8a posizione
In bocca fragili speranze
(_Sonder)
Grammatica: 19/20
La grammatica è quasi perfetta, non fosse per due piccole imprecisioni. Molto brava.
“Il sudore cola e s'insinua nella blusa leggera di cui fai sfoggio. Scivola con le zampe di lucertola e scorre lungo il torace, per tirare fuori l'inquietudine chiusa nel cuore. Lascia una traccia di bagnato e-“. Ti suggerisco di sostituire il punto tra “sfoggio” e “scivola”, nonché fra “cuore” e “lascia”, con una virgola, in quanto non solo si tratta di un elenco di cose che il sudore fa, ma la pausa tra le due frasi non è abbastanza lunga da richiedere un punto.
Stile e lessico: 18/20
Non mi era mai capitato di leggere un storia scritta in seconda persona singolare, ed è stato piuttosto interessante, soprattutto considerando il tuo stile descrittivo e avvolgente. Impossibile distrarsi, leggendo le tue parole. Lo sguardo scorre facilmente, legando le parole l’una all’altra, rincorrendo i raggi del sole e le lacrime di Naru. E, beh, il lessico è ricercato, sì, ma adatto al modo in cui hai raccontato questa storia. Ho trovato due errori, uno un po’ più importante dell’altro, ma sei andata molto bene.
“Come se tu abbia osato dargli un bacio.“ Il tempo verbale è sbagliato: quello corretto è il congiuntivo trapassato, non il passato. “Come se (tu) avessi osato dargli un bacio”.
“Non ti senti in colpa se non hai voluto accompagnare Naruru nella piscina comunale.” L’articolo corretto è “alla”, non “nella”.
Caratterizzazione personaggi: 10/10
Naru è un ragazza che trova la sua forza immaginando ciò che sarebbe stato se Nephrite non se ne fosse andato e, allo stesso tempo, che non accetta ciò che è accaduto. Come tanti altri non vuole affrontare il suo dolore, ma alla fine vi è costretta. È una ragazza qualunque, una che potresti incontrare sull’autobus e con la quale inizieresti a parlare del più e del meno, aspettando la tua fermata. Mi piace il modo in cui l’hai presentata. Mi piace, sì.
Lacrime versate: 20/20
Oh, alla fine ho pianto un sacco per la povera Naru. Vivere nella propria falsa realtà a volte è molto peggio che cercare di superare ciò che ci ha costretto a costruire il muro, ma, si sa, ognuno di noi ha il proprio modo di elaborare il dolore. Ho letto le note alla fine, quindi non immaginavo che fosse solo la sua immaginazione a mostrarle la figura di Nephrite e quando l’ho capito ho avuto l’irrefrenabile istinto di entrare nello schermo e abbracciarla. Meravigliosamente doloroso, Sonder.
Gradimento personale: 5/5
Non so se si era capito, ma la storia mi è piaciuta assai! Naru mi ha fatto tanta tenerezza e mi ha ricordato anche qualcuno di mia conoscenza. Perfetto. Semplicemente perfetto.
Punti bonus: /1
Totale: 72/75 |