Recensioni per
Ancorata alla terra
di innominetuo

Questa storia ha ottenuto 11 recensioni.
Positive : 11
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
02/02/16, ore 15:07

Ciao! Passavo di qui per caso e mi sono imbattuta in questa bellissima drabble, i miei complimenti per aver dedicato una storia alla piccola Shunrei che nessuno si fila. Invece lei è un personaggio a mio giudizio forte, determinato, pronta ad accettare tutto e tutti, i sacrifici di colui che ama ed una vita di attesa.
Poi diciamolo, poverina, si ritrova a fare dabadante ad un vecchietto, si ritrova il marito cieco ed ha il figlio malaticcio... Peggio di così non può andare.
Hai scritto in maniera bellissima, ti faccio i miei complimenti, la ripetizione della parola "sposo" è fantastica, martellante, in pochissime righe hai raccontato un mondo di amore! Complimenti ancora!

Recensore Veterano
14/07/15, ore 12:09

Molto toccante. Davvero.
Già ogni volta che rivedo quella parte mi vengono i lucciconi agli occhi (forse per colpa, o merito, delle battute azzeccatissime o della struggente e bellissima musica di sottofondo), ma tu qui hai dato ulteriore lustro ad uno scorcio già bellissimo nella sua tristezza.
Shunrei è uno di quei personaggi che soffre della pochezza di argomenti del Kuru. Una donna tipica dell'immaginario giapponese degli anni 80 (come Lamia), relegata al ruolo di tutrice del grande guerriero costretta sempre e solo ad attendere il suo ritorno pur consapevole che potrebbe non tornare.
Tu qui le hai dato dignità, le hai dato forza (che pur intravediamo nella battaglia contro Deathmask), con però una contemporanea delicatezza quale l'autore originale non sarebbe mai stato in grado di trasmettere.
I miei più vivi complimenti, Lou.

Recensore Master
13/07/15, ore 20:50

Tesoro, questa storia è davvero splendida.
C'è tanta poesia in queste poche righe, oltre che tanto amore e tanto - purtroppo - dolore.
Il personaggio di Shunrei rappresenta tutta la purezza e l'innocenza di chi, mossa unicamente dal proprio amore e con in mano nient'altro che la fede ed il proprio cuore, lotta con tutte le sue forze affinchè il suo amato condottiero faccia ritorno dalla battaglia.
Shunrei prega, non può fare altro.
Prega per il suo amato, affinchè non perda la vita durante uno scontro, per il suo Maestro affinchè egli possa continuare a vegliare su di loro e per sè stessa, nella speranza di non ritrovarsi da sola, senza avere al proprio fianco l'unica persona al mondo che sia mai riuscita ad amare.
Purtroppo, questa volta le sue preghiere sono state vane: Shiryu se n'è andato, ha sacrificato la propria vita per una causa maggiore e ha preferito abbandonarla piuttosto che tradire la Giustizia in cui crede.
E Shunrei, così piccola in mezzo al quell'immenso fimamento del quale adesso è parte anche Shiryu, non riesce più a trovare alcun conforto.
Neppure nelle sue preghiere.
Bravissima, hai scritto una vera e propria perla... Ma in fin dei conti, che te lo ripeto a fare? :)

Un abbraccio <3

Recensore Master
12/07/15, ore 17:05

Quanta amarezza c'è in queste cento parole. Hai ragione tu: Shunrei non è "la donna di", un ruolo che avrei visto appiccicato più su un personaggio come Miho. E' una presenza discreta e devota che si muove nell'ombra, che prega e patisce nell'ombra, ma che mostra una forza d'animo incredibile proprio per la sua enorme dignità. Lei non si mette mai di traverso, non prova a convincere Shiriyu a rimanere in Cina al suo fianco anziché partire per la guerra. Lei è consapevole del destino del suo uomo, e fa di tutto per accettarlo e sostenerlo. Ci vogliono due palle così (scusa la franchezza) per essere la compagna di un Saint. Lei è da ammirare. Non avrà un cosmo divampante, ma ha coraggio da vendere. Più di certi saint.
A presto
S.

Recensore Master
10/07/15, ore 22:30

Ed ecco altre 100 parole in cui riesci a rendere vivo e tangibile il dolore di Shunrei quando vede il suo Shinryu partire per il cielo insieme a Shura del Capricorno.
Cento parole davvero toccanti, complimenti!

Recensore Veterano
10/07/15, ore 21:52

Molto toccante questo pezzo, ricordo che la prima volta che avevo visto il sacrificio di Shyriu credevo davvero che fosse morto nell'ascendere al Cielo, e posso immaginare il dolore e la disperazione di Shunrei che lo amava...
Poverina, a vedere l'ascesa del Dragone si é sentita morire anche lei, molto bello questo accostamento fra lui che "vola nel firmamento" e lei che rimane "ancorata alla Terra".
Stupendo, bravissima.
Baci

Recensore Master
10/07/15, ore 14:01

Io sono a digiuno, non so di cosa parli, ma per la BELLEZZA non c'è bisogno di conoscere la storia, arriva lo stesso!
Commovente, ma in un modo così dignitoso e umano, vero, da donna amata che è annichilita dal dolore per la perdita dell'amato.
Parole potenti, ma misurate e molto poetiche, con metafore davvero bellissime e azzeccate. Una su tutte Corteggi il tramonto, levando il tuo ultimo canto alle stelle chiaro riferimento alla morte, Molto struggente.
Da assoluta ignorante l'ho apprezzata come componimento poetico.
Bravissima!

 

Recensore Master
10/07/15, ore 12:13

ok..... ditelo..... tra tutti quanti qui sti Saint mi vogliono diabetica....

mò ci si è messa anche Shunrei.... che saint non è, ma ha imparato da Dohko e Shiryu....

Shunrei e Shiryu...

quante lacrime in quel momentoooo

e non solo..... la dolcezza proprio

Recensore Veterano
10/07/15, ore 11:42

shunrei non è il mio personaggio preferito ma mi è sempre stata simpatica. Mi è sempre piaciuta la coppia shunrei-shyriu che trovo solida e inossidabile. amo le drabble come genere, anche se non tutti hanno la capacità di condensare le emozioni in poche righe. ma tu ci sei riuscita. tra l'altro, immagino che ti sia ispirata al sacrificio di shyriu con shura. Quel pezzo io lo adoro. Complimenti per la scelta e la stesura.

Recensore Master
10/07/15, ore 11:27

Mmmm...

Bello è bello. E molto anche. Descrivere in cento parole secche il dolore di chi assiste (impotente) alla dipartita della propria ragione di vita non è facile. Affatto. Una drabble è un'istantanea, che può uscire fuori fuoco oppure perfetta. Certo, chi scrive ha tempo e modo di aggiustare il tiro - l'obbiettivo - cosa che un fotografo alle prese con una vera istantanea non può permettersi davvero. Ciononostante, sì, è difficile. Molto.

Mi è piaciuta la descrizione e la delicatezza dei pensieri di Shunrei. Mi è piaciuta la loro assolutezza, che profuma di una pietra tombale e risuona del rintocco della campana a morto. Perché la situazione era talmente disperata che qualcuno sarebbe rimasto a terra, a far compagnia ad Athena. Certo, chi ama prega. Chi ama non si arrende, almeno fino a quando non appare la parola FINE.

Vorrei, però, sottolinearti due però (appunto) che mi hanno lasciato un sapore strano in bocca. Lungi da me dire a chi scrive cosa avrebbe o non avrebbe dovuto esprimere. Una storia è un sugo, o una qualche altra pietanza; non si può sindacare sugli ingredienti usati (a patto che l'autore sia stato onesto ed abbia indicato la lista degli ingredienti nell'abstract), quanto esprimere un parere se si è abbondato o lesinato col sale, o se la cipolla era bruciata.

Immagino mi riterrai un'antipatica scassabballe pronta a cercare il pelo nelle ouva altrui. Probabile. Ma vedi, la scena in cui Shiryu decolla dal piazzale della Decima Casa portandosi appresso Shura ce l'ho scolpita nella mente (mannaggia a quella biscia troppo cresciuta!!), e se sì, quando il cosmo di Shiryu esplode, portandosi appresso, nell'ordine: il Capricono, la (sobria) statua sul piazzale ed il decimo tempio, è sì il tramonto. Ma in Grecia. Shunrei si trova in Cina, ad una manciata di fusi orari di distanza più a Est. Da lei è notte già quando prega per Shiryu mentre il Dragone è occupato a fare a cazzotti con Death Mask, figuriamoci sei ore dopo!

Ti segnalo questa divergenza perché è uno scollamento tra l'immagine iconica di Shunrei, che prega e piange e attende sotto un cielo ingemmato di stelle, e la visione che nei hai dato tu in questa drabble. Mi si potrà ribattere che quella di Shunrei era un'immagine, un pensiero, un'idea, platonica o meno; ma tu l'hai descritta come se lei vedesse, coi suoi stessi occhi, quel tramonto maledetto. Come se la scena si svolgesse davanti a lei. Questo non mi torna. Come un meccanismo che gira a vuoto.

Il secondo però, è dato da questa frase:

Niente più preghiere per te, Shiryu.

pensiero che, francamente, trovo poco adatto per la Shunrei della corsa alle Dodici Case. Sarebbe stata perfetto dopo, durante la battaglia contro Ade, quando, rimasta sola, la nostra fanciullina si asciuga le lacrime e dice - e impone - a se stessa: "Ok. basta lacrime!".

Non so. Forse ho interpretato male io quel "Niente più preghiere per te, Shiryu". Forse volevi suggerire ai tuoi lettori che la povera Shunrei abbia pensato che non avrebbe più avuto senso pregare per il suo ritorno, visto che Shiryu era diventato - o stava diventando - polvere di stelle?

Insomma, mi è sembrato di sentire la puntina del giradischi saltare in un paio di occasioni. Succede, ché come dicevo prima le drabble sono istantanee che ti possono uscire leggermente sfocate agli angoli, anche quando sei riuscita a centrare in pieno il soggetto da fotografare. Ecco perché la recensione, nonstante le perplessità, è positiva. Sarò una voce fuori dal coro, me ne rendo conto.

P.S.: è encomiabile voler ribadire che i personaggi tirati in ballo non ti appartengono, assolutamente; ma sciogliti un po'. Il burocratese (presumibilmente frutto di una lingua utilizzata per lavoro, non lo metto in dubbio) lascialo in ufficio, dove ti serve e dove è giusto che tu lo usi; ma considera che nella vita privata allontana le persone.

Recensore Veterano
10/07/15, ore 00:26

Ma questa drabble è la meraviglia più totale.
Secondo me, hai colto nel segno: Shunrei piange in silenzio ed osserva il suo amato combattere e morire per qualcosa di troppo grande. Perché sì, Shiryu combatte per la giustizia ma - così come Manigoldo - una volta che la morte lo raggiunge, egli sposta i suoi pensieri verso ciò che ama di più... E Shunrei questo lo sa; perché se c'è qualcosa che può sconfiggere la morte, quel qualcosa è proprio l'amore. Non esiste sentimento più forte di quello. Esso alimenta un uomo fino all'ultimo e dà lui la forza di andare avanti sempre; non importa quanto grande sia l'ostacolo, se si ha qualcuno nel cuore, un modo per reagire lo si trova sempre... Anche quando lo spirito lascia il corpo, non si abbandona mai la persona amata perché il ricordo vive nel cuore e non c'è niente di più vero e realistico del calore che quello ti dà. Quindi la sofferenza di Shunrei è più che comprensibile e credo che tu l'abbia dipinta magnificamente. La moglie del dragone è uno dei personaggi femminili che da sempre ho nel cuore: trovo che in lei ci sia una grande, grandissima forza e soprattutto un sincero sentimento (che è la cosa più importante).
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Bacione <3