Recensioni per
Nessun Rimpianto
di Emotional Fever

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
29/11/17, ore 02:13

Che storia tenera ma anche divertente! Cosa devono inventarsi i genitori per far addormentare i loro pargoli, il caso di Andy poi è ancora più difficile, visto che è una mamma single e ci sono i Servizi ssociali che incombono come mostri ma mi piace che Andy affronti il tutto con umorismo (nonostante siano le 4 del mattino).
Unico appunto: il femminile di "genitore" è "genitrice", lo so sembra uno scherzo ma è il termine corretto.

Recensore Master
11/11/17, ore 12:34

Ciao Emotional, ma quanto è bello questo racconto? Sicuramente tantissimo!!!
Visto che si menziona la pizza, di cui sono a dir poco ghiottissimo, ho divorato il componimento come se fosse una bella margherita ben cotta e con abbondante mozzarella con qualche würstel qua e là!!!
Bandiera verde... una per te, una per l'Andrew del racconto, una per Clive, una per il gioco della pizza, una per la pizza in sè, e una per l'incisivo racconto !!!
Hai la capacità, l'intensità, la forza di arrivare dritta al cuore di chi ti legge con grande delicatezza con grande emozione.
"Nessun rimpianto" come la canzone degli 833 seppur i contesti canzone/racconto appaiono diversi ma che hanno in comune del non pentirsi delle scelte fatte.
Credo che ogni madre vorrebbe un figlio come Clive che sorride alla vita e molto legato da un profondo legame.
Stupendo dire d'amore filiale. La mamma è tutto per un figlio. Amore, rifugio, forza....seguendo l'esempio di Andrew il figlio diverrà forte e coraggioso come lei.
Hai strutturato molto ma molto bene una figura di madre e di donna a tutto tondo. Eh si... Le rinunce fatte dalle mamme per i figli, l'amore dato senza limiti, le orecchie pronte ad ascoltare... anche in tarda notte!
Ci credi che ho provato tenerezza mentre Andrew e Clive si sono messi a giocare a "fare la pizza", mi stavo quasi per commuovere, che belli e che teneri, che intensità e questo vale per ogni singola sequenza, una simbiosi non indifferente.
L'ho trovato anche realistico sai?
Un bel racconto, sulla vita reale. E' bello raccontare la vita attraverso due figure essenziali ed è sempre bene. E c'è tutto un mondo che rivive
in questo modo.
Tra l'altro sono riuscito a cogliere i richiami ed i riferimenti de "L'inconfessabile di Noi" altro tuo riuscitissimo racconto già recensito, in sostanza il racconto appena citato è un prequel ovvero quando Andrew scopre di essere incinta, mentre "Nessun rimpianto" è un sequel e...che sequel!!!
Ho provato immaginare Andrew e di quanto sia stato difficile lavorare, provvedere e a proteggere da sola un bambino dolcissimo come Clive, senza una figura maschile le problematiche e i sacrifici per la battagliera protagonista si saranno senz'altro moltiplicati, infatti come si evince il padre del bambino per non essere menzionato o sarà morto oppure non si sarà preso le sue responsabilità, inoltre il Dimitri del precedente racconto "L'inconfessabile noi" dopo aver appreso che Andrew la sua migliore amica super speciale risultava in cinta...forse aveva preso la decisione di allontanarsi definitivamente da lei.
Non ci è dato di saperlo per cui potresti approfondirlo con un nuovo racconto, sarei molto ma molto interessato a saperne di più, sempre se lo ritieni opportuno.
Il senso dell'amore materno che vede in un figlio il proprio universo da proteggere ad ogni costo... Questo incancellabile legame è tutto compreso nelle tue amorevolissimi righe!
Ho cercato per cui di immedesimarmi in entrambi i protagonisti, su Andrew ho già espresso il mio pensiero, per cui analizzando Clive, mi sarebbe piaciuto abbracciarlo anch'io... l'incubo di essere portato via dagli assistenti sociali, povero piccolo! :(- :(- :(- :(-
La madre per ovvi motivi è una figura anche fin troppo importante, mi fai venire in mente una piccola poesia che lessi alle medie di un poeta di cui in questo momento non mi sovviene il nome.
Ti cito quello che a mio avviso è il verso più bello:
"Mamma se ti perdo, scoppia l'universo!"
In Clive scorre nelle sue vene scorre il suo sangue. Lei è un esempio, riferimento sicuro, riconoscendone le sue indubbie doti di madre, dove cerca di esaltare il genitore dove si traspare che ella molte volte si sente inadeguata mentre in realtà non è cosi.
Belli anche i dialoghi, strutturati con dovizia elargiscono ancora più intensità al racconto, il lettore come un osservatore esterno è come se fosse li presente sentendosi ancora più coinvolto nella storia.
Forse il bambino appare come un rompi ma è proprio quella sua genuinità che lo contraddistingue, e poi penso proprio che un pò tutti i bambini sono vivaci, curiosi e pieni di perchè.
Anch'io quando ero piccino piccinò mi comportavo cosi sebbene ero assai diverso come Clive poichè risultavo molto monello e non proprio cosi profondo come lui.
Lo sono diventato crescendo però, adesso la sensibilità e uno dei miei lati personali più marcati.
Sicuramente il racconto ha qualche elemento autobiografico qua e la, una cosa molto tipica del tuo modo di scrivere (che poi in ogni cosa che scriviamo anche nelle storie fiction c'è sempre e comunque parte di noi, anche in minima parte), stavolta a differenza ad esempio "Un ponte tra 2 mondi" ci sono a mio avviso molti meno simbolismi, meno elementi nascosti e assenza di surrealismo, puntando a ricreare direttamente un racconto basato sui sentimenti e sui dialoghi intrisi di amore filiale.
Ad ogni modo ogni tuo componimento è unico (non lo dico solo per via che posti spesso le tue storie nella categoria "Storie originali"), un mondo a sè ecco al di là se certi scritti risultano avere collegamenti o agganci con altre storie.
Che altro dire? si nota chiaramente che tra le varie passioni, hai la passione per scrittura, lettura e...per la pizza!
La pizza all'ananas una volta l'ho assaggiata anch'io, precisamente un trancio, era una Margherita con sopra i pezzi di frutta.
Inutile dirti che non mi è risultata gradita...
Ho sentito dire che in Giappone la pizza all'ananas è una delle pizze più richieste, assieme alla pizza al cocco o al sushi.
Brrr che gusti!!!!
Bravissima Emotional, al prossimo racconto allora, che sicuramente divorerò come al solito con piacere.
Ti adoro...come la pizza al pomodoro!!!
Un abbraccio, un bacio e alla prossima!

Ps. Ho pubblicato un nuovo racconto intitolato "Sigonella" e ho corretto e riveduto in una nuova versione "Il gonfia e ripara".
Mi farebbe molto piacere ricevere due recensioni, come sempre se ti va e se hai tempo.
Entrambi sono autobiografici. :-)

Recensore Junior
26/08/17, ore 01:45

Dalle poche righe che ho letto mi viene un episodio della mia “infanzia” in cui un’assistente sociale diceva “tutti ci vedono come cattive persone, ma non lo siamo!”…Ora come ora, forse dall’alcool che rivela la mia VERA natura o dal mio spirito anarchico, o dalla mia anima: mi viene solo da sganasciarmi dalle risate fino strapparmi gli angoli della bocca.

Comunque sia tu mi hai dato parecchia fonte d’ispirazione per miliardi di passaggi per molte mie creazioni, e di questo ti sono infinitamente grato e debitore. Un bimbo con gli stessi occhi della madre ed un carattere esuberante come il suo lato segreto: Magnifico. Un figlio è un sacrificio immenso, ma ripaga quel gesto “egoista” con una gioia che può esser solo contrastata dal dolore di perderlo. Quante volte oggigiorno vedo madri che non sopportano i propri figli, o figli che insultano le proprie madri attraverso le volgari macchinazioni della televisione o delle amicizie sociali tra amici e conoscenti. Pochi fortunati hanno il privilegio di una cosa senza prezzo o possesso. L’amore. L’amore di una madre alle prime armi (come qualunque altra) con il proprio figlio da educare come meglio crede che gli permette di dormire con lei dopo un incubo così spaventoso che nemmeno la mia mia personificazione del dio deli incubi può ideare. Essere madre non vuol dire per forza essere chiamate in tal modo: significa essere uniti, amarsi, capirsi l’uno con l’altro, e desiderare più di tutto essere uniti l’uomo con latro anche nei momenti peggiori. Quando guado fuori dalla finestra e vedo genitori che ripiangono l’aborto figli che disiderano di andarsene di casa, sento dentro di me una terribile tristezza, ma allo stesso tempo sento il io lato segreto che ride e condanna tutto ciò come un giudice corrotto dall’odio e dal sadismo… di giudicare chi non capisce.
Comunque sia la storia mi è piaciuta, già vedo il tutto nome tra i miei scrittori preferiti, spero ti faccia piacere tutto ciò Andy! Il piccolo Clive mi fa davvero scogliere il cuore. Se un bambino ha tali incubi, vuol due che ama davvero sua madre, e quest’ultima, anche se ha un temperamento freddo difronte a lui, dimostra di essere persa difronte alla fredda realtà di una terribile divisione da lui. Tutto quel dolore e quella paura coperta da uno spesso strato di ghiaccio solo per futili e scocchi sensi di colpa. La colpa si annulla solo abbracciandolo e comprendendo che essa ti ha resa più forte e più valorosa, solo se la accetti e permetti a te stessa di farti ferire solo per trafiggerla ed abbatterla: sia come figlia che come madre, perché sempre ci sarà un’angelo custode pronto ad affondare in suo volto nella canottiera morbida e tiepida che altro non è che la propria anima. Il vero rimpianto è quello di non vivere per davvero e godere dei doni che l’amore dona in continuazione. In fine devo dire che io non piango quasi mai, ma questa storia mi è davvero piaciuta, mi ha fatto divertire il momento della pizza: giocare è il miglior modo per apprendere tutto, anche fare l’amore è un modo per apprendere la persona con cui lo fi, anche per apprendere te stesso. Anche se la pizza con l’ananas mi fa davvero ribrezzo XD. Io sono Monzese, io voto la pizza con salsiccia o la Margherita ;-)
_Mary

Recensore Master
29/04/17, ore 10:40

Sto piangendo! Ma dall'emozione e dalla gioia, stavolta! Cioè... questa è una delle storie più belle e dolci che io abbia mai letto in tutta la mia intera vita! Dico sul serio! Non so se hai figli, Andrew, ma siuramente sarai una madre bravissima, perché dalleparole di questa storia hai sprigionato tutto l'amore materno possibile, il pi grande, il più sincero, il più forte di tutti gli amori del mondo; quello che non ti abbandona mai... Perché, come si dice, la mamma è sempre la mamma. Ti ta vicino quando ti senti solo, ti coccola, ti accarezza, si prende cura di te... e poi, anche quando sbagli, ti sta accanto comunque, anche se non condivide magari le tue scelte, ma le rispetta, perché... beh, perché lei è la mamma e l'unica cosa che le mamme (come i padri, certo) vogliono per i loro figli, è che siano felici, più felici di quanto sono stai loro in passato.
Clive è un bambino meraviglioso, dolcissimo, divertente e fantastico! Mi verrebbe voglia di abbracciarlo e cococlarlo proprio come ha fatt ola sua mamma. Ci sarebbero tantissimi, bellissimi, stupendi passaggi che potrei citare, di questa storia, ma non saprei quali scegliere, perché fosse per me, io ricopierei la storia qui sotto nel form ella recensione e ti scriverei che da ogni singola parola trabocca amore, uqello filiale e quell omaterno e che è meravigliosa e commovente dall'inizio alla fine.
Gi, leggendo la tua storia di ieri, mi ero commossa tantissimo; poi, quando nel messaggio mi hai scritto che ce n'era un'altra riguardante Andrew e Clive... beh, oggi sono subito corsa qui a leggerla. E immaginavo che sarebe stata bella ed emozionante, ma di certo non mi sarei mai aspettata che lo fosse così tanto!
Andrew è una mamma che per suo figlio ha dato e continua a dare tutta se stessa, che lotta sicuramente (o almeno, probabilmente ha lottato in passato) contro i pregiudizi idioti dela gente, del tipo:
"Una madre single... ma come fa a crecere un figlio, una ragazza sola?"
oppure:
"Magari non sarà nemmeno una buona madre"
o:
"Un figlio ha bisogno di entrambi i genitori."
Cose così; sono cinvinta che un figlio abbia bisogno di unam madre edi un padre, ma che ci siano genitori single che sanno fare benissimo i genitori e allevare i figli al loro meglio, rendendoli felici. E son oconvinta che anche i genitori single che hanno adottato i loro bimbi siano fantatici e probabilmente ancora più da ammirare, essendo il percorso adottivo molto difficoltoso.
Ma sto divagando, non stiam oparlando di questo.
Sono fiera di Andrew. Ha avuto il coraggio (che poi in realtà non si tratta di coraggio, ma solo di forza di volntà e di amore) di tenere quel meraviglioso bambino. Non ho capito se ha perso o no l'amicizia con Dimitri. Visto che in questa storia non ne hai parlato immagino di sì, purtroppo; ma crdo he al ragazzo sarebbe piaciuto moltissimo Clive.
Non avevo pensato al fatto che Andrew avrebbe potuto avere problemi con lgi assistenti sociali, sinceramente; m probabilmente con un lavoro che non la paga poi così tanto e un figlio a carico, magari qualcuno si è impicciato, ha avvertito gli assistenti sociali dela situazione e loro sono venuti a controllare?
Comunque, meno male che il songo di Clive non si è mai avverato, nemmeno in passato. Anche perché per togliere un figlio ad una madre ci vogliono motivazioni molto gravi; e sicuramente l'avere un reddito basso non lo è, in quanto comunque ci sono i ussidi da parte dello Stato, anche in America, dove credo la stoia sia ambientata.
Si vede che conosco bene l'argomento?
Mi ha sempre appassionata!
Comunque, oddio, continuo a divagare!!! Scusa!
E' stato bellissimo vederli giocare a fare la pizza. ll'inizio non capivo cosa volesse dire, ma wow, è un bel gioco. Clive soffre il colletico, che carino *si scioglie per la troppa tnerezza*, ma io sono come lui, quindi sarei morta dalle risate anch'io.
Andy cerca di essere autoritaria m non ci riesce, alla fine è sempre dolce, ma comunque sa farsi ubbidire e rispettare, segno che è una brava mamma e che ha tirato su un bambino
fantastico.
"«Lo sai che sei tanto bella e tanto brava con me?»
Andrew aprì lentamente gli occhi, stupefatta, posando lo sguardo su quello del figlio.
«E poi sai cosa, Mamma?»
«C-cosa?» Gli domandò, con voce tremante dall'emozione.
«...Ti voglio bene»
Andrew schiuse le labbra, sforzandosi di trattenere le lacrime. Lei, che aveva sempre pensato di essere un fallimento (non solo come figlia ma anche come genitore) continuava a ripetersi nella testa quelle parole, così semplici, ma anche così meravigliose da sentire. Clive era forse la cosa, o meglio la persona, più preziosa che le fosse capitata nella vita; quella fatidica mattina del 3 Ottobre 2007. Ancora oggi non riusciva a credere quante cose erano successe, quanti sacrifici era riuscira ad affrontare e superare; non solo da sola ma anche con l'aiuto del figlio...Un figlio che, purtroppo, non aveva scelto di avere; ma che le aveva completamente cambiato la vita (in meglio). Forse perché era tale e quale a lei, non solo caratterialmente ma anche fisicamente. Oppure, perché avendo qualcosa di diverso da lei [ereditato sicuramente dal padre] riusciva ad andarle incontro, in qualsiasi modo. Qualunque fosse la motivazione, stava di fatto che Andrew amava suo figlio. E dopo quella frase, così sincera e spontanea, ne aveva avuto nuovamente la conferma."
Ecco, credo che questo sia il passaggio più bello, profondo ed emozionante della storia. Non aggiungo altro perchè in queste righe hai già critto tutto tu.
Quindi, sono felice che Andrew non abbia nessun rimpianto e... beh, mi piacerebbe leggere altre storie, su di loro!
Questa è, in assoluto, la storia più bella che ho letto delle tue, almeno fino ad ora.
Farti i complimenti per questo scritto sarebbe ancora troppo poco. Non trovo nemmen ole parole per dirti quanto sei stata brava e quanto mi hai fatta emozionare, piangere, ridere, sorridere!
Giulia

Recensore Junior
24/07/15, ore 16:03

Awwwww, che bella storia. Anche se Clive è abbastanza rompino, ma comunque, Andrew lo vuole molto bene e anche suo figlio la vuole molto bene. <3
Ciao carissima. <3

Da Aurora-chan.