Salve, Risa!
Sì, eccomi ancora qui, come anticipatoti, a recensire un’altra delle tue storie. Lo ammetto, non appena ho letto il titolo mi sono domandata “Possibile che c’entri proprio quella canzone?” e mi sono fiondata a leggere. E cosa c’era scritto all’inizio? Sospirosospiroso, il cuore m’è balzato in petto. inutile dire che abbia all’istante impostato quella canzone, leggendo la tua one-shot mano a mano che il testo proseguiva. È stata un’emozione unica.
Fin dall’esordio di Il Potere della Luce mi sono chiesta come la bambina di dieci anni che è Pervinca avesse potuto compiere una scelta così difficile, ben sapendo che le probabilità di riuscita del suo piano non erano per niente molto elevate. Dev’essere stato davvero duro e doloroso per lei tanto quanto lo è stato per tutti coloro che al Villaggio la conoscevano e le volevano bene, specialmente la sua famiglia e Grisam. La preghiera di Vì e l’incredulità del Mago, seppur descritte in momenti diversi, sembrano completarsi l’un l’altra – una sorta di causa-effetto altalenante che stravolgerà tutti, nessuno escluso.
Il flashback di un pomeriggio ad osservare la mareggiata mi ha portato indietro a quel capitolo de L’Incanto del Buio dove Felì e le gemelle si trovano a sfogliare il Libro Antico mentre il mare suona furioso la sua melodia. È strano pensare come ad un tipo tranquillo come Babù, che si spaventa per un temporale, possa adorare quei fenomeni forti e devastanti; a Pervinca, che è tutto il suo opposto, invece, sembrano stare del tutto indifferenti. Ma se c’è Grisam accanto a lei allora tutto si attenua in una sfumatura diversa…
La tensione di Pervinca è palpabile. Ricordiamoci che ha appena dieci anni, quindi è praticamente una bambina: sveglia e sagace, ma pur sempre una bimba. Il giovane Burdock l’osserva mentre sfila regale in groppa al suo destriero e gli rivolge uno sguardo a di poco gelido, ma se credo che Vaniglia non abbia mai avuto un dubbio che fosse uno sulla gemella, beh, penso che Grisam ad un certo punto si sia trovato a scegliere: abbandonarsi a quella che poteva sembrare l’evidenza oppure rischiare con la speranza che Vì non parteggiasse davvero con il nemico? Alla fine sappiamo qual è stata la sua scelta, ma un minimo di conflitto interiore dev’esserci stato per forza. Almeno così la penso io.
In conclusione, questa one-shot m’è piaciuta. Complimenti per la scelta della canzone; ogni volta che l’ascolto mi nasce una lacrimuccia all’angolo dell’occhio. Eh, emozioni sono. Che dire? Continua così!
A presto~
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