Recensioni per
Silenzio. Dimentica.
di Francine
Io mi prendo la piena responsabilità dei tuoi fagioli di ieri – guilty as charged –, ma tu ti becchi la piena responsabilità della mia visita di oggi e d'avermi piantato Kanon in testa, a sussurrarmi piani di conquista dell'universo mondo, mentre tentavo di editarmi il mio caro estinto. In cassazione e senza appello. |
Questo scambio di battute criptico e cervellotico, come lo hai definito tu, mi ricorda i momenti di bipolarismo dell'anime in cui Saga sentiva le voci e per calmarsi andava a farsi i suoi lunghi bagnetti fra le colonne della Tredicesima Casa. Le voci. Quella del suo lato oscuro e quella della sua coscienza. Confesso di aver sempre pensato che Kanon è un personaggio un po' inutile. Secondo me il colpo di genio era quello di rappresentare la doppiezza del segno dei Gemelli proprio nel bipolarismo del suo guardiano, senza andare a creare un gemello in carne e ossa. Però non riesco a farmi un parere definitivo, e ancora oscillo su questo punto. Ché se da un lato Kanon ha una funzione fondamentale nello sviluppo della trama, dall'altro offusca un po' l'efficacia dell'immagine di un uomo che racchiude in sé, con la sua doppiezza, il bene e il male più estremi. Non so che pensare, se non che il tuo stream of consciousness mi è piaciuto molto proprio per avermi ricordato alcune scene della corsa alle Dodici Case, uno dei momenti più epici e originali dell'intero anime. |
Ebbene, eccomi qui! |
E mi piace. Al ritorno mi piace trovare un piccolo dono come questo. Una perla inattesa di rara e capace bellezza. Un viaggio in spirali infinite che si dipanano in un tempo e in uno spazio solo loro. Un'altra dimensione. Come la chiamerebbero loro. Senza increspare le onde di un mare conosciuto e fin troppo visto. |
Ah beh, probabilmente il momento faccia a faccia (una verso l'altra non in direzione opposte come nell'elmo dell'armatura), ce l'hanno davvero avuto. All'epoca della notte degli inganni di sicuro. 13 anni dopo non saprei. Forse nell'aldilà. |
*sbudina senza alcuna decenza e assume le parvenze di un blob in mutande e canottiera* |