persa nella parte puramente matematica, date le mie lacune in materia) e mi è subito venuta voglia di lasciare una recensione. Ammetto che, per quanto riguarda il tema delle mie storie, sono più affine a Evelyn, dato che sto scrivendo una fic sul Signore degli Anelli. Tuttavia, apprezzo sempre le storie originali e di altri fandom, purchè ben scritte e ricche di contenuti, come nel caso di questa tua narrazione.
Ti saluto, sono sempre felice di leggere qualcosa di stimolante.
A presto, Fjorleif

Leggi la risposta dell'autore

Ed eccomi invece su una storia di tutt'altro genere. Ignoravo completamente questa vicenda, sebbene il nome non mi sia totalmente nuovo. Non ricordo se ce ne avesse accennato al liceo, il nostro prof di storia e filosofia, grande erudito ed amante degli aneddoti (ogni anno lo prendevamo in giro, dicendo che prima o poi lo avremmo iscritto a 'chi vuol esser milionario' xD). Mi hai fatto venire una gran voglia di saperne di più. La tua storia è veramente splendida, e mi ha ricordato in alcuni punti, due dei libri che amo di più: 'L'amico ritrovata' e 'La ragazza che salvava i libri'. E' davvero bello trovare storie così spietatamente reali e sincere, che riflettono con grande maestria, senza sconto alcuno, la realtà di quei tempi. Gli hai reso veramente un grande tributo, e non posso che farti ancora una volta tutti i miei complimenti.
Un abbraccio, spero di rileggerti ancora!

Leila

Leggi la risposta dell'autore

Questa storia è bellissima.
E io mi sento spaventosamente ignorante, perché fino a oggi per me Felix Hausdorff non è stato altro che un nome, il nome di un grande matematico, dell'ennesima vittima del nazionalsocialismo.
Tu non solo ne hai fatto un ritratto assolutamente verosimile, struggente e malinconico, ma hai trattato ogni tematica con cognizione di causa e attenzione a ogni singolo dettaglio.
Verissimo: se si bruciano i libri, prima o poi bruceranno anche gli uomini.
La cosa che, più di tutte, ho apprezzato, e per cui non posso che inchinarmi e farti tanto di cappello, è la tua capacità di accostare matematica e filosofia. Lo hai fatto con naturalezza, così, come, a mio avviso, è giusto che si faccia.
Da studentessa di filosofia mi rammarico ogni volta per la mia ignoranza e incapacità in campo matematico, e oggi lo faccio una volta di più.
Perfetto ciò che dici riguardo a Nietzsche (ho apprezzato moltissimo la tua scelta di utilizzare il termine Oltreuomo, decisamente più corretto) non si giunge all'Oltreuomo mediante la violenza, ma il nazismo ha distorto a suo piacere l'ideale di Nietzsche, così come tante altre cose (potremmo parlare dell'originario significato della svastica, tanto per fare un esempio banale... In India all'inizio mi faceva uno strano effetto vederle dipinte a decorare i templi, nonostante ne conoscessi il significato!)
Poi è interessantissimo, e a me quasi totalmente sconosciuto, tutto l'aspetto relativo a una "matematica tedesca", giusto per dimostrare ancora una volta di più l'ignoranza becera di un tale regime.
Non posso che ringraziarti sentitamente per aver scritto questa storia, e rileggerti, anche se questa volta decisamente in vesti più serie, mi ha fatto un immenso piacere!
Alla prossima, e grazie ancora!

Melianar

Leggi la risposta dell'autore

Ciao^^ Sinceramente di matematica non ci capisco nulla e alcune parti della tua storia sono per me totalmente oscure, nonostante questo ti ringrazio per aver scritto questo brano. Non conoscevo quel matematico né la sua storia, quindi mi ha fatto molto piacere conoscere qualcosa di nuovo. La frase in tedesco sui libri che bruciano mi è piaciuta molto^^ Complimenti, un bacio : 3

Leggi la risposta dell'autore

Nonostante la mia ignoranza su tali argomenti ho trovato la storia molto carina, specie nel punto in cui vengono bruciati i libri. Mi ha ricordato sia "storia di una ladra di libri" che "agorà", in cui il sapere viene distrutto in nome di un presunto "sapere superiore".
A pagare finiscono sempre con l'essere i giusti che stanno solo tentando di migliorare la società.

Una domanda: quando ho letto la frase sul superamento dei limiti, ho pensato al superuomo, ma hai usato il termine oltreuomo. Se non ho capito male, il primo sarebbe una traduzione scorretta, perché super=superiore, mentre oltre=al di là di.
Ho capito bene?


Ciao!

Leggi la risposta dell'autore