Sto piangendo! Ma dall'emozione e dalla gioia, stavolta! Cioè... questa è una delle storie più belle e dolci che io abbia mai letto in tutta la mia intera vita! Dico sul serio! Non so se hai figli, Andrew, ma siuramente sarai una madre bravissima, perché dalleparole di questa storia hai sprigionato tutto l'amore materno possibile, il pi grande, il più sincero, il più forte di tutti gli amori del mondo; quello che non ti abbandona mai... Perché, come si dice, la mamma è sempre la mamma. Ti ta vicino quando ti senti solo, ti coccola, ti accarezza, si prende cura di te... e poi, anche quando sbagli, ti sta accanto comunque, anche se non condivide magari le tue scelte, ma le rispetta, perché... beh, perché lei è la mamma e l'unica cosa che le mamme (come i padri, certo) vogliono per i loro figli, è che siano felici, più felici di quanto sono stai loro in passato.
Clive è un bambino meraviglioso, dolcissimo, divertente e fantastico! Mi verrebbe voglia di abbracciarlo e cococlarlo proprio come ha fatt ola sua mamma. Ci sarebbero tantissimi, bellissimi, stupendi passaggi che potrei citare, di questa storia, ma non saprei quali scegliere, perché fosse per me, io ricopierei la storia qui sotto nel form ella recensione e ti scriverei che da ogni singola parola trabocca amore, uqello filiale e quell omaterno e che è meravigliosa e commovente dall'inizio alla fine.
Gi, leggendo la tua storia di ieri, mi ero commossa tantissimo; poi, quando nel messaggio mi hai scritto che ce n'era un'altra riguardante Andrew e Clive... beh, oggi sono subito corsa qui a leggerla. E immaginavo che sarebe stata bella ed emozionante, ma di certo non mi sarei mai aspettata che lo fosse così tanto!
Andrew è una mamma che per suo figlio ha dato e continua a dare tutta se stessa, che lotta sicuramente (o almeno, probabilmente ha lottato in passato) contro i pregiudizi idioti dela gente, del tipo:
"Una madre single... ma come fa a crecere un figlio, una ragazza sola?"
oppure:
"Magari non sarà nemmeno una buona madre"
o:
"Un figlio ha bisogno di entrambi i genitori."
Cose così; sono cinvinta che un figlio abbia bisogno di unam madre edi un padre, ma che ci siano genitori single che sanno fare benissimo i genitori e allevare i figli al loro meglio, rendendoli felici. E son oconvinta che anche i genitori single che hanno adottato i loro bimbi siano fantatici e probabilmente ancora più da ammirare, essendo il percorso adottivo molto difficoltoso.
Ma sto divagando, non stiam oparlando di questo.
Sono fiera di Andrew. Ha avuto il coraggio (che poi in realtà non si tratta di coraggio, ma solo di forza di volntà e di amore) di tenere quel meraviglioso bambino. Non ho capito se ha perso o no l'amicizia con Dimitri. Visto che in questa storia non ne hai parlato immagino di sì, purtroppo; ma crdo he al ragazzo sarebbe piaciuto moltissimo Clive.
Non avevo pensato al fatto che Andrew avrebbe potuto avere problemi con lgi assistenti sociali, sinceramente; m probabilmente con un lavoro che non la paga poi così tanto e un figlio a carico, magari qualcuno si è impicciato, ha avvertito gli assistenti sociali dela situazione e loro sono venuti a controllare?
Comunque, meno male che il songo di Clive non si è mai avverato, nemmeno in passato. Anche perché per togliere un figlio ad una madre ci vogliono motivazioni molto gravi; e sicuramente l'avere un reddito basso non lo è, in quanto comunque ci sono i ussidi da parte dello Stato, anche in America, dove credo la stoia sia ambientata.
Si vede che conosco bene l'argomento?
Mi ha sempre appassionata!
Comunque, oddio, continuo a divagare!!! Scusa!
E' stato bellissimo vederli giocare a fare la pizza. ll'inizio non capivo cosa volesse dire, ma wow, è un bel gioco. Clive soffre il colletico, che carino *si scioglie per la troppa tnerezza*, ma io sono come lui, quindi sarei morta dalle risate anch'io.
Andy cerca di essere autoritaria m non ci riesce, alla fine è sempre dolce, ma comunque sa farsi ubbidire e rispettare, segno che è una brava mamma e che ha tirato su un bambino
fantastico.
"«Lo sai che sei tanto bella e tanto brava con me?»
Andrew aprì lentamente gli occhi, stupefatta, posando lo sguardo su quello del figlio.
«E poi sai cosa, Mamma?»
«C-cosa?» Gli domandò, con voce tremante dall'emozione.
«...Ti voglio bene»
Andrew schiuse le labbra, sforzandosi di trattenere le lacrime. Lei, che aveva sempre pensato di essere un fallimento (non solo come figlia ma anche come genitore) continuava a ripetersi nella testa quelle parole, così semplici, ma anche così meravigliose da sentire. Clive era forse la cosa, o meglio la persona, più preziosa che le fosse capitata nella vita; quella fatidica mattina del 3 Ottobre 2007. Ancora oggi non riusciva a credere quante cose erano successe, quanti sacrifici era riuscira ad affrontare e superare; non solo da sola ma anche con l'aiuto del figlio...Un figlio che, purtroppo, non aveva scelto di avere; ma che le aveva completamente cambiato la vita (in meglio). Forse perché era tale e quale a lei, non solo caratterialmente ma anche fisicamente. Oppure, perché avendo qualcosa di diverso da lei [ereditato sicuramente dal padre] riusciva ad andarle incontro, in qualsiasi modo. Qualunque fosse la motivazione, stava di fatto che Andrew amava suo figlio. E dopo quella frase, così sincera e spontanea, ne aveva avuto nuovamente la conferma."
Ecco, credo che questo sia il passaggio più bello, profondo ed emozionante della storia. Non aggiungo altro perchè in queste righe hai già critto tutto tu.
Quindi, sono felice che Andrew non abbia nessun rimpianto e... beh, mi piacerebbe leggere altre storie, su di loro!
Questa è, in assoluto, la storia più bella che ho letto delle tue, almeno fino ad ora.
Farti i complimenti per questo scritto sarebbe ancora troppo poco. Non trovo nemmen ole parole per dirti quanto sei stata brava e quanto mi hai fatta emozionare, piangere, ridere, sorridere!
Giulia |