Sarà anche la teoria kantiana delle forme a priori, ma vi è dell'altro: un pizzico di prospettivismo, e soprattutto la presa di coscienza e l'accettazione della propria soggettività. Non è affatto banale come poesia. Complimenti ancora, fujima

Descrivere la teoria Kantiana delle forme a priori con rime da filastrocca non mi sembra un'impresa così lodevole.

Che bello hai scritto un' altra bellissima poesia **. Te l' ho mai detto che dovresti partecipare a qualche concorso? (ehm...forse un migliaio di volte ^^"). Comunque complimenti davvero .La poesia era splendita sia per quanto riguarda la musicalità che per i concetti espressi (realtà e illusione). Davvero un ottimo lavoro sei sempre bravissima (ma come fai?XD). Complimenti ancora e baci.Hermi

Nuovamente un lavoro splendido! Mi piace soprattutto la prima delle tre stanze, che per musicalità è la più riuscita. Il concetto che vuoi far filtrare passa senza alcuna retorica del caso nè banalità corrente. A volte è difficile guardare e capire ciò che ci circonda, e soprattutto fa male: io infatti ritengo spesso che chi ha la capacità di guardarsi attorno penetrando davvero il reale o è un eroe o è un vigliacco... Ma poi, soprattutto, chi ci dice che quello che vediamo è quello che effettivamente è? Apparenza e realtà secondo me sono 2 concetti antitetici, e conciliabili solo nella nostra mente temporale. Complimenti!!!

wow.. tesò.. davvero bellissima! sisi. parole molto profonde che racchiudono un sognificato altrettanto profondo. mi piace tantissimo! ciao!!!