Ciao!
Non sono una fans della Rin x Ai. Come personaggio, Ai non mi ha mai detto niente e il desing non mi ha mai aiutato, però la microtrama non mi dispiaceva e quindi ho deciso di leggere comunque. Ho fatto benissimo perché la storia è scritta bene, ma di questo non mi sono stupita. Si sente da come recensisci che scrivi con una notevole cognizione di causa. Nel senso: molto introspettiva con un’attenta ricerca di parole e paragoni.
Nitori è il paperotto che mai è diventato cigno. Fra l’altro, negli animali di Free, Nitori è proprio la papera. Questa metafora quindi è azzeccata due volte. Ai non mi piace perché ha una sfiga titanica addosso. L’animazione sembra averlo creato solo per star lì a sbavare dietro a Rin e ciao. Questo mi ha molto intristita, anche se mi rendo conto che il mio punto di vista è iper personale.
Ce lo vedo troppo a crescere senza togliersi dalla testa Rin, e senza neanche riuscire ad arrabbiarsi troppo per la sua NON considerazione.
Rin è un personaggio molto egocentrico e non casualmente finisce a correre dietro a Sousuke, un altro caratterino “adorabile” ^_^ LOL! Un po’ Free mi manca.
Questa storia è anche stato un tuffo nel passato.
Il dolore di Ai è espresso molto bene. La sua immagine di lacrime fredde è calzante. Le lacrime sono fredde perché nessuno sta lì ad asciugarle, e anche se escono calde, poi ghiacciano inascoltate. Si cristallizzano sul volto dell’essere privo di metamorfosi.
La cecità di Rin è notevole ma dannatamente IC. Un Rin chiuso nel suo mondo dove le cose non cambiano quasi mai, dove lo stesso Sousuke lotta per affermarsi. Sousuke con il fantasma di Haruka che sta lì, lì a ricordargli che anche lui è importe per Haruka. LOL, no, scusa, sto degenerando in quella che è la mia visione.
Che tristezza però, Ai. Questa storia mi ha un po’ avvicinato a lui.
Complimenti.
Oshi-chan |