Allora, sorpresaaa sono qua! Eh, non te lo aspettavi ;)
Ho pensato che ti avrebbe fatto piacere ricevere una mia recensione, visto tutte quelle che mi hai fatto tu: diciamo che dovrei mostrare un po' di gratitudine in modo materiale, perciò ho deciso di leggere le tue storie... scusa se l'ho fatto solo adesso çç
In realtà, appena ho iniziato a leggere, mi sono subito ricordata che effettivamente questa storia la conoscevo già, quindi ho fatto un leggere ripasso e i'm ready (#wtf)
Non posso immaginare che dolore immenso sia, vedere i tuoi genitori morire proprio il giorno del tuo compleanno. Sasuke è un ragazzo forte, lo so perché lo ami, ma anche i più duri hanno delle debolezze: almeno in questo giorno, si può concedere un attimo di sofferenza, e come hai detto tu, è "raro" che lo faccia. Ma ciò che più lo tormenta, è la vendetta verso Itachi: come può, un fratello all'apparenza così amorevole, uccidere il proprio clan? Dopo aver accarezzato il viso di Sasuke, con le stesse mani toglie la vita a chi l'ha messo al mondo, da vero traditore qual è. Penso che l'unico sentimento che possa provare Sasuke, sia proprio odio verso di lui. Colui che gli ha portato via i genitori, il padre che non va a lavorare proprio per passare la giornata col figlio, la madre dolce che parla a bassa voce per non permettere agli altri di sentire ciò che dice al suo prezioso bambino, merita di morire; può sembrare crudele, perché in fondo è suo fratello, lui è la sua famiglia, ed è sicuramente difficile... che situazione complicata.
Ecco, una cosa che mi è piaciuta davvero tantissimo è "Avrebbe chiuso a pugno la mano del fratello prima di togliergli definitivamente la vita. Gli avrebbe fatto capire che lui, a differenza dei loro genitori che avevano avuto le mani dell’altro da stringere in punto di morte, lui non aveva nessuno. Solo."
Il cuore mi ha saltato un battito quando ho letto queste frasi, corte ma efficaci, dritte al punto. Lui deve morire solo, deve morire con la consapevolezza di non aver nessuno dalla sua parte, di essere solo, di non avere nemmeno l'appoggio di quel fratello a cui pareva tenere tanto, ma che ha deciso di tradire. Deve soffrire fino all'ultimo istante, con la mano chiusa a pugno, sapendo di non poterla stringere a nessuno mentre sta morendo, perché lui non era, e mai sarà, come i suoi genitori, né come Sasuke.
Spero di non avere detto cavolate, questa era la mia interpretazione, perciòòòò... complimenti vivissimi, e sono davvero pentita di non aver letto prima i tuoi capolavori! Ciao kushiolaaaa

È vero, oggi è il compleanno di Sasuke e come sempre, se non fosse per questo sito e pagine di Naruto varie, me ne sarei bellamente dimenticato.
Voglio dire, non è neanche un personaggio che adoro alla follia (nonostante mi piaccia) però non so, per me è importante ricordarsi la sua storia, i suoi modi di essere, anche perché Kishimoto lo ama e quindi è giusto che il suo mondo venga un po' ricordato, per chi ha amato la saga.
Non puoi capire quanto sia contento di aver letto una fic del genere per celebrare Sasuke, credimi.
Considerando i generi dell'angst e dell'introspezione, avevo già in testa delle aspettative abbastanza alte, anche perché Sasuke è un personaggio talmente complicato e per le sue che merita rispetto e un minimo di comprensione, per le sue decisioni e per quello che ha passato, per la sua famiglia distrutta e le sue idee andate in fondo ad un mare di petrolio profondissimo.
Fortunatamente hai saputo giostrare tutto bene: dalle emozioni fino alla stesura del testo stesso, passando per le emozioni e la solitudine di Sasuke stesso e l'ambiente povero, quasi spoglio e freddo per pura scelta, per compassione.
Mi sono piaciuti i ricordi del ragazzo fatti di calore e bellezza, di piccole cose che solo lui poteva capire veramente a fondo, i gesti silenziosi di Fugaku e Itachi, la dolcezza e il calore di Mikoto, rappresentati con un italiano corretto, fluido e profondo nei punti giusti.
Ho apprezzato molto la resa di colori freddi che giungono con il gesto di Itachi e Sasuke che rimane solo con se stesso, a sperare quasi scioccamente che possa cambiare qualcosa effettivamente, qualcosa possa salvarlo mentre lui ricorda le sue abitudini, quello che faceva durante il 23 Luglio.
La parte finale è semplicemente struggente, culminante con il pianto solitario e triste, agonizzante, un'emozione che finalmente viene sfogata con le proprie membra, con il proprio spirito che per tempo è stato veramente disposto a cercare di sembrare più forte e senza paura come la gente pensava che lui fosse anche dopo questa tragedia infinita.
È la storia di Sasuke nella prima serie, di un bambino dovuto crescere troppo in fretta per capire le dinamiche di qualcosa che, in seguito, capirà ed affronterà semplicemente a modo suo, in quanto lui è fatto così e deve ricercare se stesso nel passato in modo che il presente sia meno duro per lui.
Ottimo tributo assolutamente, complimenti.

Un abbraccio,

Watashiwa

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dolci i ricordi di sasuke bambino!!! anche se itachi li ha sporati così crudelmente!!! sigh!!! piangere è un modo per affrontare la cosa!!! non me lo aspettavo da sasuke ma sono felice che lo faccia!!! XD

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Buongiorno Megumi!
Urca, è vero che oggi è il compleanno di Sasuke! Per fortuna che ci sei tu a ricordarmelo con la tua storia: a malapena ricordo il giorno in cui sono nata io, figuriamoci tutto il resto del mondo...
Comunque, arriviamo alla storia: che dire? Scritta molto bene, in uno stile poetico pieno di musicalità e parole ripetute che concedono l'occasione perfetta per soffermarsi a riflettere sulle emozioni, le passioni e il dolore di Sasuke.
Ho adorato la dolcezza con cui hai descritto i suoi genitori, Fugaku compreso, perché in fondo, anche se molto serio ed austero, è stato pur sempre un padre la cui morte inaspettata è stato come un fulmine a cielo sereno. La parte di Mikoto, però, l'hai resa talmente bene a farla sembrare più gentile della carezza di una madre.
L'epilogo è stato dolore puro, cavolo: in poche e semplici parole hai trasmesso la lenta e straziante agonia di anni interi passati ad aspettare in modo inerme quel giorno. Trovo che sia sempre bello leggere/scrivere storia che abbiamo come argomento la fragilità di Sasuke, e quindi non posso che farti i complimenti per questa triste e bellissima Fanfiction.
Se posso, vorrei correggerti una cosina, più che altro perché nella lettura non mi suonava molto. Ovviamente sei libera di non considerare nemmeno le mie parole, non c'è problema. Ecco il pezzo:
"L’espressione terrorizzata del padre, le labbra leggermente piegate come se stesse invocando aiuto anche dopo la morte.
Così diversa dall’espressione che Sasuke ricordava. Era sempre così austero, Sasuke da bambino guardava l’espressione fredda sul volto del padre con ammirazione".
Io renderei questa parte cambiando i segni di punteggiatura, così:
"L’espressione terrorizzata del padre, le cui labbra erano leggermente piegate come se stesse invocando aiuto anche dopo la morte, pareva così diversa dall’espressione che Sasuke ricordava: era sempre così austero. Sasuke da bambino guardava quell’espressione fredda sul volto del padre con ammirazione."
Spero possa suonarti meglio così!
Comunque, ancora complimenti: mi hai regalato una forte emozione. Alla prossima!

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Ciao :)
è un piacere leggere la tua storia. è la prima che leggo e quindi è la prima che commenterò :)
Intanto complimenti, hai reso tutto nel modo migliore possibile.
I sentimenti di Sasuke per quel giorno, il giorno della morte dei loro genitori e del suo stesso compleanno, li ha resi così perfetti e delineati nel dolore. Mi piace davvero come hai scritto questa storia e, anche se non ha un lieto fine, a modo suo Sasuke cerca di farsi forza e di andare avanti.
Triste, molto triste, ma allo stesso tempo bella. Forse perchè mi piacciono le cose angst XD
Un bacione da marynana89

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